Nel post precedente ho scritto:
“Si dovrebbe far capire a chi vuole mettere in "cattiva luce" l'Amministrazione Sottile che non è in condizioni di poter operare con serenità e competenza perché non adeguatamente "supportata" da uno staff-tecnico e amministrativo che, per i "noti motivi", non è attualmente in condizione di produrre alcunché. In poche parole: "I cittadini con le loro tasse stanno stipendiando una "caterva" di personale demotivato e con una "spada di Damocle" che pende sulla loro testa."
Mi riferivo all'Operazione Camelot autorizzata dalla Procura del Tribunale di Patti diretta dalla D.ssa Raffa, coadiuvata dalla D.ssa Casabona. Le indagini e le intercettazioni telefoniche e ambientali sono state condotte dalla Questura di Messina - Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata - (Vice Questore Aggiunto Dott. Giuseppe Anzalone).
Nella "Comunicazione di notizia di reato", trasmessa alla Procura di Patti in data 26/11/2012 sono state indicate, perchè " ritenute responsabili di vari reati", ben 47 persone e tra queste l'ex sindaco di Sant'Agata Militello, l'ing. Contiguglia e molti dipendenti del comune, liberi professionisti e dipendenti regionali.
Per una corretta informazione, ritenendo sempre e comunque valida la "presunzione d'innocenza" per alcuni di loro, trascrivo quanto ricavato dall'Informativa della S.C.O. della Questura di Messina.
"Informativa. Osservazioni preliminari."
"Le lunghe, complesse ed articolate indagini hanno consentito di accertare l'esistenza e l'operatività di un'organizzazione criminale, dotata di qualificate competenze, collocata ai vertici dell'ente comunale di Sant'Agata Militello, che sebbene chiamata a svolgere funzioni politiche ed amministrative, ha in realtà piegato e deviato gli scopi della propria azione al conseguimento di meri interessi personali sia di carattere economico che politico-elettorale.
Tale gruppo, come vedremo, esercita in forma associata un'attività criminosa volta alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, quali abuso d'ufficio, falso, turbata libertà degli incanti e ogni altro reato che codesta A.G. ravviserà.
E', così, possibile affermare l'esistenza di un sistema politico-affaristico fondato su illecite condotte, di varia natura, che agisce e si cela tra le pieghe di organi politici e uffici pubblici, costituito da pubblici amministratori, in grado di indirizzare l'azione ammnistrativa, con metodi illeciti, ciascuno con propri specifici ruoli, determinati dalla natura delle funzioni ad essi spettanti, al conseguimento di scopi diversi da quelli pubblici, violando tutti i principi fondamentali che assolvono al buon andamento ed d'imparzialità della pubblica amministrazione.
Questo apparato criminoso di cui il Sindaco Bruno MANCUSO appare, promotore, collaborato anche in alcune circostanze delittuose, dalla quasi totalità della Giunta Comunale si articola, in particolare, attraverso l'Ufficio Tecnico del Comune di Sant'Agata di Militello, guidato dall'lng. Giuseppe CONTIGUGLIA, operando come un vero e proprio microsistema economico che, sfruttando gli stretti legami o intrecci istituzionali e temtoriali, esercita la sua influenza su tre piani fondamentali, quello politico, quello amministrativo e quello professionale -imprenditoriale.
Questo gruppo di potere, così agendo, è in grado di condizionare, in modo pressocchè monopolistico, la capacità di sviluppo economico ordinato e distribuito di questo importante centro urbano.
L'attività illecita è condotta per svariati fini, tra i quali, non ultimo, il controllo di uffici tecnico-amministrativi comunali, tramite i quali formare ed accrescere consenso politico-elettorale.
Attraverso le odierne indagini è stato possibile delineare il quadro dei rapporti intercorrenti tra i soggetti indagati, accertando le fattispecie delittuose realizzate in numerose attività amministrative, ed individuare il programma criminoso dell'associazione.
E' emerso, con straordinaria evidenza, che questa peculiare
organizzazione criminale, si pone come obiettivo principale del proprio disegno criminoso, l'ottenimento di ingenti vantaggi economici e politici, mediante la
gestione degli uffici di direzione lavori e di R.U.P e degli incarichi professionali, affidato a tecnici esterni, nell'ambito degli appalti pubblici.
Ed e proprio per il conferimento di incarichi professionali, per un importo inferiore a 100.000 euro, che l'ing. Giuseppe CONTIGUGLIA, nella qualità di responsabile dell'Ufficio Intersettore, ha opportunamente predisposto, con estrema perizia tecnica, un "metodo di selezione", espresso nel bando prima e realizzato, successivamente, dallo stesso nelle fasi di gara, con lo specifico fine di affidare l'incarico di progettazione ed affini, al professionista precedentemente prescelto.
L'ingegnere Giuseppe CONTIGUGLIA, predispone questa attività delittuosa prima della gara, con la collaborazione di funzionari comunali, suoi diretti dipendenti, "ingegnere Calogero SILLA, architetto Antonino NASO, architetto Carmelo GAMBADAURO e l'impiegata comunale Maria Grazia MELI BERTOLONE", come dallo stesso, varie volte, spiegato durante le intercettazioni ambientali, al professionista di turno a cui doveva affidare l'incarico professionale (rit 60, progr.1686):
CONTIGUGLIA: "ci dobbiamo preparare...individuiamo il soggetto esterno che aiuta l'ufficio che si occuperà in parte della progettazione e della direzione lavori per la...in maniera tale che restiamo sotto soglia e così una volta che tu sei ...che il soggetto esterno è individuato ma sa perfettamente che è stato individuato non è incaricato perché non può essere incaricato se no ci...se non ci sono i soldi...".
Infatti, l'ingegnere CONTIGUGLIA, dopo aver individuato il professionista esterno, al fine di portare a termine il suo "collaudato criterio di selezione", nella qualità di dirigente dell'ufficio intersettore, predispone il bando di gara con lo scopo esclusivo di poter esercitare, tramite la commissione giudicatrice, un maggiore potere discrezionale sulla valutazione dei canditati. Questa valutazione discrezionale" viene esercitata, soprattutto sull'offerta tecnica che comprende la cosiddetta "Relazione Metologica", per la quale lo stesso CONTIGUGLIA fornisce preordinatamente le indicazioni per la sua redazione, alla quale in modo arbitrario, e per scopi illeciti, nell'applicazione del metodo di valutazione, inserita artatamente nel bando, della cosiddetta "somma pesata" (che dovrebbe consentire di ottenere la giusta proporzione fra qualità e prezzo, nell'ambito del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa), ha preventivamente attribuito un punteggio massimo "difforme"da quello previsto dalla normativa vigente (rit.60 prog.5861): CONTIGUGLIA: tu, devi avere già tutte cose... deve essere una bomba quando tu presenti la relazione metologica, soltanto le schede qua abbiamo detto che vi diamo ...incomp... la relazione metodologica su quelle cose li che vogliamo noi troppo dispersive che... tu cominciati a prendere questo materiale... i progetti tu ce li hai?... ". I professionisti esterni già designati per l'affidamento dell'incarico professionale, forti dell'esistenza del preventivo accordo, presentano un'offerta economica, sistematicamente, con il minimo ribasso consentito sull'importo a base d'asta. Come vedremo, ciascuno dei componenti della struttura associativa svolge uno specifico ruolo, apportando un contributo determinante in relazione al proprio compito.
Nel corso delle indagini, altresì, è stato possibile verificare che i tecnici comunali che collaborano CONTIGUGLIA, nella "illecita" attività, a vario titolo, nelle commissioni di verifica delle gare di affidamento, a turno sottoscrivono dei progetti (da altri realizzati), ricevendone l'indebito vantaggio economico del compenso, consistente nella prevista indennità di progettazione per il personale dell'U.T.C., che dividono in eguali percentuali. Le controversie e le varie richieste di chiarimenti e giustificazioni relative d'irregolare "modus operandf' utilizzato nella gestione dell'iter amministrativo degli incarichi scaturite, di volta in volta, con l'ente erogatore (Regione) al fine di ottenere il finanziamento pubblico, avanzate dagli organi di controllo regionali, sono metodicamente "celate e dissimulate" grazie all'intervento conciliatore del Sindaco Bruno MANCUSO,che mantiene con l'ing. Giuseppe CONTIGUGLIA, da oltre 8 anni, rapporti di collaborazione politica, amministrativa e professionale. Bruno MANCUSO è stato eletto primo cittadino del comune di Sant'Agata di Militello, per ben due mandati consecutivi, la prima volta in data 12.06.2004 e successivamente in data 07.06.2009. Giova evidenziare che il comune di Sant'Agata di Militello, agli inizi del 2005, ha avviato, nell'ambito delle opere pubbliche, un Piano Strategico, elaborato dall'ing. Giuseppe CONTIGUGLIA il quale, oltre a dirigere l'U.T.C., rivestiva anche la carica di direttore del P.I.S. -Piano Strategico "Polo Turistico Tirreno Centrale". Il 21 giugno del 2006, è stato sottoscritto il primo protocollo d'intesa fra Bruno MANCUSO nella qualità sindaco di Sant'Agata, il direttore, nonché RUP, del "PIS" CONTIGUGLIA e l'ente Parco dei Nebrodi, nella persona del direttore, ingegnere Massimo GERACI. All'evento, all'epoca erano presenti fra gli altri, anche il project manager del Pit 21, dottor Carlo GIUFFRÈ, il professore Giuseppe TROMBINO, rappresentante del Dipartimento "Progetto e Costruzione Edilizia" dell'Università degli Studi di Palermo, futuri "coadiutori" dell' amministrazione comunale. Il P.I.S. nacque dalla collaborazione tra l' U.T.C. di Sant'Agata Militello, il PIT 21 e l'Università di Palermo. Grazie all'avvio di tale rapporto, il Comune aveva già ottenuto in quell' anno (2006) un primo finanziamento, per l'importo complessivo di 400 mila euro, di cui 280 mila euro già finanziati dalla Regione (Dipartimento della Programmazione) e 120 mila euro a carico del soggetto cofinanziatore, "per un intervento di progettazione di sviluppo territoriale per la promozione di proposte di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita nei comuni interessati. Dopo questo accordo i comuni facenti parte l'area territoriale d'intervento del Piano Strategico si sono ampliati, passando da dieci (PIT 21) a una quarantina, con la fusione tra i due PIT (21 e 33) di cui Sant'Agata è diventata, in seguito, capofila. L'ufficio del P.I.S., sempre diretto da Giuseppe CONTIGUGLIA, con la sottoscrizione deI predetto accordo, ebbe il compito di studiare quali infrastrutture erano necessarie per il territorio, al fine di far fronte a richieste sui nuovi fondi PO.FESR 2007/2013, in quanto tutte le opere che dovevano Il PIT, acronimo di Progetti Integrato Territoriale, è una rete di azioni strettamente coerenti e connesse tra di loro, che hanno come finalità l'obiettivo di sviluppo del territorio e come metodologia interna un approccio attuativo unitario. Utilizza Fondi strutturali, e si inserisce coerentemente all'interno della strategia regionale esplicitata nel Programma Operativo.
Nel corso delle indagini, altresì, è stato possibile verificare che i tecnici comunali che collaborano CONTIGUGLIA, nella "illecita" attività, a vario titolo, nelle commissioni di verifica delle gare di affidamento, a turno sottoscrivono dei progetti (da altri realizzati), ricevendone l'indebito vantaggio economico del compenso, consistente nella prevista indennità di progettazione per il personale dell'U.T.C., che dividono in eguali percentuali. Le controversie e le varie richieste di chiarimenti e giustificazioni relative d'irregolare "modus operandf' utilizzato nella gestione dell'iter amministrativo degli incarichi scaturite, di volta in volta, con l'ente erogatore (Regione) al fine di ottenere il finanziamento pubblico, avanzate dagli organi di controllo regionali, sono metodicamente "celate e dissimulate" grazie all'intervento conciliatore del Sindaco Bruno MANCUSO,che mantiene con l'ing. Giuseppe CONTIGUGLIA, da oltre 8 anni, rapporti di collaborazione politica, amministrativa e professionale. Bruno MANCUSO è stato eletto primo cittadino del comune di Sant'Agata di Militello, per ben due mandati consecutivi, la prima volta in data 12.06.2004 e successivamente in data 07.06.2009. Giova evidenziare che il comune di Sant'Agata di Militello, agli inizi del 2005, ha avviato, nell'ambito delle opere pubbliche, un Piano Strategico, elaborato dall'ing. Giuseppe CONTIGUGLIA il quale, oltre a dirigere l'U.T.C., rivestiva anche la carica di direttore del P.I.S. -Piano Strategico "Polo Turistico Tirreno Centrale". Il 21 giugno del 2006, è stato sottoscritto il primo protocollo d'intesa fra Bruno MANCUSO nella qualità sindaco di Sant'Agata, il direttore, nonché RUP, del "PIS" CONTIGUGLIA e l'ente Parco dei Nebrodi, nella persona del direttore, ingegnere Massimo GERACI. All'evento, all'epoca erano presenti fra gli altri, anche il project manager del Pit 21, dottor Carlo GIUFFRÈ, il professore Giuseppe TROMBINO, rappresentante del Dipartimento "Progetto e Costruzione Edilizia" dell'Università degli Studi di Palermo, futuri "coadiutori" dell' amministrazione comunale. Il P.I.S. nacque dalla collaborazione tra l' U.T.C. di Sant'Agata Militello, il PIT 21 e l'Università di Palermo. Grazie all'avvio di tale rapporto, il Comune aveva già ottenuto in quell' anno (2006) un primo finanziamento, per l'importo complessivo di 400 mila euro, di cui 280 mila euro già finanziati dalla Regione (Dipartimento della Programmazione) e 120 mila euro a carico del soggetto cofinanziatore, "per un intervento di progettazione di sviluppo territoriale per la promozione di proposte di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita nei comuni interessati. Dopo questo accordo i comuni facenti parte l'area territoriale d'intervento del Piano Strategico si sono ampliati, passando da dieci (PIT 21) a una quarantina, con la fusione tra i due PIT (21 e 33) di cui Sant'Agata è diventata, in seguito, capofila. L'ufficio del P.I.S., sempre diretto da Giuseppe CONTIGUGLIA, con la sottoscrizione deI predetto accordo, ebbe il compito di studiare quali infrastrutture erano necessarie per il territorio, al fine di far fronte a richieste sui nuovi fondi PO.FESR 2007/2013, in quanto tutte le opere che dovevano Il PIT, acronimo di Progetti Integrato Territoriale, è una rete di azioni strettamente coerenti e connesse tra di loro, che hanno come finalità l'obiettivo di sviluppo del territorio e come metodologia interna un approccio attuativo unitario. Utilizza Fondi strutturali, e si inserisce coerentemente all'interno della strategia regionale esplicitata nel Programma Operativo.
Il Progetto Integrato Territoriale non si traduce in un'articolazione che si affianca ad Assi e Misure,
bensi in una modalità operativa di attuazione che si sceglie di adottare perché una serie di azioni -che fanno capo ad Assi e Misure diverse siano esplicitamente collegate tra loro e finalizzate ad un obiettivo comune, fare parte del PIS, dovevano essere in connessione con lo "sviluppo sostanziale
del territorio". A questo proposito, l'amministrazione regionale, infatti ha attivato, agli inizi dell'anno 2007, sulla base delle "Linee guida per l'attuazione territoriale del POR FESR 2007-2013 con riferimento all'Asse VI "sviluppo urbano sostenibile", un percorso negoziale teso a promuovere la formazione di Piani Integrati di Sviluppo Territoriale (PIST). La sottoscrizione del predetto protocollo d'intesa, ha costituito il presupposto essenziale, oltre alla validazione della coalizione dei comuni facenti parte del Piano Strategico, per l'individuazione esatta dei beneficiari che potevano avere "accesso" ai fondi regionali. Questo Piano strategico, nel 2010, in rafforzamento del patto di unione siglato precedentemente, è stato denominato "Nebrodi Città Aperta". L'attività del PIS, sotto la guida dell''ingegnere CONTIGUGLIA, si è conclusa con la costituzione della "GOVERNANCE", con il Consiglio Territoriale e l'Ufficio di Presidenza, e l'elezione del Sindaco di Sant'Agata di
Miiitello a Presidente e Coordinatore del Piano Strategico. Giuseppe CONTIGUGLIA, in rappresentanza del comune capofila e quindi espressione politica ed operativa del sindaco Bruno MANCUSO, è stato eletto direttore dell'Ufficio Piano, ovvero della struttura (denominata anche
Rete) di coordinamento, monitoraggio e di valutazione dei risultati di ciascun progetto, con competenze di tipo manageriale e tecnico-scientifico di elevato profilo. Grazie d'attività del PIS, quindi, la coalizione "Nebrodi Città Aperta" è stata inserita nella programmazione regionale con un P.I.S.T., "relativamente al programma di Sviluppo Urbano Asse V, che ha prodotto la presentazione di settantasette progetti, sugli ottantadue presentati e dichiarati (marzo 2011) ammissibili a finanziamento e molti dei quali, attualmente, già finanziati, per un importo totale pari a 97.657.108,00 euro. Come sarà meglio evidenziato nel corpo della presente informativa, per i diversi conferimenti di incarico progettuale, relativi ai piani di lavoro inseriti nel programma progettuale del PIST, sono stati utilizzati i finanziamenti previsti nel decreto della Regione Sicilia relativi alla cosiddetta "premialità" (all. l) regionale, assegnati, per un importo di € 471.129,20, d'ufficio unico
del PIT 33, di cui è capo fila l'ente "Parco dei Nebrodi". L'utilizzazione delle risorse di che trattasi è finalizzata esclusivamente all'anticipazione delle spese necessarie per far giungere i vari progetti almeno allo stadio della definitività, nell'ottica del rispetto del requisito di ammissibilità stabilito dall'Asse VI "Sviluppo urbano sostenibile" del P0 FESR 2007/2013 che prevede il finanziamento di interventi inseriti nell'ambito di piani integrati. Le somme assegnate agli Enti locali dovevano essere impiegate entro dodici mesi dalla data di trasferimento delle risorse, ovvero entro il 31.08.2011. Nel corso delle indagini, si è rilevato che al fine di utilizzare questi fondi, CONTIGUGLIA con il
consenso del Sindaco Bruno MANCUSO e degli altri componenti la "GOVERNANCE" hanno, in sostanza, "riesumato" dei progetti, difficilmente realizzabili dal punto di vista esecutivo, per i quali hanno suddiviso a "priori"(relativamente al professionista esterno, preventivamente designato a
cui affidare l'incarico di progettazione) le somme per finanziare i progetti di livello definitivo.
Dalla documentazione acquisita si è potuto, altresì, rilevare che in questi anni di attività di "governo" del sindaco BRUNO MANCUSO, il comune di Sant'Agata di Militello, con una densità di popolazione inferiore a 15.000 abitanti, ha avuto un'attività particolarmente intensa nel settore dei lavori pubblici, con finanziamenti regionali, che hanno superato, abbondantemente, l'importo di 100.000.000,00 di euro. Molte delle opere pubbliche sono state progettate ed ammesse a finanziamento già nel primo mandato del Sindaco. Di queste, però, nonostante sia stato già affidato il predetto "incarico professionale esterno", per lavori professionali in genere, alcune non state ancora completate ed altre risultano, tuttora, nelle prima fase di realizzazione, così come è possibile
rilevare attraverso l'allegata tabella riepilogativa delle opere pubbliche finanziate nel comune di Sant'Agata di Militello dal 2007 in poi (41.2). Diverse gare di appalto, finanziate con fondi PON FESR 2007/2013, inserite fra quelle elencate nel predetto allegato, costituiscono specifico oggetto
delle presenti indagini, il cui espletamento è caratterizzato dalla commissione di innumerevoli reati fine ad opera degli odierni indagati. In ultimo, si evidenzia che la spesa complessiva prevista, per la
realizzazione dell'intero programma triennale 2012/2014 delle opere pubbliche nel comune di Sant'Agata di Militello è di 350.438.000 euro. La spesa complessiva, programmata, per gli interventi da realizzare nel primo anno, nelle opere pubbliche (anno 2012), è di euro 53.585.000 (all.3)."
*** Questi i "presunti reati" contestati all'ex Sindaco Bruno Mancuso, all'Ing. Giuseppe Contiguglia ed altri.
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