Caro Cirosca
Quasi tre anni fa, scrissi un commento che Lei pubblicò sul blog.
In quel commento (che ho ritrovato in rete: http://cirosca.blogspot.it/ 2010/05/i-santagatesi-si- meritano-questo-e-di.html), ed in quello successivo pubblicato sulla stessa pagina, mi permettevo di osservare cose perfino ovvie ma che ogni tanto vengono come dimenticate.
Per esempio che Sant’Agata ha di fatto “espulso” i suoi figli migliori.
Che lo faceva (e lo fa) da anni o forse da decenni. Che lo stesso Enzo Consolo (oggi purtroppo scomparso), veniva relegato ai margini della vita "sociale" e "culturale" cittadina perché certi suoi suggerimenti, certe sue osservazioni e perfino certe sue “benedizioni”, potevano nuocere ad un certo “andazzo”.
Che i 50enni ed i 60enni gestivano un potere fine a se stesso, privo di prospettiva e di progettualità…ai danni delle generazioni successive. (continuate a leggere cliccando su "Leggi tutto")
Che sarebbe stato il caso di uscire definitivamente dal gioco al massacro della contrapposizione, perché i problemi di Sant’Agata erano (e sono) problemi della comunità e quindi di tutti. E che pertanto tutti eravamo “chiamati” a risolverli.
Che non aveva davvero senso (tre anni fa, figuriamoci oggi!) stare ancora a parlare di maggioranza e di opposizione.
E che la prova di ciò era nella storia di questo paese degli ultimi vent’anni, caratterizzato da continui cambi di schieramento, di idee e appartenenze politiche etc., determinate da ragioni certamente tutte legittime ma rimaste per lo più sconosciute all’elettorato.
Ma soprattutto mi chiedevo, che senso potesse avere inserire certi dibattiti nell’ambito di una contrapposizione così sterile, così mutevole, così insignificante…e che il problema non era (e non è) l’attuale maggioranza o quella di ieri...
Ma era invece quale progetto i santagatesi volessero darsi per il loro futuro...e se si trattasse di un progetto di pochi e per pochi o se al contrario si poteva immaginare per il futuro un progetto più ampio e libero, più aperto alla città ed ai suoi figli, alle nuove generazioni; un progetto che in termini di “valore” fosse vicino a quei gesti di grande generosità che avevano consentito e comunque favorito lo sviluppo economico e sociale della città (citai allora, fra i tanti, le donazioni della famiglia Zito).
E che – lo dicevo tre anni fa – bisognava dare forma e sostanza al dissenso; perché non si poteva soltanto criticare quel genere di rappresentanza e di governo senza costruire una reale alternativa a quella maggioranza e a quella opposizione, per poi continuare a votare "tappandosi il naso"…
Ed ancora mi chiedevo da quale consigliere comunale allora (ed oggi) i santagatesi si sentissero realmente rappresentati.
O quale candidato a Sindaco avrebbero votato in alternativa a Mancuso, Fresina, Lo Re, Fabio, Vicari ecc.
Se qualcuno si fosse già posto il problema o se la lotta (interna) era già ristretta a Scurria e Barone…(ai quali oggi potremmo aggiungere Pedalà e Caiola)
Dopo quasi tre anni cos’è cambiato?
Che si scelga una donna o un uomo a mio giudizio poco importa.
Dovremmo piuttosto chiederci “quale donna” o “quale uomo”…
Non crede ?
E allora metta via la prudenza e chieda ai suoi lettori chi oggi, meglio di altri, li può guidare in questo momento così delicato e difficile.
Di chi si fidano.In chi vedono e riconoscono quegli ideali di onestà, capacità e sacrificio che oggi più che mai sono indispensabili per rappresentare degnamente i santagatesi e contribuire a determinare condizioni di vita sociali e individuali migliori…o quantomeno per contribuire ad arginare un disagio sempre più grave e generalizzato.
PS Per trattare adeguatamente la storia delle donazioni della famiglia Zito ci vorrebbero settimane. Chi è santagatese, figlio o nipote di santagatesi intende bene a cosa mi riferisco. Ossia al fatto che quel gesto di generosità ha di fatto consentito la formazione di un vero tessuto sociale prima probabilmente inesistente. Ma il resto di questa storia sarei ben lieto che fosse Lei, Cirosca, a ricordarla. Farebbe bene a tutti, mi creda.
'U zzu Caloriu, 'a signura Rusalia, l'anziano, il pensionato, il giovane inesperto e credulone (anche se ha studiato o sta studiando) forse non leggono il Blog e saranno, purtroppo, determinanti alle prossime elezioni. Lo sono stati in quest'ultime elezioni nazionali ed in parte con il loro voto da creduloni hanno contribuito a fare eleggere deputati e senatori che oggi, protestando, ledono la credibilità, l'onorabilità di una delle istituzioni che rappresenta lo Stato, la legge e la democrazia. Io mi rifiuto e mi rifiuterò con grande onestà, e non solo intellettuale, di accettare queste situazioni e queste prese di posizioni. (Per motivi di impaginazione continuerò queste mie personali considerazioni, forse errate, nel prossimo post).
* La foto in alto (tratta da Wikipedia) ritrae una scultura in terracotta di San Bartolomeo seduto con le gambe accavallate, avvolto da un voluminoso mantello all'antica. In mano regge un libro e un bastone. (N.d.B.: Ogni riferimento o collegamento è puramente casuale. Mi perdoni quindi il lettore che si è voluto attribuire questo Nickname)
Bartolomeo dLC scrive .......:
RispondiEliminaCaro Cirosca
Quasi tre anni fa, scrissi un commento che Lei pubblicò sul blog......., mi permettevo di osservare cose perfino ovvie ma che ogni tanto vengono come dimenticate.[.....] (n.d.B.: leggi tutto sul post)
Quale persona (uomo o donna)? E' la domanda a cui tutti dovremmo rispondere quando si vota, in particolare per le amministrative in cui si può effettivamente scegliere direttamente il candidato. Le evidenze però suggeriscono che pochi si fanno la domanda o che molti si danno la risposta sbagliata...
RispondiEliminaUna sola battuta: l'espulsione dei figli migliori potrebbe non essere così dannosa per i figli, anzi forse proprio l'espulsioni da famiglie non degne è il punto di svolta per i figli meritevoli .