Il Presidente Crocetta si è auto-definito anticasta. In poco più di qualche mese dal suo insediamento lo si comincia a capire. Sedutosi nelle stanze dei bottoni si è certamente ritrovato davanti a situazioni cristallizzate. Funzionari intoccabili e radicati nelle loro aree da decenni, conoscitori della macchina burocratica regionale e perciò indispensabili. Crocetta ha una logica che sbaraglia, destabilizza, sorprende, rivoluziona. Ha iniziato con il settore della formazione, ha messo in rotazione i dirigenti che lo gestivano. Ha sollevato polemiche a non finire per questa sua decisione. Si pensava fosse un settore-simbolo che vuole rendere più trasparente, perchè collettore di tanti soldi, perchè utilizzato per ottenere consenso. Poi ha cominciato a guardare anche l’assessorato alla sanità, alla cui guida ha nominato Lucia Borsellino.
Senza tregua l'assessore alla cultura Franco Battiato scoperchia la situazione del suo settore di competenza. Non solo non ci sono più soldi, dice, ma ci sono impegni spesa senza copertura finanziaria. Infine arriva al settore turismo. Non sorprende più nessuno la dichiarazione del Presidente :
“La rotazione dei dipendenti regionali riguardera’ tutti i Dipartimenti della Regione, non ci sarà un solo Dipartimento che non sara’ interessato. Quella di oggi, con la rotazione dei dirigenti e dei funzionari dell’assessorato al Turismo, e’ soltanto un ulteriore tassello. Poi passeremo alle periferie. Complessivamente la rotazione toccherà non meno di mille persone”.
Crocetta non ha peli sulla lingua: "Spesso si verificava che gli impegni assunti erano superiori ai fondi previsti dal budget, una cosa totalmente vietata. Non e’ una illegittimita’ ma una illegalita”.
E se dopo le rotazioni arrivassero le responsabilità personali?
Domenica pomeriggio, a Sant'agata di Militello, cosa potrà e saprà dirci di altro per sorprenderci ulteriormente?
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