01 settembre, 2012

Sant'Agata di Militello. Ferro Hotel: Davanti e di dietro. Diventerà il nuovo Palazzo dei servizi Comunali?

Il Ferro Hotel. Nelle foto il "davanti" e il "di dietro". Diventerà il nuovo Palazzo dei servizi Comunali?
 "Sorge spontanea una domanda", direbbe Lubrano, il conduttore televisivo che in un programma di RAI 3 si occupava di diritti dei cittadini, di inchieste e altro. A me, e penso a molti cittadini santagatesi "pensanti", invece sorgono, sempre spontanee, più di una domanda. Domande che dovrebbero porsi i consiglieri di maggioranza e minoranza che ci rappresentano, lo stesso primo cittadino e chi dalla stanza dei bottoni (pardon, dalla tastiera dei computer, e quindi dalla stanza in cui si opera sui bilanci amministrativi-contabili del Comune).
 Gradirei fossero date risposte plausibili e veritiere, non a me, ma a tutti i consiglieri, a tutti i cittadini.

 Avete idea di quanto costi un semplice trasloco, per una normale famiglia (3-4 persone) in affitto, da un appartamento ad un altro? Se poi questa famiglia è composta da un centinaio di persone (impiegati comunali) con relativi attrezzi, mobili, carte e cartacce, il calcolo si complica. Che dire poi se i nuovi locali, che questa "grande famiglia" deve andare ad occupare non sono adeguati, non sono a norma per essere utilizzati quali uffici e si devono abbattere tramezzi e pareti per ingrandire gli ambienti, eliminare servizi igienici individuali e farli diventare collettivi, installare, forse, nuovi impianti di condizionamento dell'aria? Trasferire i contratti di fornitura elettrica e telefono. Tutto questo quanto costerà? Il gioco vale la candela visto che i locali nei quali si intendono trasferire gli uffici non sono di proprietà comunale ma in affitto? Leggo dai giornali quotidiani di oggi (nelle pagine dedicate della Gazzetta del Sud e del Giornale di Sicilia) che si risparmierà sull'affitto e leggo anche altre "amenità". Non sarebbe più logico "soprassedere" in attesa di dare a questi uffici, tutti in locazione da privati, una destinazione più consona, in locali di proprietà comunale che, una volta riadattati resteranno per sempre in dotazione? Qualche comune vicino non ha proprio insegnato niente anche in questo campo? E il disagio che si verrà a creare ai diretti fruitori dei servizi che sono i cittadini e che dovranno spostarsi dal centro fino alla Stazione Feroviaria, dove lo mettiamo?
 Ma lasciamo perdere queste domande che resteranno senza risposte. Ne faccio solo una, facile, facile, al primo cittadino che dovrebbe rispondere con la coscienza che dovrebbe distinguere il buon padre di famiglia-amministratore. Se dovesse tirar fuori di tasca propria quanto occorre per questo "trasferimento" provvisorio o quasi provvisorio, ripeto, in locali non di proprietà, per una sua ipotetica famiglia "allargata", composta da un centinaio di persone, lo farebbe ugualmente? E in questo periodo di crisi economica-finanziaria ed ora che i trasferimenti Stato-Regione-Provincia-Comuni non sarà più possibili ottenerli con "magnanimità", dove prenderà la cifra necessaria? Aumentando le tasse ai cittadini sotto forma di IMU, addizionali IRPEF e varie? Ci pensi bene, Sindaco Bruno Mancuso, prima di fare il grande passo. Soprassieda, lasci la "patata bollente" alla prossima amministrazione, al prossimo Sindaco. Oppure i suoi successori dovranno "svendere" i locali, testè in fase di adattamento e ristrutturazione che, rendendosi liberi per l'abolizione della Sezione Staccata del Tribunale potranno così, solo con questa vendita-svendita, pagare una decina di anni di affitto all'Ente proprietario del Palazzo delle Ferrovie? Ho sforato nel numero di righe e quindi rimando tutto il resto ad un prossimo post che non scriverò se, anche questa volta, come è consuetudine e ormai normalizzato, si farà "marcia indietro" e si passerà ad un ripensamento quanto mai opportuno. Auspicabili ulteriori interventi di carattere istituzionale (leggi consiglieri comunali e altri organi più quotati, dotati e informati).

3 commenti:

  1. tanto pagano sempre i poveri cittadini, con sempre meno servizi reali, ospedali, giustizia, sicurezza, scuole.
    w l'italia

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  2. E POI DICONO DI NON AVERE I SOLDI PER COMPRARE UN CLIMATIZZATORE PER L'ASILO NIDO CANNAMELATA, CHE SI TROVA OSPITE DELLA SCUOLA MATERNA TELEGRAFO, PERCHE' I LAVORI ALL'ASILO NIDO CANNAMELATA DOPO PIU' DI UN ANNO NON SONO STATI ANCORA CONSEGNATI.FANNO MORIRE DI CALDO E TRA QUALCHE SETTIMANA DI FREDDO BIMBI ED INSEGNANTI...! UNA MAMMA LAVORATRICE DISPERATA

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  3. E il palazzo che c'è in via Catania ove vi sono gli uffici del distretto Sanitario e degli ambulatori ( alcuni sono già nei nuovi locali dell'edificio di fronte all'Ospedale) che fine farà? Resterà chiuso o faranno qualcos'altro? Mi sà tanto che finirà come il Ferro Hotel!
    Un amico a favore dell'ospedale.

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