Disagi per i residenti di contrada Muti, ieri mattina, a causa della fuoriuscita di liquami fognari dai tombini. Da diversi anni, gli abitanti convivono con questo fenomeno in occasione di violenti acquazzoni. Ogni volta che piove a dirotto, si crea una forte pressione all’interno delle condutture, tale da far saltare le protezioni dei pozzetti. Di conseguenza, l’acqua lurida si riversa per strada, andando a lambire le abitazioni. E scattano le segnalazioni al Comune.
(continua a leggere cliccando su "Ulteriori informazioni..."
“Saltano i coperchi di ben cinque tombini – sottolineano Salvatore e Rosina Carcione - in uno, gli addetti del Comune avevano sostituito la copertura con il catrame. Ma, appena ha piovuto a dirotto, è saltato tutto. Io sono costretta continuamente a fare scorrere l’acqua, cercando di allontanarla dal portone di casa mia, aiutandomi con una scopa e facendola scorrere verso la strada. Ma, inspiegabilmente torna indietro. Finora, dal Comune hanno mandato l’auto-espurgo, che risolve il problema momentaneamente. Credo, comunque, che all’ente così costi di più. Sarebbe meglio eseguire dei lavori definitivi”. In occasione della fuoriuscita dei liquami, naturalmente, si determina un tanfo nauseabondo che si propaga per tutto il quartiere. “Non si riesce a respirare – aggiunge la signora Rosina - è disgustoso persino uscire fuori dall’abitazione e camminare sul marciapiede”.
Quante famiglie abitano in questo quartiere? “Credo una ventina”. Sull’argomento abbiamo interpellato il geometra Luigi Rundo (dell’ufficio tecnico comunale): “Purtroppo il sistema è misto, ovvero nelle condutture scorrono le acque nere della fognatura e l’acqua piovana. Quindi, ogni volta che piove si crea pressione e saltano le protezioni dei tombini. Siamo intervenuti più volte con l’auto-espurgo, perché anche molto materiale di carpenteria, che a suo tempo non è stato dimesso ed è rimasto all’interno dei pozzetti, con la pressione va ad ostruire le tubature”. Avete programmato degli interventi risolutivi? “Nell’immediato no, tamponiamo la situazione con l’auto-espurgo. Vorremmo, però, sensibilizzare i cittadini a fare attenzione quando effettuano lavori di costruzione a non intasare le condutture fognarie, che essendo miste non sono in grado di supportare tale portata. Inoltre, c’è il problema della confluenza di due collettori fognari, uno proviene dalla zona Muti e l’altro dalla strada provinciale per Scafone Cipollazzi. L’innesto probabilmente a suo tempo non fu fatto a regola d’arte. Bisognerebbe scavare e rivederlo dal punto di vista tecnico. Questo comporta una spesa. Poi, si trova nei pressi della rotonda della circonvallazione e bisognerebbe capire anche come disciplinare il traffico. E ci sono molti cavi elettrici e telefonici, quindi bisognerebbe allertare Telecom ed Enel e organizzare una situazione di cantiere che preveda anche la presenza dei rispettivi tecnici di riferimento. Non è semplice”. Cinzia Scaglione
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.
Nessun commento:
Posta un commento
Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.