Domani anche a Sant'Agata di Militello, sciopero per la soppressione del Tribunale. Partecipazione massiccia o flop?
In questa occasione, come in altre, in questi giorni ed anche oggi, basta leggere i giornali, guardare i telegiornali locali, per rendersi conto che la "differenza comportamentale", il "modo di reagire", il "modo e la maniera di organizzarsi" in occasione di avvenimenti, proteste o altro, tra il nostro comune, i nostri rappresentanti e i nostri "coordinatori", la differenza c'è, e si vede.
Siamo stati e, forse, continueremo ad essere il "fanalino di coda" di tutto il comprensorio. Non abbiamo saputo tutelare i nostri interessi (della collettività), della nostra cittadina. Se questo "difetto congenito" è palese, dimostrabile e inconfutabile, c'è anche da dire che, solo per iniziativa di pochi "coraggiosi" e "intraprendenti", qualcosa (ma il minimo) si è potuto evitare. E' la popolazione, i politici e i non politici, locali e non locali, i professionisti, i commercianti o gli esercenti le attività anche artigianali, i giovani, gli studenti e perchè no, anche i sindacati (confederali o autonomi) che non ha saputo "incidere" in maniera proficua per ottenere quello che il nostro territorio, il nostro comune, meritava di avere ed ottenere.
Questa "incapacità" è misurabile in termini numerici, e nella scala da 1 a 10 Sant'Agata di Militello, se valutata, meriterebbe forse zero. Per la "protesta" relativa ai Tribunali "soppressi" i comuni e gli abitanti di Nicosia, Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Tusa, ecc., ci stanno dando lezioni che non dovremmo dimenticare e trarne esempio per il futuro o per le prossime "malaugurate occasioni".
Ricevo e pubblico la nota inviatami dall'avv. Nicola Marchese con questa nota iniziale e un mio commento finale: