Sant'Agata Militello. La discarica in contrada Carbone. Una raccolta firme per dire no.

E’ partita la macchina organizzativa della raccolta di firme contro la realizzazione di una discarica in contrada Carbone, ad opera di privati (la Regione ha concesso alla ditta l’autorizzazione integrata ambientale). Lo scorso fine settimana, è stata allestita una postazione presso il centro commerciale Agorà. Tra i cittadini promotori anche il professore Rino Bertoloni (che quattro anni fa era stato presidente del comitato di protesta contro la realizzazione della discarica di contrada Oliva).
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“In poche ore abbiamo raccolto oltre 150 firme - sottolinea - proseguiremo con la petizione e poi faremo altre iniziative cercando di coinvolgere le scuole e i comuni di Acquedolci (contrario alla discarica) e San Fratello. Per noi è veramente assurdo che si possa pensare di fare una discarica sulla sponda del torrente Inganno e per un bacino d’utenza di circa 260 mila abitanti. Utilizzeremo tutti gli strumenti pacifici necessari per opporci. Questa volta la questione è ancora più delicata. Ho fatto un sopralluogo. L’area è proprio sul torrente. Inoltre, la discarica di Oliva doveva essere al servizio di 33 comuni, questa invece è per un bacino di 260 mila abitanti, significa tutta la provincia tranne Messina. Mi chiedo come mai la Regione abbia dato queste autorizzazioni. Porteremo le firme in sede locale e regionale. Siamo costretti a tutelare la nostra salute e il territorio”. E tiene a precisare che “non esiste alcun comitato e che le iniziative di protesta vengono portate avanti da liberi cittadini che si sono aggregati spontaneamente, senza colore politico, con il supporto offerto da tanti giovani”. Tra questi, abbiamo intervistato Giorgio Alfonso, 27 anni, laureato in Scienze giuridiche, che dichiara: “molti giovani sono contrari alla realizzazione di questa discarica, un’opera che potrebbe deturpare il territorio e creare difficoltà soprattutto a chi in futuro dovrà vivere qui. E’ chiaro che la qualità della vita verrà compromessa. Anche l’economia locale sarà probabilmente oggetto di una trasformazione radicale. Noi giovani in questo momento siamo disorientati, lamentiamo l’assenza di dialogo e di qualsiasi forma di delucidazione. Nessuno si è impegnato a chiederci cosa ne pensiamo. Siamo stati anche presenti in consiglio comunale e abbiamo notato con enorme dispiacere l’assenza di riflessione riguardo la necessità che questo argomento sia valutato sul piano dell’opportunità politica. Noi riteniamo che anche solo simbolicamente, se giuridicamente come qualcuno ritiene non ci siano i presupposti, è giusto che il consiglio comunale assuma una posizione chiara, che sia nominativamente impegnativa per i singoli consiglieri, dichiarandosi contrario ad un’opera che rischia di rovinare il futuro di noi giovani”. E aggiunge: “poi il Comune dovrebbe dare mandato ad un legale per valutare se il procedimento amministrativo regionale sia corretto o eventualmente viziato e stabilire qualche altra iniziativa da intraprendere contro la realizzazione della discarica”. Conclude evidenziando che “per l’individuazione di un sito più idoneo bisognerebbe ragionare secondo una logica comprensoriale. Un contributo fattivo potrebbe essere dato, ad esempio, dal Parco dei Nebrodi e dall’Unione dei Comuni”. Cinzia Scaglione

Fonte Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata
Nella foto: la raccolta firme presso il centro commerciale Agorà.