L’obiettivo è quello di fare chiarezza sulle reali intenzioni del governo regionale. Nel decreto si legge: “presso lo stabilimento di Sant’Agata Militello saranno attivati processi di rifunzionalizzazione, avuto riguardo ai dati epidemiologici ed alle esigenze sanitarie del territorio, perseguendo l’integrazione con la medicina ambulatoriale e territoriale”. “Metteremo in campo compattezza politica e sociale – dichiara il sindaco Mancuso - chi organizza la sanità in Sicilia deve mettersi in testa che non ci sono cittadini di serie A e di serie B e che i cittadini dei Nebrodi non possono continuare ad essere discriminati nel loro diritto alla salute. Molte volte, a Palermo, abbiamo avuto rassicurazioni da vari politici. Poi, però, nessun riscontro concreto. Adesso, è il momento di riequilibrare la ridistribuzione dei servizi sanitari in provincia. Faremo anche le barricate, se necessario. Ci sono paesi dell’hinterland, anche molto popolosi, che hanno la necessità di raggiungere l’ospedale di Sant’Agata e trovare tutti i servizi utili per salvare la vita”. Duro l’intervento dell’assessore Filippo Travaglia: “c’è una parte politica del governo regionale che vuole depauperare Sant’Agata a favore di Patti. Faccio appello ai deputati presenti affinché si faccia una denuncia politica forte”. “Depotenziare l’ospedale di Sant’Agata è antieconomico per la stessa Asl 5 Me – afferma il consigliere provinciale e medico dell’ospedale Giuseppe Miano - perché la nostra utenza non andrà a Patti, ma si sposterà verso Cefalù. Abbiamo le professionalità. E appare chiaro, vista la centralità di Sant’Agata, quale dovrebbe essere l’ospedale di riferimento”. “Sarà un traguardo l’attivazione dell’Utic-Unità terapia intensiva coronarica, nell’ambito della rivisitazione della rete regionale – afferma invece, fiducioso, il promotore del Comitato pro ospedale e cardiologo, Salvatore Oriti - perché ci darà poi la possibilità, di far crescere parallelamente anche le altre realtà oggi definite hub, quali Medicina e Ortopedia”. Vista la scarsa presenza di sindaci, Mancuso convocherà un’altra conferenza, per formulare una proposta che scaturisca dal territorio dei Nebrodi, prima dell’adozione di provvedimenti definitivi.
Cinzia Scaglione
Nella foto: da sinistra, gli onorevoli Laccoto e Buzzanca, il sindaco Mancuso e gli onorevoli Ardizzone, Rinaldi e Latteri.
Buongiorno e scusate il disturbo…..Vi scrivo solo per complimentarmi con Lei e con il suo staff per la perseveranza e la competenza con la quale aggiornate il Vostro blog.
RispondiEliminaPer i santagatesi che non vivono più a Sant’Agata è una delle pochissime possibilità per tener vivo l’indistruttibile legame con il nostro Paese di origine.
Mi riprometto di “studiare” qualcosa in modo da contribuire in modo ugualmente competente (se ci riuscirò) ai Vostri forum.
Grazie ancora per quello che mi offrite
Sebi Parisi