"Si vuole addebitare in maniera maldestra all'attuale esecutivo la revoca del finanziamento" - scrive il Sindaco Sottile in un comunicato stampa ed aggiunge - La revoca è stata determinata dalla mancata presentazione da parte del comune del progetto definitivo, così come richiesto dalla Regione che, con note del 13/12/2011, del 27/2/2012 ed ultima del Febbraio di quest’anno aveva sollecitato l’invio degli incartamenti".
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"Si deduce che siamo dinanzi ad un progetto del Chianu di Rizzu, (N.d.R.: presentato per il finanziamento dalla precedente amministrazione) mal concepito e mal riuscito e le cui conseguenze si vogliono addebitare in maniera maldestra all’attuale esecutivo soprattutto alla luce del fatto che la stessa si è attivata per ricondurre l’iniziativa alle richieste dell’assessorato tanto da presentare un emendamento al programma triennale che purtroppo il Consiglio Comunale non è riuscito ad approvare in tempo."
Per cui l’opposizione - conclude il sindaco Sottile - anziché continuare con critiche ingiuste e strumentali potrebbe provare a trovare soluzioni condivise da proporre all’Assessorato Regionale per un riesame in autotutela della revoca del finanziamento".
"L’amministrazione comunale - scrive ancora il primo cittadino - ha addotto con due successive note le proprie motivazioni per le quali non era stata possibile la redazione del progetto definitivo tra cui anche quella relativa all’operazione giudiziaria Camelot di febbraio ed ha ottenuto a settembre da parte degli uffici del settimo servizio, politiche urbane ed abitative un ulteriore periodo di 60 giorni per la definizione della pratica".
Questi ulteriori giorni, evidenzia il sindaco: "non sono stati sufficienti per redigere e presentare un progetto definitivo conforme a legge e determinato anche dal mancato inserimento sin dal momento del concepimento nel piano delle opere triennali dell’intera progettazione relativa al Chianu Rizzu, della mancata previsione dei fondi di compartecipazione di 180.000 euro nel bilancio comunale e soprattutto a superare gli ostacoli relativi alla concessione negli ultimi tempi di finanziamenti ottenuti per la riqualificazione della scuola Capuana."
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*** Nell'ultima affermazione (che riporto in neretto), Sottile sindaco, si spoglia delle vesti di amministratore per indossare quelli del "politico-mediatore" intenzionato a trovare accordi e collaborazioni con una opposizione (che è anche maggioranza in consiglio) intenzionata a non "sotterrare l'ascia di guerra" e cercare di apparire conciliante e propositiva. E' fin troppo evidente che i consiglieri d'opposizione, cercano in tutti i modi di "denigrare" l'operato dell'attuale amministrazione che, purtroppo si è trovata a dover gestire una situazione nuova, non prevista e con l'impossibilità di poter utilizzare mezzi (economici), strumenti e personale non adeguato, in taluni casi, ed in altri coinvolto in situazioni "attenzionate" ma non ancora completamente concluse da alcuni organi inquirenti e giudicanti.
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Lettera del 4/3/2014 indirizzata all'Impresa
Bruno Teodoro. (Cliccare per ingrandire) |
Questa situazione è ulteriormente aggravata anche da "probabile incompetenza gestionale e di comando", da "lotte intestine interne alla minoranza di governo", da idee poco chiare o confuse, da mancanza di "progettazione" a breve e lungo termine. Non c'è, a mio avviso, allo stato attuale, via d'uscita. Solo un intervento energico, celere, immediato e risolutivo potrebbe venire dal "Palazzo di Patti" per mettere, provvisoriamente, a tacere alcune "frange" che con coraggio (e ce ne vuole coraggio!) e determinazione, "fottendosene" dell'interesse della città e dei cittadini. continua con tutti i mezzi, compreso la stampa e la televisione, ad ostacolare la normale e difficile gestione amministrativa, economica, sociale e di progresso nella legalità e per la legalità nella nostra città. Intanto ogni volta che esco di casa sono costretto a "schivare" 'u zzu Caloriu e Pippinu 'u bumbularu. Non so più rispondere in maniera chiara e comprensibile alle loro domande, non riesco a trovare giustificazioni a favore dell'una o dell'altra parte politica. Pippino, l'altro ieri, uscendo da una traversa della via Campidoglio, mi ha salutato e poi chiesto:
"Non po ..... po...... po.... pozzu, pa..... pa...... pa..... (partiri, suggeriso, preso dall'angoscia, e poi continua) pa.... paiari a bu...... bu....... (buttana, suggerisco, sapendolo non coniugato), nnou, 'a bbul...letta..... da..... da... spaz-za-tura, chi... chi... faz-zu?"
Ho risposto: "Non fari 'nenti se no t'arrestano".
Se ne è andato imprecando. Chissà perchè coloro che tartagliano quando cantano o si arrabbiano non tartagliano!
Le sue imprecazioni, anche a distanza, sono state tutte comprensibili a me. Non saranno comprensibili e comprese da chi ci amministra e da chi potrebbe dare dei "segnali" e non li da. Ecco perchè non le riferisco e scrivo.
(cirosca)
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