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23 agosto, 2014

Sant'Agata Militello. Femmine di Cinzia Scaglione al Castello Gallego - Servizio su TGR -

Un invito a denunciare i maltrattamenti, un grido di dolore, la voglia di alzare la testa e dire basta: Femmine. Uno spettacolo teatrale contro il femminicidio promosso dalla Fenalc-Fial e patrocinato dal Comune, con protagoniste l'attrice Cinzia Scaglione e la cantante Katia Mastrolembo e la partecipazione di Emiliano Lazzara. Musicisti Nino Milìa (chitarra) e Alessandro Ceraolo (percussioni). Toccanti le foto “Stop alla violenza sulle donne” di Vittorio Milone che hanno aperto la rappresentazione, accompagnate dalla sigla, “Donna” di Mia Martini. I monologhi struggenti di donne picchiate e uccise per mano di uomini hanno commosso la platea. La musica e le suggestive luci create nel patio del castello settecentesco “Gallego” hanno fatto da prezioso collante. Lo spettacolo nasce da un'idea dell'attrice siciliana Cinzia Scaglione, che ha “incarnato” sulla scena diverse donne alle prese con il lavoro precario, la maternità, i problemi della sfera sessuale e, soprattutto, donne vittime di violenza.


18 agosto, 2014

Sant'Agata Militello. Spettacolo di Teatro-canzone, "Femmine" di Cinzia Scaglione, venerdì 22 al "Castello Gallego"

PROMO DELLO SPETTACOLO FEMMINE
Spettacolo di teatro-canzone “Femmine”, promosso dalla Fenalc Fial (presid. Cono Benedetto) e patrocinato dal Comune, venerdì 22 agosto, alle 21.00, nel patio del castello Gallego.
Da un'idea di Cinzia Scaglione, con l'attrice Cinzia Scaglione,  la cantante Katia Mastrolembo e la partecipazione di Emiliano Lazzara.
 Musicisti Nino Milìa (chitarra) e Alessandro Ceraolo (percussioni).
 Le foto “Stop alla violenza sulle donne” sono di Vittorio Milone.
"Un viaggio nell'universo femminile, attraverso una lettura tragicomica. Uno sguardo rosa sul mondo, attraverso monologhi brillanti e pregnanti, anche inediti. La donna e le sue problematiche, ovvero il suo approccio alla vita, diventano motivo di riflessione ma anche di momenti esilaranti. Ed è un continuo oscillare tra comicità ed amare riflessioni. La seconda parte dello spettacolo vuole essere uno strumento a fianco della campagna contro la violenza sulle donne.

Infine, vi è anche un omaggio al giornalista ucciso dalla mafia, Giuseppe Fava, attraverso il monologo di Rosalia Alicata e la canzone “Figghiu meu” scritta da Vittorio Sindoni."