07 maggio, 2009

Sant'Agata di Militello. Al castello Gallego nuove regole per visite e utilizzo.

Il castello Gallego è tornato agli antichi splendori ed è oggi fruibile dalla cittadinanza e dai visitatori. Il consiglio comunale, recentemente, ha approvato un apposito Regolamento per l’utilizzo dell’antico maniero, una serie di articoli che disciplinano le modalità d’uso in quanto “bene culturale e architettonico da conservare e preservare”. Ecco le novità. Il comune può concedere i locali del castello in uso temporaneo per manifestazioni, conferenze, convegni, spettacoli, mostre, concerti, dietro il pagamento di determinate tariffe, a titolo di rimborso spese, ad eccezione dei casi di patrocinio da parte dell’amministrazione per attività o eventi culturali e sociali.
Per il Salone dei Principi, la tariffa prevista è di 200 euro a giornata, per il cortile 300 euro, per una sala espositiva (al primo o al secondo piano) 100 euro a giornata e 500 euro per sette giorni continuativi, per il terrazzo 100 euro e per la celebrazione di matrimoni 100 euro. Per giornata si intende un periodo di 16 ore, dalle 8 alle 24. Le tariffe vengono ridotte del 50 per cento se l’utilizzo degli spazi è di 8 ore. Per quanto riguarda le visite, gli utenti dai 18 anni in su pagheranno 2 euro, quelli tra gli 11 e i 17 anni un euro. Ingresso gratuito, invece, per i visitatori di età inferiore a 11 anni e superiore a 67 anni. Ticket complessivo, considerando una quota ogni 10 studenti e tenendo conto della fascia di età, per i gruppi scolastici. All’interno del castello, vi è un patio centrale all’aperto dal quale è possibile accedere a diverse sale. Il piano terra ospita l’ufficio accoglienza-bookshop, che conduce anche alle prigioni sotterranee, il salone delle giare, le scuderie e le sale espositive polivalenti in parte destinate al museo etno-antropologico comunale. Al primo piano, si trovano la biblioteca comunale e sale multimediali, una sala congressi denominata “Salone dei principi”, sale polivalenti in parte adibite a pinacoteca comunale permanente e alla ricostruzione dell’appartamento dei principi. Dalle sale al primo piano si accede, infine, al torrione di guardia e al “terrazzo sul tirreno”.
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IL SINDACO. "Si tratta di una gestione onerosa".
La delibera del consiglio comunale, con la quale sono state varate le tariffe per l’utilizzo dei locali del castello, ha suscitato lamentele da parte di qualche utente che non ritiene giusto che si debba pagare per visitare la fortezza. Ma, il sindaco Bruno Mancuso dichiara: “sono d’accordo con la proposta e la decisione del consiglio comunale affinché per la visita del castello ci sia un minimo di contribuzione, così come accade in tanti altri posti, perché la gestione è particolarmente onerosa. Si tratta di un piccolo contributo da parte dei visitatori. Tra l’altro, l’importo è minimo e ci sono delle agevolazioni per i minori e gli anziani. Una quota minima per la gestione e la pulizia di un bene prezioso. Naturalmente, l’ingresso nella biblioteca è gratuito. Si paga solo per accedere alle parti che hanno interesse monumentale. Inoltre, sono previste tariffe differenziate in base al tipo di sala che si richiede. Ad esempio, c’è chi vuole fare il cocktail sul terrazzo del castello ed è un importo e chi vuole fare il matrimonio nella sala di rappresentanza ed è un altro importo”.

Cinzia Scaglione

Sant'Agata di Militello. Ospedale, raccolta di firme per la difesa dell'operatività. E' nato un comitato spontaneo.

Ha preso il via una raccolta di firme, promossa dal costituendo Comitato spontaneo pro-ospedale dei Nebrodi, per difendere il locale nosocomio. In particolare, domenica, in tutte le piazze dei diciotto comuni del distretto sanitario, verranno allestiti dei gazebo al fine di raccogliere le sottoscrizioni. L’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini-utenti in una vera e propria battaglia per salvaguardare l’ospedale e, soprattutto, puntare all’attivazione delle unità operative di Rianimazione e dell’Utic-Unità di terapia intensiva coronarica (fondamentali per un comprensorio di oltre 100 mila abitanti e caratterizzato da difficoltà nei collegamenti viari).
Ospedale
Quest’ultima – ricordiamo - è stata inaugurata in pompa magna il 27 dicembre del 2005 dall’allora ministro della Salute, Storace. Ma, ad oggi, non è mai entrata in funzione per la mancata emanazione di un semplice provvedimento regionale di autorizzazione. Eppure a suo tempo sono stati acquistati i monitor multiparametrici. Inoltre, i cavalieri di Malta hanno fatto una promessa di donazione di 100 mila euro per l’acquisto di un intensificatore di brillanza, che consentirebbe di avviare il connesso servizio di emodinamica (non presente neanche all’ospedale di Patti). I comitati zonali dei diciotto comuni del distretto sono impegnati nell’azione di sensibilizzazione della popolazione. L’iniziativa nasce su proposta di alcuni amministratori ed ex amministratori, medici e sindacalisti (Cgil, Cisl e Uil), che attenzionano il problema già da un paio di anni. Si chiede l’immediata messa in rete dell’Utic di Sant’Agata in ambito regionale, nonché l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva di Rianimazione. “Tale iniziativa, apartitica e apolitica, a supporto esclusivo degli organi politici a tutti i livelli – spiega uno dei promotori, l’ex sindaco e cardiologo Salvatore Oriti - vuole caratterizzarsi attraverso una partecipazione popolare, di identità territoriale e di rivendicazione del diritto primario qual è quello della salute e della vita, con la richiesta degli strumenti e delle risorse idonei per tutelarla e preservarla”. L’iniziativa pro-ospedale sta già facendo registrare l’adesione degli istituti scolastici del territorio. Piena disponibilità è stata assicurata dalle dirigenti Germanò e Lanza (rispettivamente, dell’Itcg e dell’Itis di Sant’Agata). Inoltre, a Capo D’Orlando è stato costituito un comitato giovanile coordinato dal giovane Daniele Fiore.

Cinzia Scaglione


05 maggio, 2009

Sant'Agata di Militello. Elezioni Amministrative. Italia dei valori appoggia il candidato Versaci.

Il partito dell’Italia dei valori appoggerà il candidato a sindaco Nicola Versaci alle prossime elezioni amministrative. La notizia è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’istituto Sacro Cuore, alla presenza del deputato nazionale Domenico Scilipoti. Quest’ultimo dichiara: “Siamo contenti di incontrare giovani che aderiscono ai nostri valori. Stiamo valutando attentamente anche i candidati all’interno della lista, perché è essenziale dare voce al popolo, sentire le istanze della collettività e sostenere soggetti che abbiano il certificato penale pulito e i requisiti essenziali per dare credibilità ad una nuova classe politica che dovrebbe occuparsi prevalentemente dei problemi della gente. Essere giovani non è solo un fatto anagrafico. Bisogna esserlo mentalmente e avere idee innovative per dare rilancio al territorio. La fiducia deve essere data con grande cautela a quei giovani che vogliono spendersi nell’interesse della comunità, sia in campagna elettorale che in futuro. Non puntiamo sui voti che prenderemo. E’ uno stimolo per il futuro, ovvero partire da Sant’Agata per creare un gruppo di giovani e risvegliare il territorio. I risultati saranno anche in termini di linea politica che parte da Sant’Agata per coinvolgere altri amici, al di là della campagna elettorale”. “Cinque anni fa – evidenzia Versaci - la mia candidatura era nata quasi per gioco. Adesso, mi ricandido con una certa esperienza politica acquisita. Per cinque anni, ho condotto sempre battaglie sociali. La gente mi sostiene. D’altronde, sono stato corteggiato anche da forze politiche del territorio, quindi significa che mi stimano. L’appoggio di Italia dei valori mi dà grande soddisfazione. Già eravamo pronti da tempo. Ora, con Italia dei valori, ci sentiamo ancora più carichi. La lista è quasi pronta, è formata da giovani e meno giovani, persone che operano nel sociale, ma anche studenti universitari. Una compagine mista”. La scelta di Italia dei valori di sostenere la candidatura a sindaco di Versaci, tuttavia, ha scatenato qualche reazione polemica. L’esponente locale del partito, l’ingegnere Girolamo Brunoni, ha minacciato di dimettersi.
Cinzia Scaglione

03 maggio, 2009

Sant'Agata di Militello. I sindacalisti contro l'Ato: "Sui servizi non ci ha consultati".

A pochi giorni dalla sottoscrizione definitiva dell’accordo di transazione tra l’Ato Me 1 e la società consortile aggiudicataria dei servizi ecologici, il Sindacato chiede chiarimenti. Così, i rappresentanti zonali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente, Orlando Latino, Calogero Emanuele e Nunzio Musca, hanno inviato una nota al presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, sollecitando, ancora una volta, un incontro urgente e lamentando il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella fase di riorganizzazione del piano dei servizi. Ricordiamo che alcuni servizi verranno rimodulati ed altri eliminati. “In particolare – sottolineano Latino, Emanuele e Musca - è necessario affrontare compiutamente le questioni legate alle modalità di gestione del servizio di spazzamento e in merito alla garanzia occupazionale di tutti i lavoratori in forza alle aziende interessate”. I sindacalisti fanno riferimento al fatto che diversi comuni, compreso quello di Sant’Agata Militello, hanno deciso di gestire “in house” il servizio di spazzamento, che dovrebbe, quindi, essere riaffidato direttamente dagli enti. A tal proposito, il sindaco Bruno Mancuso ha ribadito che la gestione del servizio sarà preceduta da una concertazione con il Sindacato. L’incontro che avrebbe dovuto tenersi qualche giorno fa, relativo alla struttura organizzativa dell’Ato Me 1, è stato rinviato con la condivisione del Sindacato, “ in quanto – evidenziano Latino, Emanuele e Musca - i documenti richiesti, rientranti nella sfera della relazioni sindacali, non sono stati consegnati, malgrado gli impegni assunti dai rappresentanti dell’Ato”. Nello specifico, si chiedono delucidazioni sulla dotazione organica dell’Ato Me 1, alla luce delle unità arrivate in aggiunta e inviate dai comuni. Inoltre, bisogna considerare, oltre ai dirigenti, gli altri lavoratori contrattisti in comando all’Ato, quindi sempre dipendenti comunali. “E’ superfluo ribadire – concludono i sindacalisti – che ulteriori ritardi e soprattutto l’ulteriore adozione di atti nell’ambito di un tavolo di trattativa aperta, ci costringerebbe ad intraprendere ogni azione utile a ripristinare le corrette relazioni”.
Cinzia Scaglione

Sant'Agata di Militello. Un incontro con lo scrittore Pispisa e lettura di brani.

L’incontro con lo scrittore messinese Guglielmo Pispisa, autore del noir fantapolitico “La terza metà”, al centro di un progetto culturale realizzato dagli studenti del liceo scientifico, coordinati dalle docenti Dora Damiano e Sarina Amata. L’evento ha avuto luogo nella sala-congressi del Museo dei Nebrodi, alla presenza anche della dirigente Venera Calderone e del sindaco Bruno Mancuso. L’alunna Maria Travaglia ha presentato la proiezione di un audiovisivo relativo agli “anni di piombo”, introducendo la testimonianza del professore Rino Bertoloni. Di seguito, si è svolta la lettura di alcuni saggi critici elaborati dagli studenti e di alcuni
brani tratti dal romanzo. Un altro gruppo di studenti, invece, precisamente tre musicisti ed una cantante, ha curato l’aspetto musicale del progetto. La manifestazione si è conclusa con l’intervento dell’autore, che ha risposto ad alcune domande dei ragazzi.
Cinzia Scaglione

26 aprile, 2009

Insieme per l'Abruzzo

Evidentemente qualcosa non ha funzionato se "La grande macchina organizzativa di Radio Stereo S.Agata", l'altrettanto ben organizzata macchina di "Atletica Nebrodi", le tantissime associazioni di volontariato, la macchina organizzativa del Comune, i media (TV locali, giornali ed Internet con i numerosi Blog) non sono riusciti a "comunicare" con la grande massa dei santagatesi e dei tanti giovani presenti nell'interland. La presenza sul lungomare e all'interno della Villa Annibale Bianco è stata quanto mai deludente. Eppure le attrattive c'erano: "Radio stereo santagata" con la musica e le gag dei suoi collaboratori e DJ, gli intrattenimenti musicali eseguiti dagli ottoni dei componenti la "Banda musicale G.Verdi" diretti dall'infaticabile e bravo maestro Artino, alcune auto d'epoca, provvisoriamente dirottate sul viale della Regione Siciliana e che facevano
da apri-pista per la "passeggiata non competitiva" organizzata dall'Atletica Nebrodi.
Cosa non c'era? E chi non c'era? Non so darmi spiegazioni logiche: Mancanza di comunicazione? Apatia? Insensibilità ? La maggior parte dei giovani e non meno giovani santagatesi dov'erano?
La poca partecipazione dei nostri concittadini alle manifestazioni di massa, agli scioperi, alla vita politica e amministrativa, anche quando vengono lesi i diritti di tutti, è un fenomeno che va attentamente studiato. Che ognuno si faccia i "cavoli suoi" e non si interessi di niente potrebbe starmi bene e potrà star bene a "qualcuno" che di questa "apatia" potrebbe trarne giovamento. Ma a coloro che hanno la sfortuna di risiedere in questo "strano paese" sta bene? Avete mai visto applaudire con intensità, spontaneamente ed a maggioranza artisti, attori, cantanti e musicisti che nel corso degli anni si sono esibiti in questa "piazza"? Per strappare un applauso, che non costa niente, bisogna sollecitarlo. E allora? Qualcosa effettivamente non va. Gli esperti si facciano avanti e suggeriscano idee, occasioni, azioni per cambiare le abitudini ed i comportamenti di tutti, altrimenti niente e nessuno potrà mai, affidandosi alla buona volontà e all'operato di pochi, rimettere in moto quel meccanismo che si è inceppato molti decenni fa e che ha messo in ginocchio l'economia e l'espansione della nostra cittadina. Le immagini (senza sonoro) parlano più di qualsiasi altro commento. Se qualcuno voleva ascoltare le brillanti esecuzioni degli ottoni del maestro Artino poteva, a costo zero o donando solo un euro recarsi nella Villa "Annibale Bianco".

24 aprile, 2009

Sant'Agata di Militello. Una città che cresce (Bilancio dei cinque anni dell'Amministrazione del Sindaco Mancuso).

Abbiamo ripreso e registrato l'intera convection e, tempo-possibilità-collaboratore permettendo, metteremo in rete i video suddivisi in piccole parti. Ecco la prima parte.

La seconda parte della convection.

Ultima parte dell'intervento del Presidente del Consiglio Filippo Travaglia.

Se dal numero di visualizzazione riscontreremo poco interesse ai video,non metteremo in rete le parti successive. Adattare per internet ciò che abbiamo registrato comporta un certo numero di ore di lavoro e di attenzione.Con questo sforzo pensiamo di offrire un servizio ai santagatesi residenti e non ed a coloro che serenamente vorranno rivedere alcune parti degli interventi.

Sant'Agata di Militello. Per dare solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo

L’associazione sportiva dilettantistica Atletica Nebrodi, unitamente al Comitato spontaneo “Insieme per L’Abruzzo”, organizzerà giorno 25 aprile 2009, una camminata-corsa non competitiva denominata:
“CORRIAMO INSIEME PER L’ABRUZZO”.
Alla manifestazione possono partecipare atleti, famiglie, anziani, adulti, ragazzi, bambini e animali al guinzaglio.
Raduno alle ore 17,00 presso la Villa Annibale Bianco;
Partenza: ore 18,00;
Percorso: di circa 2 Km. – con partenza e arrivo nella Villa A. Bianco, si percorrerà il Viale Regione Siciliana in ambo e due le direzioni, con giri di Boa nei pressi del lido Luna Rossa e la statua di Padre Pio.
Iscrizione: giorno 25 aprile 2009 ore 11/13 e 15/17 presso la Villa A. Bianco - costo €.2,00, che sarà devoluto interamente a favore della popolazione Abruzzese. Con l’iscrizione si avrà diritto di partecipare al sorteggio di alcuni premi.
La manifestazione ha carattere non competitivo non prevedendo classifiche né ordini di arrivo tra i partecipanti.
La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto di tutte le norme prescritte dal vigente Codice della Strada, nonché delle leggi speciali in materia di pubbliche manifestazioni.
Al temine della manifestazione, verranno estratti, modo assolutamente casuale, alcuni gadgets che andranno ai partecipanti presenti, in possesso del relativo tagliando.

23 aprile, 2009

Sant'Agata di Militello. Estorce un posto di lavoro. Arrestato un ventottenne.

Portata a termine dalla polizia, all’alba di ieri, l’operazione “Body Guard”. Le manette sono scattate per Gaetano Germanà, 28 anni, con diversi precedenti penali, accusato di estorsione aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi (in qualità di mandante). E’ stato rinchiuso nel carcere di Messina-Gazzi. Inoltre, sono stati denunciati, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria di Patti, per lesioni gravi, quattro ragazzi, tra cui un minorenne. Si tratta di Antonio Muschio, 28 anni (denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale) e con una passata denuncia per furto e truffa, Marco Russo, 20 anni (incensurato), Andrea Pizzino, 21 anni (incensurato) e A. P., 18 anni, ma all’epoca dei fatti minorenne (in passato è stato denunciato per reati contro il patrimonio). Per quest’ultimo, si attendono determinazioni da parte della Procura dei Minori di Messina.
Germanà e i suoi “carusi” avrebbero seminato il terrore in alcuni locali notturni della zona e, in particolare, facevano tappa fissa al “Deja Vu”, situato in via Vincenzo Zito. Il “capo” avrebbe intimato al proprietario dell’esercizio commerciale di “assumerlo” come body guard per assicurare “protezione” in cambio di 50 euro a serata e consumazioni gratuite e continuative per il resto del branco (circa 200 euro ogni sera). L’attività investigativa del Commissariato, seguita personalmente dal dirigente Picardi, affiancato dal responsabile della polizia giudiziaria Enrico Princiotta e dal responsabile del settore anticrimine Vincenzo Ciacio, è iniziata verso la fine del 2008, nell’ambito di servizi mirati predisposti dal Questore di Messina per arginare l’allarmante fenomeno sociale dell’estorsione. La svolta decisiva lo scorso 6 febbraio, quando, fuori dal “Deja Vu”, su disposizione di Germanà, il branco aggredì un avventore, colpito con calci e pugni tali da provocargli lesioni giudicate guaribili in 25 giorni. “Sapevamo già chi fossero Germanà e i suoi carusi – ha dichiarato il commissario Picardi, in occasione della conferenza stampa, ieri mattina - e come il gruppo si muoveva. Ma, dovevamo acquisire le prove necessarie per assicurare alla giustizia i malviventi. Il 6 febbraio, c’è stato un colpo di acceleratore all’attività investigativa”. L’informativa di reato venne, quindi, trasmessa all’autorità giudiziaria di Patti e, sostenuta dal p.m. Gaetano Scollo, ha prodotto i suoi effetti in brevissimo tempo. Lo scorso martedì pomeriggio, infatti, in Commissariato è pervenuta l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Maria Pina Scolaro, per Germanà. Durante le fasi dell’arreso e dei controlli dei soggetti indagati sono state eseguite perquisizioni domiciliari. A casa di Muschio sono state rinvenute e sequestrate due pistole giocattolo, con caratteristiche perfettamente identiche a quelle vere e senza tappo rosso. Per tutti, tranne che per il minore, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno nella cittadina, con l’obbligo di non allontanarsi dall’abitazione dalle 21.30 alle 6 di tutti i giorni. Il dirigente del Commissariato, Picardi, assicura: “saranno eseguiti severi controlli per questi soggetti da parte delle volanti”.
Cinzia Scaglione

22 aprile, 2009

Depotenziato il laboratorio d'analisi dell'Ospedale. Molti i disagi e nessun risparmio.

Sembra ormai certo il depotenziamento del laboratorio di analisi dell’ospedale, che verrebbe trasformato in centro prelievi di base. Una decisione dell’Ausl 5 Me nell’ambito del piano regionale di rimodulazione della rete dei laboratori. Dunque, per l’esito di analisi particolari dovrebbe essere trasferito tutto al laboratorio centralizzato dell’ospedale di Patti, individuato dall’azienda sanitaria quale laboratorio di tipo “Core”. Certo è che se la decisione è stata assunta nell’ottica di un contenimento della spesa pubblica, i conti non tornano. Anziché un risparmio, si dovrebbe avere una maggiorazione della spesa. A partire dal costo dei prelievi da trasferire, che, tra l’altro, arriverebbero a Patti non prima di tre o quattro ore, con possibili alterazioni del campione. Inoltre, il laboratorio ricevente potrebbe non essere pronto all’esecuzione di particolari esami che verrebbero “stoccati” di nuovo, con grave pregiudizio dei valori reali dei campioni. Questo comporterebbe, inevitabilmente, ritardi nelle dimissioni di pazienti, con conseguente aggravio di spese per l’azienda. Ed è ipotizzabile un rallentamento dell’attività ospedaliera. Altro aspetto da attenzionare riguarda gli esami di tipo “complessi”, che pervengono al laboratorio dopo il passaggio del vettore, alcuni probabilmente importanti per una diagnosi e terapia tempestive. Come e ogni quanto verranno spediti a Patti? Si tratta degli esami per la diagnosi di vari stati di coma, avvelenamenti, rischio interruzione di gravidanza, gravi emorragie e così via, che già vengono eseguiti presso il laboratorio dell’ospedale. Quindi, ci si chiede: che senso ha mandarli a Patti e con maggiori spese? Inoltre, con la riduzione della pianta organica, ovvero con la soppressione di sei posti di tecnico (rispetto agli attuali 11) e di cinque di dirigenti (rispetto agli 8), verrebbe abolita la Guardia Attiva (che farebbe spendere meno e garantirebbe la tempestività nell’esecuzione dell’esame), ritenuta indispensabile in un contesto sanitario ambientale complesso e caratterizzato da un alto numero di urgenze giornaliere, quasi il 50 per cento di tutta l’attività interna. E diventerà problematico assicurare anche la pronta disponibilità e l’attività ordinaria. Insomma, senza nessuna concertazione con le organizzazioni sindacali, verrebbe cambiata, unilateralmente, l’organizzazione del lavoro. Così come lamentato più volte dai sindacati e dagli stessi sindaci di questo distretto socio-sanitario, quello dei Nebrodi si attesta, ancora una volta, come il comprensorio più maltrattato, nonostante la sua vastità e popolosità, nonché la difficoltà nei collegamenti viari interni, dei quali nessuno sembra rendersene conto. A fronte di tante promesse non mantenute, ad oggi registriamo solo la mancata attivazione dell’Unità di terapia intensiva coronarica (inaugurata nel 2007 e mai entrata in funzione) e della Rianimazione. E il prossimo “flop” che incasserà il territorio dovrebbe essere il declassamento del laboratorio di analisi. In sostanza, in un hinterland di 100 mila abitanti, caratterizzato da una rilevante incidenza di malattie cardiovascolari, neurologiche e metaboliche, va sempre più scendendo la garanzia, offerta dalla sanità pubblica locale, dei livelli elementari ed essenziali per la vita. Si attende, adesso, la messa in atto, da parte dei sindaci, di un’azione di salvaguardia del nosocomio.
Cinzia Scaglione