Ultimo giorno di febbraio (a distanza di dieci giorni dall'inaugurazione al Castello Gallego di Sant'Agata Militello della "Stanza Letteraria dedicata a Vincenzo Consolo". Non avendola potuta visitare il giorno dell'inaugurazione per l'eccessivo affollamento, stamattina (vedi foto) munito di fotocamera, tento di programmarne la visita. Erano le 10 circa, lo testimoniano la data e l'ora impressa nella foto e anche l'orologio del campanile. Ognuno di noi per il "libero arbitrio", propugnato dal filosofo e pedagogista Sant'Agostino, è libero anche di impiegare il proprio "tempo di vita" giornaliero, settimanale, mensile o annuale, come meglio ci aggrada.
Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
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28 febbraio, 2017
Sant'Agata Militello. La "Stanza letteraria di Vincenzo Consolo" del Castello Gallego. Sorpresa! "E' chiusa e non visitabile."
25 dicembre, 2013
"La Moda Siciliana dal 1860 al 1960". Mostra al "Castello Gallego" di Sant'Agata di Militello.
"La Moda Siciliana dal 1860 al 1960"
Mostra al "Castello Gallego" di Sant'Agata di Militello.
V I S I T A T E L A
Resterà aperta dal 22 Dicembre al 3 Gennaio.Alcuni "momenti" dell'inaugurazione avvenuta Domenica 22 dicembre 2013.
11 marzo, 2009
Sant'Agata di Militello. Gli alunni della scuola media di Castroreale visitano il "Castello Gallego"
Il castello settecentesco Gallego, tornato agli “antichi splendori” , sta diventando la meta didattica preferita da parte degli studenti delle scuole del comprensorio e non solo. Ieri, hanno avuto modo di visitare l’antico maniero gli alunni della scuola media di Castroreale, accompagnati dagli insegnanti Giuseppe Pantò, Vittoria Forlì e Antonino Priscilla e coordinati dalle guide che il comune, con turnazione, mette a disposizione degli utenti. Dopo aver sostato, per organizzarsi, nel cortile del castello, hanno visitato la zona riservata a rimessa delle carrozze, la stalla dove venivano ricoverati e rifocillati i cavalli e, quindi, le varie stanze situate al piano superiore, a partire dal salone dei principi. Ricordiamo che sono state ritrovate 42 giare interrate che servivano per immagazzinare derrate. Inoltre, sono stati restaurati gli affreschi, riportate alla luce le antiche prigioni e ripristinato un passaggio segreto, nell’antica torre medievale. La visita si è conclusa all’interno dell’attigua chiesetta del castello, dove i principi solevano partecipare alle funzione liturgiche. La fortezza e la cappella sono collegati. Anche se quest’ultima ha un’entrata indipendente, c’è un ingresso che si affaccia nel cortile interno al maniero. Inoltre, dalla sala da letto dei principi, al primo piano, è presente un “collegamento visivo” con la zona dell’altare. Attraverso una grata, presente in una piccola anticamera attigua alla stanza da letto, i nobili, in momenti di malattia, potevano così assistere alla messa. Gli ambienti sono stati resi accessibili ai diversamente abili, grazie all’ausilio di un ascensore che conduce al primo piano. Al momento, al piano terra ha trovato idonea collocazione l’ufficio informazioni turistiche e centro visite del Parco dei Nebrodi. Per quanto riguarda l’attivazione di altri servizi e destinazione degli spazi – riferisce il sindaco – “il regolamento comunale del castello è già pronto, ma deve passare dal consiglio comunale per l’approvazione”.
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