Per il Salone dei Principi, la tariffa prevista è di 200 euro a giornata, per il cortile 300 euro, per una sala espositiva (al primo o al secondo piano) 100 euro a giornata e 500 euro per sette giorni continuativi, per il terrazzo 100 euro e per la celebrazione di matrimoni 100 euro. Per giornata si intende un periodo di 16 ore, dalle 8 alle 24. Le tariffe vengono ridotte del 50 per cento se l’utilizzo degli spazi è di 8 ore. Per quanto riguarda le visite, gli utenti dai 18 anni in su pagheranno 2 euro, quelli tra gli 11 e i 17 anni un euro. Ingresso gratuito, invece, per i visitatori di età inferiore a 11 anni e superiore a 67 anni. Ticket complessivo, considerando una quota ogni 10 studenti e tenendo conto della fascia di età, per i gruppi scolastici. All’interno del castello, vi è un patio centrale all’aperto dal quale è possibile accedere a diverse sale. Il piano terra ospita l’ufficio accoglienza-bookshop, che conduce anche alle prigioni sotterranee, il salone delle giare, le scuderie e le sale espositive polivalenti in parte destinate al museo etno-antropologico comunale. Al primo piano, si trovano la biblioteca comunale e sale multimediali, una sala congressi denominata “Salone dei principi”, sale polivalenti in parte adibite a pinacoteca comunale permanente e alla ricostruzione dell’appartamento dei principi. Dalle sale al primo piano si accede, infine, al torrione di guardia e al “terrazzo sul tirreno”.
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IL SINDACO. "Si tratta di una gestione onerosa".
La delibera del consiglio comunale, con la quale sono state varate le tariffe per l’utilizzo dei locali del castello, ha suscitato lamentele da parte di qualche utente che non ritiene giusto che si debba pagare per visitare la fortezza. Ma, il sindaco Bruno Mancuso dichiara: “sono d’accordo con la proposta e la decisione del consiglio comunale affinché per la visita del castello ci sia un minimo di contribuzione, così come accade in tanti altri posti, perché la gestione è particolarmente onerosa. Si tratta di un piccolo contributo da parte dei visitatori. Tra l’altro, l’importo è minimo e ci sono delle agevolazioni per i minori e gli anziani. Una quota minima per la gestione e la pulizia di un bene prezioso. Naturalmente, l’ingresso nella biblioteca è gratuito. Si paga solo per accedere alle parti che hanno interesse monumentale. Inoltre, sono previste tariffe differenziate in base al tipo di sala che si richiede. Ad esempio, c’è chi vuole fare il cocktail sul terrazzo del castello ed è un importo e chi vuole fare il matrimonio nella sala di rappresentanza ed è un altro importo”.
Cinzia Scaglione
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