«Nemo propheta acceptus est in patria sua», ossia «nessun profeta è gradito nella sua patria». Questa frase, vuole ricordare che i personaggi eccellenti non riescono a emergere, non riescono ad avere fortuna ed essere riconosciuti come tali nella propria città. La "rimuginavo", mentre seduto sulla sedia bianca, imbottita, della "Sala dei Principi" del "Castello Gallego" ascoltavo il Prof. Di Fazio che per nulla scoraggiato dall'assenza totale di pubblico in sala e dalla non presenza dei politici, del Sindaco e dell'Assessore Scurria, continuava a "leggere" imperterrito i racconti del nostro "compaesano", conterraneo, famoso scrittore nel mondo, Vincenzo Consolo.
Scusami, Enzo, ti ammiravo, ti stimavo per la tua cultura, non ti invidiavo per nulla, neanche per la tua gentilezza, per la tua benevolenza, per la tua calma che io purtroppo non ho. Non ce la faccio a non scrivere e a non descrivere "lo sdegno" che mi ha "corroso" il fegato in quelle due ore.
Non ho fotografato niente, mi sono vergognato di me stesso, di essere un santagatese anche se di adozione e di tante altre cose che non voglio palesare.