08 luglio, 2010

Appprovato in consiglio comunale il "Conto consuntivo esercizio 2009". Dure critiche della minoranza consiliare in un documento che trascriviamo nei punti salienti.

Nel consiglio comunale del 5 luglio è stato approvato con i soli voti della maggioranza il "Conto consuntivo esercizio 2009".
La minoranza si è astenuta ed ha presentato, firmata dal capo gruppo UDC, Calogero Maniaci, una dicharazione verbale, che tentiamo di riassumere e trascrivere nelle parti salienti per i lettori del Blog.
 I consiglieri di minoranza nel documento lamentano, tra l'altro, il fatto che " il conto consuntivo viene discusso dopo la nomina di un commissario ad acta da parte della Regione Siciliana e l’estremo ritardo con cui la Giunta ha approvato il conto consuntivo e di cui deve assumersene la responsabilità politica a prescindere da eventuali fattori interni alla struttura comunale."

Accusano l’Esecutivo di non riuscire a governare ed indirizzare e che " ha ridotto il Consiglio Comunale ad affrontare questo momento di verifica politica e gestionale con poca serenità e sotto la minaccia di un intervento sostitutivo che non lascia spazio ad ulteriori approfondimenti in sede istituzionale".
Il documento così continua:

" Ciò nonostante la Minoranza Consiliare intende esprimere il proprio giudizio politico e rappresentare la propria analisi non senza manifestare con forza la propria critica rispetto a questo modo di intendere i lavori consiliari come passaggi meramente obbligatori, quasi di ratifica. È per tale motivo ed in segno di protesta rispetto ad un dibattito politico completamente inesistente ed inconsistente che i rappresentanti della Minoranza hanno deciso di abbandonare gli odierni lavori della IV Commissione Bilancio nella quale non poteva essere trattato un argomento importante e complesso come il conto consuntivo a pochissime ore dall’Adunanza Consiliare.  (continua a leggere cliccando su "Ulteriori informazioni")

07 luglio, 2010

Lavori di somma urgenza per la sistemazione e messa in sicurezza delle docce

Riceviamo e pubblichiamo due foto che un nostro lettore ci ha fatto pervenire. La prima, scattata forse ieri, ci indica un tubo tranciato e dal quale fuorisce un'enorme quantità d'acqua con perdita del prezioso liquido e con enorme consumo di energia elettrica, considerando il fatto che l'acqua viene pompata alla docce da un motore che presumo l'aspira dal "pozzo" vicino la statua di Padre Pio. Nella seconda foto, penso scattata oggi, la perdita è stata eliminata, il rudere-doccia è ancora depositato sull'arenile (così come tanti altri) e, a dire del nostro lettore, sembra che la ditta appaltante non abbia intenzione di rimuovere le docce rotte (quelle in cemento) e di rimettere in quello stesso posto delle docce efficienti.
"Il sindaco di questa città con
Ordinanza N° 77 del 02/07/2010
ordina (scusate il bisticcio di parole):
L'immediata esecuzione dei lavori di somma urgenza per la sistemazione e messa in sicurezza della linea docce lungo l'arenile demaniale destinate alla pubblica fruizione."
Stendiamo un velo pietoso su quanto ci verranno a costare questi lavori di somma urgenza e non chiediamoci perchè non sono stati fatti prima, in tempo e dallo staff tecnico del comune o da operai del comune (mistero della fede  o pessima programmazione e inadeguato utilizzo del personale a disposizione ?).
Nonostante "la somma urgenza" ci penseranno a settembre ? (cirosca)  (Leggi i commenti cliccando su "Ulteriori informazioni" e su "commenti")

Anche Mario Segni, uomo del sud, riconosce che Tremonti ha ragione. Il vero nemico del Sud è la sua classe dirigente.


Nella mia E_mail ho trovato pochi minuti fa anche questa comunicazione. Sono perfettamente d'accordo con Mario Segni. Voglio pubblicarla nel Blog affinchè anche i lettori di questo Blog ne prendano coscienza e conoscenza. Sono tutte cose che già avevo detto in un post precedente, anticipando Segni. Ditemi che non sono vere queste osservazioni e chiuderò il Blog perchè non avrò più niente da dirvi.


mercoledì 7 luglio 2010
'HA RAGIONE TREMONTI E LO DICO DA UOMO DEL SUD NELL'INTERESSE DEL SUD. '
So di dire una cosa impopolare ma la dico a voce alta: ha ragione Tremonti nella disputa con i governatori del Sud (ma anche del nord visto che chi capeggia la rivolta è Formigoni).
E lo dico da uomo del Sud, nell'interesse del Sud.
E'assurdo che le regioni pretendano di tirarsi fuori da un sacrificio collettivo che tutti dobbiamo affrontare se non vogliamo colare a p icco. Non è forse vero che le regioni sono il soggetto istituzionale che più di ogni altro ha fatto un uso disinvolto e clientelare del denaro pubblico? Non è forse vero che i costi più scandalosi della politica sono legati alla politica regionale?
Ma venendo al mezzogiorno, il problema principale è proprio quello di mantenere immutato il flusso di danaro pubblico che va al Sud? No, il problema principale è un altro, e bisogna cominciare a dirlo apertamente, a gridarlo a gran voce, perché sinora pochi l'hanno detto.
Il problema numero uno è la qualità della spesa pubblica, e più in generale della amministrazione. Lo sfascio del sud ha come prima causa la disastrosa amministrazione che è stata condotta negli enti locali meridionali; con le dovute eccezioni, ma con un quadro complessivo da incubo.
Non è forse vero che il nostro Sud è l'unica regione europea a cui l'Europa ha destinato enormi aiuti pubblici senza che questo (a differenza di quanto è avvenuto in Spagna, in P ortogallo, in Irlanda) abbia prodotto un cambiamento nel livello di reddito e nella situazione sociale ed economica? E non è forse vero che questo è dovuto alla incapacità delle nostre regioni di impegnare quelle risorse in obiettivi strategici e di disperderle in mille rivoli improduttivi e clientelari? E non è scandaloso il dato, pubblicizzato di recente, che la stessa prestazione sanitaria può costare alla regione campana (e quindi ai contribuenti che pagano le tasse) 50% in più che alla regione lombarda?
Il vero nemico del Sud è la sua classe dirigente. E' umano che i governatori del Sud si oppongano ai tagli, che sono sempre dolorosi. Ma il vero interesse dei cittadini meridionali è che si mettano di fronte allo specchio e cambino il modo di amministrare, non che urlino contro una manovra inevitabile.

Mario Segni

 inviata mercoledì 7 luglio 2010 alle 13.52

06 luglio, 2010

Altra tegola cade sul "pubblico impiego" comunale, provinciale, regionale e nazionale. Sicuramente più colpiti gli impiegati comunali.


 Seduto su una panchina della villa Bianco, osservavo il nipotino e altri bimbi giocare, riflettevo, pensavo, consideravo. Si avvicina un "manovale edile" il cui padre è invalido, che vive di stenti e ben conosco. Questo giovane, rimasto orfano di madre, non ha mai conosciuto l'agiatezza e ora neanche può sognarla per i suoi due piccoli figli. Mi ha chiesto se potevo in qualche modo aiutarlo, segnalandogli qualche piccolo lavoro extra che avrebbe fatto con piacere anche nel fine settimana e la domenica. Lavora saltuariamente con piccole imprese, mal pagato e non perfettamente in regola con i contributi assicurativi e previdenziali. Riesce a guadagnare circa 800 euro al mese. Il mese scorso gli è andata bene. E' riuscito a portare a casa circa 1.200 euro perchè ha aiutato in due traslochi. Mi ha colpito in maniera particolare quando in dialetto siciliano mi ha confidato: "Non riesco a capire come può lamentarsi un mio vicino di casa. Mentre mi pagava un lavoretto extra che avevo eseguito a casa sua, si lamentava che non riescono ad andare avanti. Lui e la moglie sono "impiegati comunali" e mi ha detto che percepiscono complessivamente meno di 3.000 euro al mese". Mi ha fatto capire chi potesse essere questo suo ultimo datore di lavoro occasionale. Ed io sono scoppiato in una "sonora risata". Ho dovuto spiegare che quella cifra dei due dipendenti comunali è quella base e che, probabilmente, uno dei due percepisce altre 15.000 euro l'anno per funzioni e "altri meriti". Ho cercato di far comprendere a "quel povero cristo" che queste "disparità" sono dovute anche ad una scelta sbagliata, a livello politico e amministrativo. Scelta sbagliata che io, lui, la sua famiglia e tutta la gente, specie quella santagatese, abbiamo fatto recentemente ed anche in passato. Non mi ha dato il tempo di concludere. E' scappato via imprecando e "bestemmiando" peggio di un turco.
Mi sono, quindi, convinto che è meglio non dir mai la verità, che conviene lasciare "la gente" nella loro ignoranza. Meno sanno e meglio è. Perchè complicare loro la vita che è già complicata, fatta di stenti e di problemi? Meglio non dirla la verità, anzi meglio dire bugie anche se tutti sappiamo che hanno le gambe corte e che prima o poi verranno a galla.
Ora "beccatevi" questa notizia, fresca, fresca che non potrà che far felici alcuni miei conoscenti che pur tenendosi le mani, durante tutta la giornata in posti "innominabili" o su un bicchiere, certamente non pieno d'acqua, o sul guscio di un cellulare, ricevono, grazie alla "magnanimità" dei nostri politici locali e non locali, più di quanto meriterebbero e, di contro, elementi validi e produttivi, vengono emarginati, demotivati perchè fanno il loro dovere e lavorano più degli altri ed anche per gli altri che, bontà loro, non lavorano e non producono. Chissà che fine hanno fatto i "carichi di lavoro", studiati. progettati e non assegnati e che esistono solo sulla carta?

" Fresca di stampa" (è il mio titolo).
05/07/2010
"Nell’ambito del pubblico impiego, non sono le mansioni ma la qualifica il parametro al quale la retribuzione va inderogabilmente riferita, e così lo svolgimento delle mansioni superiori non comporta automaticamente l’adeguamento del trattamento retributivo. Questo principio espresso dai Giudici del Consiglio di Stato nella decisione del 2 luglio scorso n. 4236, è supportato dalla natura degli interessi coinvolti. Il rapporto di pubblico impiego infatti non è assimilabile al rapporto di diritto privato: gli interessi coinvolti non sono disponibili e l’attribuzione delle mansioni e del relativo trattamento economico devono avere il loro presupposto indefettibile nel provvedimento di nomina o d’inquadramento, non potendo tali elementi costituire oggetto di libere determinazioni dei funzionari amministrativi (Ap., n. 22/99; Cons. St., V Sez., n. 545/07). Tale considerazione porta i Magistrati ad affermare che le mansioni superiori svolte dal dipendente rispetto a quelle dovute sulla base del provvedimento di nomina o di inquadramento, sono del tutto irrilevanti sia ai fini sia economici, sia di progressione di carriera, salvo che la legge non disponga altrimenti."
..............................
L'articolo a firma Mariantonietta Di Vincenzo così chiude:
"In conclusione, nell’ambito del pubblico impiego, non sono le mansioni, ma la qualifica il parametro al quale la retribuzione va inderogabilmente riferita, considerate anche le esigenze di carattere organizzatorio regolate secondo il paradigma dell’art. 97 Cost. (IV Sez., n. 587/06). Ciò comporta che l’Amministrazione è tenuta ad erogare la retribuzione corrispondente alle mansioni superiori solo se una norma speciale consenta tale maggiorazione retributiva. (Mariantonietta Di Vincenzo)"

Meditate gente, meditate......... (cirosca)

05 luglio, 2010

Tutti "incapaci" i nostri politici? Penso proprio di no. Qualcuno a livello amministrativo si salva.

A differenza di molta altra gente ( e ne conosco tanta) non mi piace "oziare", a volte leggo giornali, libri, scorazzo nel Web, e qualche volta "sperimento" (quest'ultima passione la sfrutto un pò meno). 
Ieri mattina, prima di prepararmi per il "grande evento di Capo D'orlando: Le frecce tricolori" ho fatto "uno zapping" su internet con l'intento di trovare "pezzi" che riguardassero i "fondi comunitari persi" dal meridione e dalla Regione Sicilia. In questo post riassumo, per i lettori più pigri, quello che ho trovato (ma non tutto). Tra parentesi ne cito la fonte.

"I ritardi nell’attuazione e nella spesa dei fondi comunitari 2007-2013
negli ultimi mesi sono entrati con forza nell’agenda della Commissione europea. Carmine Fotina: «Per semplificare la gestione dei fondi, lo scorso 24 giugno Bruxelles ha adottato nuove misure tra cui il posticipo dell’applicazione della regola di disimpegno in base alla quale un finanziamento stanziato nel 2007 che non è stato speso entro la fine del 2009 viene automaticamente riversato nel bilancio della Ue. Così facendo, la Ue ha “salvato” circa 220 milioni che sarebbero andati in fumo. A rischiare era soprattutto la Spagna, con 125 milioni, seguita dall’Italia con 56, Regno Unito con 9, Germania con 6». [Carmine Fotina, "Il sole 24 ore"] "

"Il Sud riceve milioni a valanga: li ottiene, li promette, li stanzia, li destina, li usa a volte bene, spesso male. Giuseppe De Bellis: «Poi qualcuno non li prende affatto, maledizione. Questo ha detto Tremonti: Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna, Calabria guardano un patrimonio che sarebbe utilissimo, ma che inspiegabilmente non viene toccato. Che cos’è, pudore? O forse è meglio non fare per evitare di sembrare incapaci? Non c’è qualcun altro che ruba al Sud, ma è il Sud che a volte ruba a se stesso. S’è rubato il passato, si ruba il presente e forse anche il futuro». [De Bellis, "Il giornale"] "

"Il problema dell’utilizzo dei fondi europei (finanziati attraverso l’Iva dagli stati membri ed erogati in cofinanziamento, cioè li prende solo la Regione in grado di finanziare e portare avanti la metà del progetto) è una vecchia diatriba. Petrini: «La risposta tecnica a Tremonti arriva dal vice presidente del parlamento europeo Gianni Pittella (Pd) che spiega come l’attuale normativa prevede che i fondi europei debbano essere accoppiati per essere utilizzati con i fondi Fas (cioè quelli nazionali per le aree scarsamente utilizzate) e dunque lo “scippo” dei Fas alle regioni (utilizzati per cassa integrazione e altro), ha ostacolato l’utilizzo dei fondi strutturali». [Roberto Petrini, "La repubblica"] "

"«Da sempre siamo condannati preventivamente: per essere meridionali ci prendiamo tutti i giudizi e i pregiudizi. Siamo un Paese in crisi con 3 milioni e mezzo di miliardi di vecchie lire di debito pubblico: vorrei vedere quanto per colpa del Sud e quanto della burocrazia centrale», è sbottato Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia. [Francesca Schianchi, "La stampa"] Giuliano Zulin: «Lombardo – alleato a giorni alterni del Pdl – ha replicato a Tremonti così: “Sui fondi europei i cialtroni vanno cercati altrove. I criteri di spesa dell’Ue prevedono infatti che, per l’erogazione effettiva dei fondi, la Regione sia in possesso di un parco progetti cantierabili che certo non si crea in poco tempo, nonostante le volontà politica. L’assenza di opere immediatamente appaltabili da parte della Regione ma anche e soprattutto degli enti locali ha determinato il rallentamento della spesa sul versante delle opere infrastrutturali”. Come dire: non riusciamo a presentare un progetto realizzabile. Ma non c’è problema in Sicilia: venerdì hanno prorogato il contratto a oltre 23mila precari nella pubblica amministrazione... Allora chi ha ragione?». [Giuliano Zulin, "Libero"] "
"La verità è che i soldi che ci sarebbero e nessuno usa per pigrizia o per negligenza sono lo schiaffo che i meridionali tirano al loro destino. De Bellis: «Quei grigi burocrati di Bruxelles sono la cosa più distante da noi, eppure ci hanno spedito denari a ripetizione. Tutte quelle sigle strane: Po, Por, Pon, Fesr, Fse, Feaog, Feoga. A volte non serve neanche sciogliere gli acronimi perché il risultato è lo stesso: soldi. Li abbiamo annusati e li abbiamo lasciati, per mancanza di dimestichezza con la materia e anche per incapacità». [De Bellis, "Il giornale"] "
"Al Sud esiste una frase che cambia a seconda dei dialetti, ma significa la stessa cosa ovunque: «Qui non si può fare niente». De Bellis: «Non è sempre una scusa. Ci sono pezzi di Meridione dove fare è impossibile davvero. Però ci sono altri pezzi in cui quella frase è un alibi per mascherare accidia, inettitudine, propensione all’assistenzialismo eterno. C’è che i fondi europei sono diversi dalla cascata di lire che arrivava un tempo senza che ce la meritassimo. Questi euro giungono se ti muovi, se te li cerchi. Ecco, noi terroni uniti non facciamo abbastanza per conquistarceli. Allora preferiamo che marciscano o che finiscano altrove per poi lamentarci dell’assenza di aiuti dall’Europa». [De Bellis, "Il giornale"] "

Questa incapacità di "programmare, gestire, amministrare" che si attribuisce al sud e alla Sicilia deve essere intesa non solo a livello regionale ma anche provinciale, locale. Naturalmente, fatte le debite eccezioni, che quì non cito, ovviamente per non essere accusato di essere di parte. Mi ha colpito la frase: "Non c’è qualcun altro che ruba al Sud, ma è il Sud che a volte ruba a se stesso. S’è rubato il passato, si ruba il presente e forse anche il futuro". (cirosca)
a capo d'orlando circa 80.000 spettatori.... a santaita circa 80.000 chila di munnizza...ci distinguiamo sempre....(corradino) Leggete i commenti cliccando su "commenti" o "Ulteriori informazioni"

Cuffaro: “Lombardo è un bugiardo, si dimetta” . (Tratto da "LiveSicilia > Politica ")

”Tremonti sbaglia: Lombardo non è solo un cialtrone ma anche un bugiardo. I numeri non sono opinabili e fotografano la realtà. Ed i numeri dicono che i governi da me presieduti hanno per intero impegnato, speso e certificato tutte le risorse del Por 2000/2006. Abbiamo avviato anche la programmazione del Por 2007/2013, con la condivisione di tutte le forze politiche che sostenevano il mio governo, inclusi i tre assessori dell’ Mpa, partito di Raffaele Lombardo”. Lo dice il senatore dell’Udc Salvatore Cuffaro, che così commenta la reazione del presidente Lombardo alle dichiarazioni del ministro Tremonti sulla mancata spesa dei fondi Ue. ”Lombardo la smetta di prendere in giro tutti e sempre. Abbia un sussulto di orgoglio, – aggiunge – dichiari il suo fallimento e ridia ai siciliani la possibilità di eleggere un governo realmente voluto dal popolo”. ”Durante il mio governo – sottolinea Cuffaro – erano già partiti i bandi affinchè anche le risorse del Por 2007/2013 potessero essere utilizzate per lo sviluppo della nostra regione. Lombardo è un mistificatore e continua ad ingannare i siciliani”. ” Lo stato dell’utilizzo dei fondi comunitari è molto più grave di quanto appaia e denunci – osserva – lo stesso ministro Tremonti: il problema non è soltanto che queste risorse non sono state spese, il problema è che non sono stati neanche fatti i bandi specifici propedeutici all’impiego delle risorse stesse”. (Continua a leggere cliccando su "Ulteriori informazioni")

04 luglio, 2010

Precari, un "faccia a faccia" con Leanza. "Dopo 22 anni meritano riconoscenza" (Dal Giornale di Sicilia - Edizione Messina -)

Confronto tra un gruppo di lavoratori precari del Comune e l’assessore regionale al Lavoro, Nicola Leanza, ieri mattina, al castello, a conclusione di un seminario formativo sulla nuova riforma del lavoro pubblico. I lavoratori precari del Comune sono 153, di cui 92 “contrattisti” e 61 ASU (impegnati in Attività Socialmente Utili). Svolgono svariate mansioni, inquadrati secondo le categorie vigenti, dagli operatori generici addetti alla pulizia e manutenzione delle ville, ai collaboratori amministrativi negli uffici comunali e socio-assistenziali negli asili, agli istruttori amministrativi e tecnici e agli istruttori direttivi). “Non è possibile mettere fuori persone che da 22 anni e mezzo lavorano nella pubblica amministrazione – sottolinea l’onorevole Leanza - sono un valore aggiunto . A questa gente dobbiamo riconoscenza. Ed è necessario e giusto che la Regione e il governo nazionale riconoscano questa specificità. I tecnici presenti al seminario, come il professor Verbaro (segretario generale del Ministero del Lavoro) e il dottor Bacci (dirigente del Ministero dell’Economia e delle finanze) ci hanno garantito che si sta lavorando. Noi ci stiamo mettendo le risorse e la volontà politica e l’attuazione la deve mettere il governo nazionale”. Quali sono le novità? “Fino a ieri eravamo solo ad un’attenzione forte sulla proroga dei contratti, oggi nell’ultima stesura dell’emendamento, della proposta fatta dalla Regione, abbiamo messo la parola trasformazione. Mi auguro che venga accolta, perché significherebbe che attraverso una legge regionale possiamo stabilizzare definitivamente i lavoratori precari della Regione”. Tempi? “I nodi ormai sono arrivati al pettine. Quando io ho lanciato l’allarme, al momento del mio insediamento, era perché non volevo arrivare al 31 dicembre, a tempo scaduto. Siamo ancora nel primo tempo. Se siamo bravi chiudiamo la partita subito, altrimenti andiamo a finire a settembre. Ma, dobbiamo comunque chiudere questa vicenda tormentata. Abbiamo tutti l’obbligo morale di fare la nostra parte”. Sull’argomento, abbiamo interpellato anche l’onorevole Nino Germanà (presente al seminario), parlamentare Pdl e componente della sesta Commissione (Finanze), che evidenzia: “io ho redatto una lettera aperta rivolta al presidente della Regione, circa venti giorni. L’ho invitato a varare anche lui in Sicilia una manovra interna - e lo può fare - con la quale si decida una volta per tutte di tagliare gli sprechi ed eliminare le clientele, quelle che pesano sul cranio di ogni siciliano. Il debito pubblico che abbiamo è pesante. Solo così, con una manovra seria, si può risolvere il problema dei precari. Oggi, come classe dirigente siciliana del Pdl abbiamo concordato con il relatore della manovra finanziaria al Senato, il presidente della quinta commissione, ovvero il senatore Azzollini, un emendamento che ha presentato lo stesso in Commissione e che prevede che si possa concedere la proroga ai precari siciliani, ma che i soldi li debba trovare la Sicilia. Quindi, anche quest’emendamento mi da ragione. Noi tendiamo la mano ai precari siciliani, ma adesso la palla ritorna al governatore che deve necessariamente varare una manovra interna”.  Cinzia Scaglione

Dal Giornale di icilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata


03 luglio, 2010

Tremonti bacchetta il Meridione: non spesi 40,4 miliardi. Il commento (interessante) di un lettore.

Tremonti bacchetta il Meridione: non spesi 40,4 miliardi

di Giuseppe Mazzone (Dal Blog: Catania.blogsicilia.it)
Quaranta virgola quattro miliardi di fondi europei per il periodo 2007-2013 non sono stati utilizzati, e quindi spesi, dalle regioni del Meridione. Parliamo di stanziamenti assegnati e non di ipotesi e progetti. E così mentre intere regioni europee, dalla Spagna alla Normandia all’Irlanda, cambiavano volto, nel nostro disgraziato e dissestato meridione si stava a guardare.
Si tratta di finanziamenti che avrebbero trasformato le reti autostradali e ferroviarie, che avrebbero fornito l’occasione di insediamenti industriali e produttivo. Nonché eliminato quasi del tutto lo scempio delle montagne di immondizia che hanno esportato l’immagine di Napoli in tutto il mondo e Palermo sta per soppiantarla.
Ha ragione il ministro Giulio Tremonti, da vendere. La Sicilia ovviamente non è da meno: le occasioni sprecate si accumulano, i tempi sono saltati. La Regione è dovuta ricorrere a due soluzioni esterne per provare a salire sull’ultimo treno dei fondi europei, mentre quelli degli anni passati sono stati perduti. Ma per converso raschia il fondo del barile per cercare i soldi per stabilizzare 4500 eterni precari.
Lampante il motivo: voti e potere. Ma, si badi bene, 4500 precari che vanno ad ingrossare la già pachidermica macchina burocratica. Un ingranaggio che ruota su se stesso, un organismo che si autoalimenta ma che all’atto pratico è solamente uno stipendificio. Ha ragione quindi il ministro Tremonti, cifre alla mano.
In Sicilia non si produce. L’unica novità davvero interessante, l’avvento del fotovoltaico a Catania con l’arrivo dei giapponesi della Sharp, è stata stoppata dallo stesso ministero presieduto da Tremonti sotto forma del Cipe, il comitato interministeriale presieduto a sua volta dal sottosegretario Gianfranco Miccichè, pupillo di Berlusconi e principale alleato del presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Il quale a sua volta tuona contro lo stesso Tremonti perché ha fatto sparire i fondi Fas per le aree sottoutilizzate, dirottandoli altrove.
Né è questione di schieramenti politici: la sciagurata gestione della cosa pubblica in Campania è tutta addebitabile alla sinistra. Ma in Sicilia a chi ?
Inutile negare che il granaio di voti che la nostra isola garantisce al presidente del Consiglio vale l’immobilismo dell’esecutivo nei nostri confronti. Non ci è parso che il governo si fosse dannato nel corso della stessa trattativa sulla Fiat di Termini.
È bravo, il ministro, a fare i conti e a bacchettare. Ma non basta parlare sempre e solo di tasse e trasferimenti fiscali per mutare un sistema marcio e putrido che meriterebbe solo di essere buttato a mare per ricominciare da zero.
Ma da dove e con chi ?
Il commento di un lettore:
di.traverso scrive:
luglio 1, 2010 alle 3:09 pm
Una piccola idea. Anzichè mettere in vendita isolette, come ipotizza la Grecia, potremmo azzerare tutta, dico tutta, la classe dirigente politica siciliana e farci amministrare, ad esempio, da svedesi o norvegesi o anche tedeschi per 99 anni, salvo rinnovo. A questo punto avanti con tutti i federalismi possibili perchè avremmo solo da macinare vantaggi. Si lancia un’asta internazionale con un capitolato molto preciso e rigido che tenga conto di ogni risvolto sociale, economico e culturale. Tra gli altri il compito di formare, prima della scadenza, una classe dirigente capace, onesta e lungimirante. In fondo chiederemmo solo che rifacciano il lavoro che hanno fatto per secoli lasciandoci però in eredità un solido know how sulla pubblica amministrazione. Pensiamoci, noi umani normali cosa abbiamo da perdere? (di.traverso)

01 luglio, 2010

Se Sparta (Acquedolci) piange, Atene (Sant'Agata) non ride. Anche nel nostro comune il Bilancio di previsione 2010 non è stato ancora approvato dal Consiglio. Ci penserà il Commissario ad acta ?

Un comunicato stampa del portavoce dell'Amministrazione Comunale di Acquedolci, attribuisce la colpa della mancata approvazione del Bilancio previsionale 2010 al Presidente del Consiglio.
E a Sant'Agata la mancata approvazione del Bilancio di previsione 2010 a chi attribuirla?
Anche a Sant'Agata dobbiamo aspettarci la nomina del commissario ad acta ?
Quì (da noi) di chi è la colpa?
"Aver compagni al duol scema la pena ?"
Oppure :
"Se Sparta (Acquedolci) piange, Atene (Sant'Agata) non ride........".

Trascrivo integralmente il Comunicato Stampa, ieri pervenuto al nostro Blog.
Comunicato Stampa (con preghiera di pubblicazione)
Oggetto: scaduti i termini per l'approvazione del bilancio previsionale 2010
L'amministrazione comunale di Acquedolci informa la stampa e i cittadini tutti che il Consiglio Comunale non ha provveduto all'approvazione del bilancio previsionale 2010, nei termini prefissati dalla Regione Siciliana e dal Ministero dell'Interno nazionale. Il 30 Giugno, infatti, sono scaduti i termini per l'approvazione da parte dei Consigli comunali dello strumento finanziario principe per la gestione della vita economica dell'Ente: dall'assistenza sociale, al pagamento degli stipendi, dalla riparazione delle strade, alla ristrutturazione degli immobili fino ad arrivare alla programmazione dell'Estate acquedolcese.
Il presidente, dott. Mezzanotte Benedetto non ha convocato il Consiglio Comunale, malgrado la proposta di deliberazione le sia stata consegnata brevi mano, già il 26 Aprile 2010, quindi con un largo margine di anticipo rispetto alle scadenze di legge. Questa inadempienza costerà cara alla collettività, perché la Regione siciliana provvederà alla nomina di Commissario d'acta, che verrà pagato dalle casse comunali; non solo, ma l'Assessorato regionale agli Enti Locali, come scrive nella circolare n. 3 del 22 Aprile 2010, avvierà nei confronti del comune inadempiente le conseguenti procedure sanzionatorie.
L'inutile braccio di ferro, messo in atto da una parte dei consiglieri comunali, che si rifiutano di riunirsi dal 29 Dicembre 2009, danneggia il nostro centro e la nostra comunità, provocando tensioni sociali, ritardo e riduzione nelle azioni amministrative e, soprattutto, costi aggiuntivi per il Comune con eventuali mancati finanziamenti.
Il Sindaco e la Giunta comunale sono in carica, operano a pieno regime e in totale legittimità, in base alle determinazioni della Regione Siciliana, presieduta dall'on. Lombardo ed in seguito alle analisi dell'Assessorato Enti Locali guidato dalla Dott.ssa Caterina Chinnici.
Grazie all'impegno degli uffici e dei funzionari, il bilancio previsionale è stato redatto nei termini di legge ed è stato approvato dalla Giunta. La responsabilità di questo pasticcio ricade interamente sui consiglieri inadempienti. 
Prof.ssa Mariangela Gallo
(portavoce Amministrazione Comunale di Acquedolci)

L'Estate santagatese 2010. Tutto un programma che ancora non c'è.

 Il sindaco di Capo d’Orlando ENZO SINDONI, ieri, in una affollata conferenza stampa, ha reso noto il cartellone delle manifestazioni estive 2010. Molti avvenimenti programmati per quest'anno erano già trapelati. E' un cartellone straordinario,ricco di avvenimenti, spettacoli e di  nomi prestigiosi. La stesura completa è in itinere. Alcuni sono sicuri e confermati. Oltre alle FRECCE TRICOLORI e NOEMI, avranno CARMEN CONSOLI, MARIO BIONDI, TEO TEOCOLI, VALERIO SCANU, SALVO LA ROSA (di Antenna Sicilia) per la “Notte Bianca” del 18 settembre. Tutto gratuito, ad eccezione di TEOCOLI e BIONDI. Non mancano altri nomi conosciuti come LUCIANA SAVIGNANO e l’annuale edizione del “FESTIVAL IN BLUES. MARIO LAVEZZI parteciperà nello spettacolo di Teo Teocoli.  Al Comune la programmazione estiva costerà  circa 300.000 euro. Partendo dal presupposto che  "nisciuno è fesso" risulterà chiaro ai lettori del Blog che un'attenta programmazione delle risorse interne e le previsioni, confermate negli anni precedenti, di un "ritorno" della spesa in termini di afflusso di turisti e di popolazione dei paesi confinanti e della provincia, mettono tra l'altro anche i commercianti e i gestori di locali pubblici di ricevere "quella boccata di ossigeno" che, purtroppo, viene continuamente negata agli imprenditori santagatesi. Non cerchiamo colpe e colpevoli, sono note a tutti, anche agli sprovveduti. Del resto ognuno di noi ha quello che si merita o che ha voluto. Il Calendario dell'estate santagatese 2010" non è ancora noto. Non parliamo di economie e di bilanci, meglio stendere un "velo pietoso". L'unico avvenimento noto è lo spettacolo di Venditti ( a pagamento) e poi tutto il resto verterà sicuramente su iniziative di artisti e privati e di imprenditori che, stante l'immobilismo della classe politica e la non accorta programmazione e collaborazione di "funzionari" e "organizzatori", è l'unica risorsa cui il comune è costretto a ricorrere. E meno male che ci sono loro !
A chi, come me, strizza un occhio alla cultura e alle manifestazioni pseudo-culturali non poteva che far piacere la notizia che un altro artista santagatese sta preparando una "personale" di pittura che si terrà al "Circolo Dante Alighieri" o in altri locali ancora da definire. Stiamo parlando di Pietro Cordici, maestro d'arte, che vive e opera nel nostro comune. Passando davanti la sua Galleria di via San Giuseppe, lo abbiamo visto all'opera mentre preparava alcuni quadri per la sua "Perconale". Alcuni di questi portano titoli che anticipano e rendono comprensibile il contenuto dell'opera:
-  Mi piaci quando mi guardi. - Bisogna scacciare la gelosia, la peggiore nemica dell'amore. - Questa è la storia della tua vita.
Il maestro Cordici ci dice che l'obiettivo principale della mostra, è quello di avvicinare e coinvolgere tutti coloro che sono interessati all'arte.
Lo abbiamo convinto a farci fotografare alcune delle sue opere che vi presentiamo nello  slider-streaming che segue e che potrete avviare cliccando sul simbolo "Play".

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