“La Casa per anziani, situata in contrada Gaglio, dovrebbe diventare una struttura in grado di dare ospitalità ai soggetti meno abbienti e non a beneficio di una elite”. Questa la critica lanciata all’amministrazione comunale da parte dei consiglieri Calogerino Maniaci e Giuseppe Puleo, che hanno inoltrato una lettera al vescovo di Patti, monsignor Ignazio Zambito e all’arciprete Antonino Spiccia, richiamando la loro attenzione sulla questione. Martedì sera, presso la sede del locale circolo del Pd, hanno anche tenuto una conferenza stampa. L’opera, da anni abbandonata, è stata oggetto di un bando di gara per il completamento e la gestione trentennale. “Viene suggerita una retta mensile di mille euro quale somma prevista per una gestione economica della struttura che permetta, nell’arco di trent’anni, la remunerazione del capitale investito da parte del concessionario”, sottolineano Maniaci e Puleo dopo aver letto il piano finanziario allegato al bando di gara. E aggiungono: “Lungi dal voler entrare nel merito delle analisi eseguite da parte della società incaricata. Ma, era compito e responsabilità dell’amministrazione comunale valutare un maggiore impegno finanziario dell’ente in termini di apporto di capitali per ridurre la previsione della retta mensile, a nostro avviso eccessivamente onerosa per una struttura che nasce con la compartecipazione di un ente pubblico”. Propongono un’indagine conoscitiva svolta con l’ausilio delle organizzazioni sindacali e il supporto delle istituzioni religiose, per meglio testimoniare il livello di bisogno e la relativa sostenibilità economica dei soggetti interessati, “visto l’alto numero di anziani titolari di pensioni minime che non potrebbero sopportare il costo di un servizio importante per un territorio dove l’offerta principale è nelle mani dei privati”. La bozza di convenzione contiene la previsione di 3 posti letto, sui 56 complessivi, riservati al Comune per i meno abbienti. “Un numero irrisorio – per Maniaci e Puleo – considerando l’alta percentuale di anziani bisognosi”. Infine, pongono dubbi sulla reale disponibilità, da parte del Comune, di un contributo regionale (ad integrazione del mutuo contratto, per rendere appetibile l’opera ai privati), che a loro avviso non risulterebbe inserito in bilancio. “La Regione avrebbe dovuto elargire la somma a fronte di un cofinanziamento da parte dell’ente”, denunciano i consiglieri. Per quanto riguarda la retta, il sindaco Bruno Mancuso precisa: “non c’è una quota mensile predeterminata. Scaturirà dalle offerte, che verranno valutate dalla Commissione dopo l’apertura delle buste. I meno abbienti o i disagiati saranno aiutati dal Comune ed ospitati, anche con una integrazione contributiva da parte dell’ente”. Sulla disponibilità economica del Comune, invece, spiega: “abbiamo in dotazione 750 mila euro, così suddivisi: circa 216 mila uro di un mutuo in ammortamento, 300 mila euro di un altro mutuo attivato in precedenza e 250 mila euro di un finanziamento degli Enti Locali, che c’è ancora. Nel bilancio 2008, avevamo previsto ulteriori 300 mila euro, perché pensavamo di gestire l’opera autonomamente, contando su un altro eventuale finanziamento da parte degli Enti Locali. Quando c’è stata una manifestazione di interesse da parte dei privati, con dotazione di 750 mila, abbiamo preferito stornare i 300 mila euro a favore della viabilità”.
Cinzia Scaglione
Nella foto : da sinistra, i consiglieri Giuseppe Puleo e Calogerino Maniaci.
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