07 gennaio, 2010

Sant'Agata di Militello. Servizio rifiuti gestito dai Comuni. E il presidente Lombardo dice sì.



Servizio rifiuti gestito dai Comuni. E il presidente Lombardo dice sì.

Il controllo diretto dei sindaci rappresenta una parte fondamentale della riforma.
"Purtroppo, gli Ato sono serviti per deresponsabilizzare anche i primi cittadini".

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"Le cose devono cambiare. L'eccesso di spese va ridotto, anche impiegando meglio il personale, ad esempio in funzione della raccolta differenziata".

*** I sindaci chiedono con forza che la gestione del servizio rifiuti torni ai comuni. Un punto sul quale concorda
pienamente il presidente della Regione Raffaele Lombardo, in visita nella cittadina, lo scorso martedì sera, in occasione della presentazione del calendario del Parco dei Nebrodi. Il controllo diretto da parte dei sindaci rappresenterà una parte fondamentale della riforma, che il presidente Lombardo spera possa essere varata già nei primi mesi di quest’anno. Purtroppo, gli Ato sono serviti per deresponsabilizzare anche i sindaci - ha dichiarato - li hanno eletti loro i consigli di amministrazione. Hanno fatto tante assunzioni e forse hanno speso troppo e non hanno fatto funzionare il sistema. E i cittadini non hanno pagato. Le cose devono cambiare. L’eccesso di spese va ridotto, anche impiegando meglio il personale, ad esempio in funzione della differenziata. Ma, a che punto è l’iter?  “Abbiamo coinvolto due esponenti di Ato virtuosi nella Commissione che giorno 30, presieduta dall’ex prefetto di Catania, Cancilleri, ci ha consegnato la relazione di aggiornamento del Piano rifiuti. E’ incentrata sulla responsabilità diretta dei sindaci, che devono garantire che il servizio funzioni e che i cittadini paghino e sulla differenziata, su tutta l’impiantistica, anche la più innovativa. Poi, chiaramente tutto quello che residua non potrà che essere bruciato. Tutto questo dovrà essere inserito in una legge che costituirà, appunto, la riforma del sistema dei rifiuti in Sicilia. Abbiamo previsto in un decreto, che sarà superato dalla legge, la sopravvivenza di 4 o 5 Ato. Ma, il sistema dovrà essere omogeneo nel territorio generale, come se ci fosse un solo Ato. Non può esserci un Ato virtuoso ed uno no. Un altro punto importante riguarda le premialità per gli utenti che fanno la raccolta differenziata. “Se io differenzio a casa e pago di meno il servizio – spiega il presidente Lombardo - è chiaro che sono più incentivato. E se non faccio la differenziata devo essere sanzionato. Solo così anche in Sicilia il rifiuto, piuttosto che essere una penalizzazione, p diventare una risorsa che dà posti di lavoro, recuperando l’eccesso di assunzioni che è stato fatto da diversi Ato poco virtuosi. Ci saranno gli inceneritori in Sicilia?  “Bruceremo quello che resta. Per esempio, nella relazione di questa Commissione di tecnici, si dice che una parte del rifiuto trattato, quello da bruciare, deve essere usato per alimentare le centrali termoelettriche, al posto del petrolio e, quindi, inquinando molto di meno, perché non c’è plastica e non si sprigiona diossina. Certo non avremo termovalorizzatori o inceneritori per 2 milioni e 700 mila tonnellate di rifiuti, quando in Sicilia se ne producono addirittura 2 milioni e 400 mila. Non vedo perché, così come impone l’Europa, anche noi non dobbiamo arrivare al 60 per cento di raccolta differenziata. Se consideriamo il 60 per cento di 2 milioni 400 mila, resterebbe circa un milione di rifiuti. E trattati col sistema di compostaggio e via dicendo, la quantità si ridurrebbe ulteriormente. Ma, i cittadini devono fare la loro parte per determinare un ambiente più pulito e l’esaurimento delle discariche, piuttosto che rifiuti che inquinano il sottosuolo, l’acqua”.
Cinzia Scaglione
 Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.


Sant'Agata di Militello. Alcuni commercianti criticano l'amministrazione comunale. Sono quelli che, per questione geografica, sono rimasti fuori dall'isola pedonale.


Critiche all’amministrazione comunale arrivano da parte dei commercianti esclusi dall’isola pedonale . Attraverso un documento, affermano di ritenersi danneggiati da tutte le manifestazioni e le iniziative programmate, come quella dell’isola pedonale, in quanto “concentrano l'attenzione commerciale solo in determinati punti delle vie di Sant’Agata Militello”. Questi esercenti si ritengono discriminati. Ricordano, nel contempo, che gli stessi pagano regolarmente le tasse, così come gli altri commercianti che, invece, beneficiano di fondi pubblici. In conclusione, chiedono all’amministrazione comunale di essere equiparate, nel trattamento, alle altre attività a loro avviso privilegiate che rientrano nella stessa tipologia. Commento positivo quello del presidente dell’Acis - Associazione commercianti e imprenditori santagatesi, Biagio Indriolo, che evidenzia: “è naturale che l’affluenza delle persone sia più ricca laddove risultano concentrate più iniziative. La gente esce con i bambini e gradisce le animazioni rivolte ai piccoli. E’ stata un’esperienza positiva. Si sa bene che, come per tutte le iniziative, c’è sempre qualcuno che viene necessariamente penalizzato. E’ inevitabile. Ma, non è pensabile di poter chiudere tutto il paese, trasformandolo in isola pedonale. Inoltre, le strade chiuse comportano disagi alla circolazione e ai residenti. Bisogna avere quel minimo di tolleranza affinché un’iniziativa per diversi aspetti positiva venga attuata. La gente ha la possibilità di incontrarsi, socializzare, o semplicemente passeggiare e guardare le vetrine. E se ne ha la possibilità economica, di acquistare qualcosa. Anch’io sono commerciante e non opero in una zona centrale, non traggo benefici dall’isola pedonale. Però, mi adeguo a quelle che sono le esigenze della collettività. Diversi commercianti si sono autotassati ed hanno vivacizzato una parte dell’isola pedonale”. Cinzia Scaglione

04 gennaio, 2010

Sant'Agata di Militello. I consiglieri di minoranza Maniaci e Puleo, in un comunicato stampa, esprimono preoccupazione e critiche dopo le dimissioni presentate dal Presidente e dal Vicepresidente dell'Ato Me 1.



   COMUNICATO STAMPA
 Prendiamo atto con molta preoccupazione delle dimissioni presentate dal Presidente e dal Vicepresidente dell’Ato Me 1 Spa.
Riteniamo che tali dimissioni, all’indomani di una polemica ingenerata dalle esorbitanti fatture recapitate ai cittadini, siano indicative di un atteggiamento irresponsabile e danno adito a sospetti su cui intendiamo fare luce.


Consideriamo tali dimissioni il fallimento di tutta l’Assemblea dei Sindaci, in particolare di quei sindaci con in testa il sindaco BRUNO MANCUSO che hanno caldeggiato in più occasioni la permanenza di questo Consiglio di Amministrazione, confermandone la fiducia, e che alla pari di questo dovrebbero seriamente considerare anche le proprie dimissioni.
A questo punto il Sindaco MANCUSO, in quanto socio di maggioranza in seno all’Ato Me 1 Spa, dovrebbe riferire con la massima urgenza al Consiglio Comunale su tutti gli aspetti della questione, dalle dimissioni dei vertici aziendali, alle esagerate fatture recapitate ai cittadini, alla generale situazione dell’Ato Me 1 Spa, anche mediante l’audizione degli Amministratori dimissionari.
Condanniamo il tempestivo commento del Sindaco MANCUSO il quale ha smentito  quanto detto dal Consigliere Barbuzza, stigmatizzando  la propria iniziativa  e ha prontamente giustificato, le dimissioni dei vertici dell’ATO ME 1 confermando a priori il buon operato del Consiglio di Amministrazione invece di porsi il problema delle gravi difficoltà che vivono i cittadini di fronte alle fatture raddoppiate, all’impossibilità di poter spesso usufruire del servizio di raccolta porta a porta che risulta carente e delle isole ecologiche che stanno letteralmente scomparendo dal territorio. Tale atteggiamento del Sindaco dimostra disinteresse verso problemi seri di natura collettiva che investono tutta la comunità, nonostante nelle sedi istituzionali sia stato più volte invitato non solo dalla Minoranza ma anche dalla Conferenza dei Capigruppo ad una revisione del contratto di servizio con l’ATO.
È altresì evidente come il Sindaco sia sordo rispetto anche alle istanze che provengo anche da un Consigliere della sua Maggioranza, con quale ci rendiamo disponibili a confrontarci sulla verifica dei problemi sollevati ma solo nella sede competente che è il Consiglio Comunale e le Commissioni d’indagine. Non siamo disponibili a partecipare ad improvvisati tavoli tecnici privi di valore istituzionale ed utili solo a fini di propaganda.
Intendiamo inoltre contribuire a salvaguardare la comunità santagatese da eventuali abusi che si potrebbero essere consumati nella recente fatturazione, informando i cittadini che le locali sezioni dell’UDC e del PD stanno predisponendo le iniziative necessarie a garantire la corretta e completa informazione e la tutela dei diritti degli utenti.


Il CAPOGRUPPO UDC
Calogero Maniaci
Il CAPOGRUPPO PD
Giuseppe Puleo

Sant'Agata di Militello. Il sindaco Mancuso fa il bilancio del 2009. Secondo il primo cittadino si sono create le condizioni favorevoli per il rilancio della città.



A chiusura del 2009,  il sindaco Bruno Mancuso traccia un bilancio positivo.
“Si sono create condizioni favorevoli per una nuova stagione politica e per un definitivo rilancio di Sant’Agata e del suo hinterland”, dichiara. Ed evidenzia: “S.Agata è tornata ad essere protagonista di un territorio, recuperando centralità politica e amministrativa, rinforzando alleanze strategiche con i comuni dell’hinterland, per sviluppare insieme una pianificazione territoriale di respiro europeo”. Fa notare, inoltre, che “nei primi sei mesi di mandato amministrativo del Mancuso-bis, nonostante la drastica riduzione del numero di assessori (da 7 a 4), si è sostanzialmente  data continuità ad un progetto politico rivelatosi virtuoso dal punto di vista delle alleanze e delle scelte strategiche”. “Si sta lavorando senza sosta per portare avanti alcuni progetti di rilevanza storica per il nostro territorio”, aggiunge.
A quali si riferisce, in particolare? “Principalmente al porto dei Nebrodi, che è stato definitivamente messo in sicurezza e che sarà presto ultimato, dopo la prossima pubblicazione del bando di 48 milioni, che è prevista per i primi giorni del prossimo anno – risponde il sindaco Mancuso - nonché all’ammissione del PIST Nebrodi nell’elenco delle coalizioni che accederanno ai cospicui finanziamenti della programmazione dei fondi europei 2007-2013, grazie al Piano Strategico dei Nebrodi di cui S.Agata è comune capofila”. Ricorda, poi, che recentemente è stata inaugurata la strada di circonvallazione, intitolata all’illustre concittadino prefetto Angelo Vicari, che “ha consentito di alleggerire il traffico nel centro cittadino, procurando benefici alla viabilità interna”. Una definitiva e positiva soluzione al problema traffico si avrà, secondo il primo cittadino, con la realizzazione della strada di collegamento tra lo svincolo autostradale e il “water-front” (lungomare). “Un’opera che consideriamo determinante per la vivibilità della città – spiega Mancuso - per eliminare definitivamente il traffico dei mezzi pesanti dalla via Campidoglio”.
E ancora, nei prossimi giorni, verrà pubblicato il bando di gara per il completamento del “Restyling  del lungomare”. “Diventerà una delle promenade  più belle della Sicilia”, commenta Mancuso. Infine, a breve - riferisce - inizieranno i lavori della rete del gas metano e della Casa per Anziani e sarà consegnata la sede del Circo Mare. Mentre proseguono regolarmente i lavori della chiesa di San Francesco, che sarà consegnata entro il 2010. Si punterà anche a realizzare condizioni di maggiore vivibilità, creando spazi di aggregazione e di incontro sociale che possano favorire le attività commerciali, ricreative, e gli scambi culturali. Intanto, ad un anno di distanza dall’inaugurazione del castello Callego, fervono le iniziative culturali prodotte da associazioni che operano in città e nelle contrade e che si distinguono per l’impegno sociale e nel settore dell’arte e della cultura. Di contro, numerosi sono i problemi che preoccupano l’amministrazione nel settore delle manutenzioni, “a causa della esiguità di risorse che non consentono di dare  con puntualità le risposte che i cittadini si attendono”, spiega Mancuso. Preoccupazioni provengono anche dal settore rifiuti. “La gestione degli Ato si è rivelata fallimentare e insopportabile per i costi elevati che non trovano riscontro in un servizio carente e lacunoso – afferma - stiamo aspettando, ormai da anni, una riforma regionale che metta definitivamente la parola fine a questa stortura o che, nelle more, restituisca ai comuni la gestione dei rifiuti”. Ricorda anche la costante lotta portata avanti per salvare l’ospedale, presidio vitale per la salvaguardia della salute di 90 mila abitanti dei Nebrodi e dove presto – si spera - riprenderanno i lavori di messa in sicurezza del plesso centrale. “Sul piano politico – conclude - registriamo un primo semestre di attività consiliare all’insegna del leale confronto politico tra maggioranza e opposizione, che ha visto consiglieri comunali attenti, competenti e animati da passione civile e amore verso la città”.
Cinzia Scaglione
 Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata


02 gennaio, 2010

Sant'Agata di Militello. Concerto di Capodanno della "Banda musicale Giuseppe Verdi".

Città di Sant’Agata Militello

Concerto di Capodanno
 Corpo Bandistico
Direttore
Antonino Artino Innaria 


1 Gennaio 2010
ore 19.15
Palauxilium Istituto Zito

Con il patrocinio del Comune di Sant’Agata Militello

Flauti
Romano Alberto, Curasì Angelita
Clarinetti Soprani Sib
Giuffrida Biagio Enzo, Scurria Calogero, Restifo Antonino, Oddo Carmelo, Napoli Donato, Napoli Vincvenzo Di Pane Antonina, Danisi  Marta, Costanzo Serena, Romano Davide, De Marte Francesco,
Fazio Salvatore, Grillo Alessandro, Riotta Antonino  

Sax Soprano
Di Carlo Giuseppe, Tortorici Stella 

Sax Contralto
Natoli Chiara, Barbaro Trusso Alessandro 
Sax Tenore
Merlino Basilio, Ferrarotto Biagio 
Sax Baritono

Monteleone Carmelo
Flicorni Sopranino Mib

Gentile Massimiliano, Di Piazza Ciro, Tumminello Giuseppe 
Flicorni Soprani
Passarello Calogero, Grillo Calogero, Cascio Andrea

Corni

Artino Innaria Rossano, Romano Emanuele
Trombe
Pace Filippo, Immorlica Salvatore, Machì Biagio, Allegra Aurelio
Tromboni
Micciulla Biagio ,
Arasi Stefano, Marinaro Salvatore
Bassi
Pellizzeri Francesco, Sanna Vincenzo

31 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Ato Me 1 nella bufera. Si sono dimessi il presidente Laura Trifilò e il vicepresidente Vincenzo Sanzarello.



Ato Me 1 nella bufera. I vertici si dimettono. Si tratta di una decisione maturata negli ultimi mesi e, in un certo senso, preannunciata, ma formalizzata da poche ore. Lo scorso martedì sera, a conclusione della riunione del Consiglio di Amministrazione, il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò e il suo vice Vincenzo Sanzarello hanno rassegnato le dimissioni dalle funzioni e dal consiglio. “La scelta è stata fatta dopo una compiuta analisi sull’attività fin qui svolta, sottolineano gli interessati attraverso un comunicato stampa e ringraziano gli organi di informazione per la costante e puntuale divulgazione delle notizie. Adesso, sarà compito del consigliere Pedro Spinnato (unico componente rimasto nel CdA) a convocare, a norma di statuto e in tempi brevi, l’assemblea dei soci, per l’elezione dei nuovi presidente e vicepresidente della società. L’avvocato Trifilò, prima di congedarsi, ha inviato ai sindaci-soci una relazione a consuntivo dell’attività svolta questanno. “E’ sotto gli occhi di tutti – dichiara il presidente dimissionario - che gli obiettivi prefissati, pur tra inevitabili ed innumerevoli difficoltà, sono stati raggiunti. La raccolta differenziata porta a porta è una realtà in quasi tutti i comuni dell’ambito territoriale, con punte d’eccellenza nei virtuosi centri montani e con costi inferiori di quelli temporalizzati nel contratto con il gestore. L’aspetto tecnico e quello finanziario, causato da una sottofatturazione rispetto alle tariffe approvate nel 2004 da tutti i consigli comunali, sono stati messi a regime grazie al fattivo contributo dei comuni soci e del rapporto creato con gli uffici regionali. L’accesso al fondo di rotazione, il completamento della contabilità del 2008, l’acconto 2009, corrispondente ai primi 4 mesi dell’anno al 100 per cento della fatturazione per tutti i cittadini, la lotta all’evasione e l’invio a Serit degli insoluti di tutti gli anni pregressi, sono tutti esempi di un’attività costante, serrata ed instancabile che, sebbene spesso non compresa dall’utente finale, ha reso questo Ato uno dei più virtuosi della Sicilia, evitando fino ad oggi, sul territorio, le situazioni di emergenza igienico sanitario presenti in molte zone della Sicilia”. E conclude: “lasciamo con animo sereno e con la consapevolezza di aver reso un servizio alle comunità dei Nebrodi”. In realtà, c’è un malcontento crescente tra i cittadini-utenti, legato soprattutto allo sconsiderato aumento delle ultime bollette Tia (Tariffa di igiene ambientale) relative al primo quadrimestre 2009 (con scadenza lunedì scorso). Gli importi sono lievitati oltre il 50 per cento rispetto all’anno scorso. E monta la protesta, evidenziata dalle buste dell’immondizia abbandonate su strade e marciapiedi e dai recenti atti incendiari perpetrati ai danni dei cassonetti pubblici non ancora rimossi.
Cinzia Scaglione
Nella Foto: da sinistra Pedro Spinnato, Laura Trifilò (ex presidente Ato Me 1),Vincenzo Sanzarello (ex vice presidente )

30 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Aumento delle bollette rifiuti. Chieste le dimissioni del presidente dell'Ato Me 1.

Un“tavolo tecnico” di consiglieri comunali di maggioranza (aperto anche alla minoranza) per contrastare lo sconsiderato aumento delle bollette rifiuti. Una task-force promossa dal consigliere Domenico Barbuzza. Ieri mattina, quest’ultimo ha iniziato a passare al setaccio le delibere emesse a suo tempo dal consiglio comunale al momento dell’insediamento dell’Ato Me 1 e in occasione dell’approvazione della cosiddetta Tia (tariffa di igiene ambientale), per individuare eventuali responsabilità che avrebbero determinato il notevole incremento della recente fatturazione. Si tratta delle fatture relative al primo quadrimestre 2009, con cifre più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. Inoltre, Barbuzza contesta duramente l’applicazione dell’Iva, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 24 luglio abbia stabilito che la Tia non debba essere assoggettata ad Iva. Inoltre, lo scorso settembre, il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Domenico Barbuzza, Nino Giallanza, Rosario Germanà e Giuseppe Pappalardo, inerente proprio la richiesta di abolizione dell’Iva sulla Tia, in forza di questa sentenza. Così, Barbuzza chiede le dimissioni del presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò. E spiega: “Sulle bollette è stata inserita la dicitura che il mancato adempimento del versamento Iva sarebbe considerato dall’amministrazione finanziaria come evasione fiscale. E’assurdo. L’evasione fiscale è tale quando è arbitraria, non quando si fa esplicito riferimento ad una sentenza. La società Ato 2 si è già adeguata e, infatti, le bollette emesse lo scorso 10 novembre, con scadenza 10 dicembre, sono esenti da Iva. E non è tutto, perché si ha notizia di un emendamento presentato al governo nazionale dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dall’assessore al Bilancio del Comune di Roma, con il quale si chiede di poter compensare l’Iva indebitamente pagata nel modello unico o modello 730 del 2010. Questo significa un rimborso immediato, che si va a detrarre dalle tasse. E aggiunge: “ritengo che la questione sia stata affrontata dai vertici dell’Ato con superficialità”. Il consigliere Barbuzza critica anche la mancata dilazione dell’importo in 4 rate. Infine, le modalità di attuazione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, ovvero la frequenza con la quale viene ritirato l’umido:non si può pretendere che gli utenti tengano all’interno degli appartamenti per ben tre giorni, resti di cibi o pannolini sporchi, dal momento che i cassonetti pubblici stanno per essere tutti rimossi”.

Cinzia Scaglione
Foto 1 : il consigliere comunale Domenico Barbuzza mette a confronto, mostrandole, le bollette rifiuti dell’Ato Me 1 (con Iva) e dell’Ato Me 2 (senza Iva).
Foto 2 : Bolletta emessa dall'Ato Me 1 con IVA
Foto 3 : Bolletta emessa dall'Ato Me 2 senza l'applicazione dell'IVA.
Foto 4 : Bolletta emessa dal Comune di Milano e riscossa tramite Equitalia e sempre senza l'applicazione dell'IVA.


Tutte le foto (compreso le bollette) possono essere visualizzate ingrandite cliccandoci sopra.




28 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. L'Ato Me 1 e le Bollette TIA . L'Associazione Consumatori Siciliani invia una lettera al Sindaco e al presidente del consiglio comunale per chiarimenti.


L’Associazione Consumatori Siciliani, a seguito dell’invio delle bollette relative al servizio rifiuti ai cittadini santagatesi con aumenti del 50% rispetto all’anno precedente, ha inviato una lettera al sindaco Bruno Mancuso e al presidente del consiglio comunale Andrea Barone, in quanto, visto che la TIA è stata approvata dal consiglio comunale, chiede di conoscere quando il consiglio ha approvato l’aumento, se la delibera di modifica della TIA è stata approvata contestualmente al bilancio oppure se tale modifica è stata apportata dalla giunta o dal Consiglio di Amministrazione dell’ATO1. L’associazione ha chiesto, inoltre, di avere copia della delibera del consiglio che ha previsto l’aumento della TIA per i santagatesi. L’associazione ha chiesto ancora, nel caso in cui detto aumento non è stato previsto dal consiglio comunale, che lo stesso e il sindaco si attivino presso l’ATO1 per chiedere in autotutela l’annullamento dell’aumento illegittimo. Infine l’associazione ha chiesto di conoscere come è stato spalmato sulle bollette degli utenti l’incasso proveniente dalla vendita di carta, cartone, vetro, ferro ecc. frutto della raccolta differenziata.

 L'Associazione Consumatori Siciliani, guidata dal presidente Nicola Calabria (nella foto), è nata a Patti nel gennaio 2005. La sede principale è a Patti in Via Chiesa Nuova 1. Queste le altre sedi nel territorio siciliano:

Barcellona Pozzo di Gotto : 98051 -  Via Mandanici 11
Brolo: vico I° Vittorio Emanuele
Capo d’Orlando
: 98071 -  c/o A.C.I.O. -  Via Trieste
Enna: 94100 -  c/o Centro Studi Sen. Romano - Via Bramante 29
Furnari: 98054 -  c/o Circolo ARCI - Via Nuova Messina
Gioiosa Marea: 98063 - Via Umberto I
Gliaca di Piraino: 98060 - c/o Salone Parrocchiale
Messina: Sede provinciale - 98122 - Via dei Verdi 58 
Monforte San Giorgio: 98041 - c/o “Safari” - Via Vittorio Emanuele II
Pace del Mela: 98042 - c/o i locali della Chiesa Madre
Piraino: 98060 - Via Roma
Roccavaldina: 98040 -  Via Cappuccini 1
San Piero Patti: 98068 - c/o “La voce delle donne”, Via Messina
Sant’Angelo di Brolo: 98060 - Via A. Diaz
Santo Stefano di Camastra:presso Società Operaria
Sinagra: via Principe Amodeo     
Torregrotta:
98040 - c/o C.S.I. - Viale Europa
Tusa: 98079 - c/o Studio Legale Marinaro
Venetico: 98040 - c/o uffici del Comune, via Roma
numero verde    800 86 47 15    



24 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Compie cento anni. Festa per Vincenza. Una Targa dal Sindaco e 200 ospiti in parrocchia per il compleanno della signora Virga-Puleo..



Erano in 200, tra figli, nipoti e pronipoti, lo scorso lunedì sera, nella parrocchia della chiesa Madre, per festeggiare i cento anni di Vincenza Virga, in Puleo. I festeggiamenti sono stati preceduti dalla funzione liturgica, celebrata da monsignor Spiccia, alla presenza anche del sindaco Bruno Mancuso, che ha omaggiato la “nonnina”, con una targa-ricordo donata dall’Ente. Vincenza, perfettamente lucida e visibilmente commossa, era sposata con Giuseppe Puleo, morto nel ’94, nonno del consigliere comunale di minoranza Giuseppe Puleo. Ai festeggiamenti erano presenti ben cinque generazioni, a partire dai figli Rosina, Pippo, Matteo, Rosalia, Maria e Carmelina (da sinistra, nella foto. Al centro Vincenza).

Cinzia Scaglione

Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.