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12 maggio, 2016
Sant'Agata Militello. PRG (Piano Regolatore Generale)- Problemi, preoccupazioni, disastri ambientali e non. Discutiamone, risolviamoli
Sant'Agata Militello. PRG (Piano Regolatore Generale)- Problemi, preoccupazioni, disastri ambientali e non.
Discutiamone, risolviamoli.
Ma la nostra politica (santagatese) sa solo criticare l'avversario e non vuole risolverli (i problemi), grandi o piccoli che siano.
Ed ecco che il Commissario Montalbano che si occupa solo di delitti umani e non ambientali, qui nel nostro comune, avrebbe esclamato: "Mi sono rotto i cabbasisi!".
Il Blogger, titolare di questa testata (non giornalistica), invece, ha una pazienza infinita ed ogni tanto, servendosi del suo Blog che è "L'Altra Informazione" fa un piccolo "rewind" e rilegge qualcosa di quanto ha scritto o hanno scritto alcune testate giornalistiche cartacee e sul WEB.
E così proprio ieri 11 maggio 2016 leggo sul WEB che i consiglieri (di opposizione e di maggioranza) Achille Befumo, Andrea Barone, Salvatore Sanna e Domenico Barbuzza, sono i firmatari di una interrogazione nella quale chiedono:
"Che fine ha fatto il PIANO REGOLATORE GENERALE?" e scrivono: “L’approvazione del nuovo PRG è stato il punto saliente del programma elettorale del Sindaco Sottile , Dopo tre anni di mandato è opportuno conoscere e valutare le azioni intraprese dall’amministrazione sul punto, quali provvedimenti e iniziative sono stati adottati dall’Amministrazione in materia di PRG e quali provvedimenti intende adottare nel futuro , o quali azioni intende intraprendere, per consentire l’approvazione dello schema di massima”.
Oggi, me "tapino" (Misero, infelice, tribolato) ma sono in buona compagnia di politici, amministratori e tecnici, mi sono documentato e riletto qualcosa della "copiosa letteratura o cronaca" in materia. Se lo avessero fatto anche tutti loro, compreso il sindaco, forse non sarebbe partita l'interrogazione e la stessa o le stesse domande l'avrebbero dovuto rivolgere a chi, meglio di Sottile, avrebbe saputo e potuto rispondere, meglio e chiarendo alcune situazioni, avvenimenti e provvedimenti che, a mio avviso, molto chiari non sono. E non lo sono se consideriamo che la Regione e forse anche qualche Istituzione ha chiesto o è intervenuta per segnalare, diffidare, ecc. (continua a leggere cliccando su "Leggi tutto"
28 agosto, 2013
Sant'Agata di Militello. A cosa serve il P.I.P ( (PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO)?
Il P.I.P. (Piano Insediamento Produttivo) serve a razionalizzare l' uso del territorio relativamente agli insediamenti produttivi. Sono piani di iniziativa pubblica attuativi del Piano Regolatore Generale. Possono essere progettati per accogliere o solo attività monotematiche (artigianali, industriali, commerciali e turistiche), oppure un insieme di attività tra quelle sopra elencate. Sono strumenti che possono essere realizzati soltanto su aree individuate, ai sensi dalla normativa urbanistica, come "aree industriali".
Le aree su cui sorgeranno i fabbricati sono espropriate dal Comune e sono successivamente ricedute agli operatori o in diritto di proprietà, oppure in diritto di superficie.
Qualunque intervento edilizio in dette aree è regolato da un atto notarile (convenzione) con cui sono disciplinati i rapporti e gli obblighi dei singoli operatori nei confronti del Comune.
I compiti assegnati al Comune, oltre a quelli strettamente tecnici, riguardano:
-verifica che i futuri operatori possiedano i requisiti soggettivi previsti dalle vigenti disposizioni legislative in materia e dalle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico, per poter essere assegnatari di un lotto;
-esercizio del diritto di prelazione sulla cessione dei fabbricati;
-formazione ed aggiornamento annuale di una graduatoria di soggetti a cui assegnare gli eventuali lotti liberi.
*** Orbene, pare che il P.I.P. potrebbe essere considerato, se visto con la competenza e la mentalità di alcuni tecnici e politici, l'acronimo di Prenderla Inquel Posto.
Le aree su cui sorgeranno i fabbricati sono espropriate dal Comune e sono successivamente ricedute agli operatori o in diritto di proprietà, oppure in diritto di superficie.
Qualunque intervento edilizio in dette aree è regolato da un atto notarile (convenzione) con cui sono disciplinati i rapporti e gli obblighi dei singoli operatori nei confronti del Comune.
I compiti assegnati al Comune, oltre a quelli strettamente tecnici, riguardano:
-verifica che i futuri operatori possiedano i requisiti soggettivi previsti dalle vigenti disposizioni legislative in materia e dalle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico, per poter essere assegnatari di un lotto;
-esercizio del diritto di prelazione sulla cessione dei fabbricati;
-formazione ed aggiornamento annuale di una graduatoria di soggetti a cui assegnare gli eventuali lotti liberi.
*** Orbene, pare che il P.I.P. potrebbe essere considerato, se visto con la competenza e la mentalità di alcuni tecnici e politici, l'acronimo di Prenderla Inquel Posto.
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