Ho videoregistrato le parti "salienti" dell'incontro ma ho indirizzato con più attenzione la videocamera quando al microfono sono intervenuti il Presidente Giuseppe Antoci e il vice-Questore Daniele Manganaro. Conoscevo in parte il contenuto dei loro interventi, che vi ripropongo, anche se l'audio per un'amplificazione non molto adeguata, ha lasciato a desiderare e ve ne chiedo scusa.
Ho riproposto il servizio trasformando la "e" congiunzione in "è" voce del verbo essere e così nessuno si sarà accorto che volevo significare che "Informazione e libertà" non è la stessa cosa di dire (traducendo la frase in dialetto siciliano) "Informazioni "eni" libirtà". Molti o pochi avranno capito che solo attraverso una corretta informazione (corretta non grammaticalmente) ma coscienziosa vuol dire "formare". E a formare le "nuove generazioni", soprattutto quelle che vivono in zone e situazioni di disagio o disagiate, dovrebbe farlo la scuola e lo Stato con la "S" maiuscola. (Clicca su "Leggi tutto" per continuare e visionare il video)
Lo Stato che, non con provvedimenti tipo "La buona scuola", avrebbe dovuto o dovrebbe riformare i programmi di studio, fare ritornare in auge "discipline" o "materie" che prima venivano chiamate "Educazione, morale, civile ed economia domestica". Una non corretta formazione (scuola) e una non corretta informazione danno come risultato finale quello che leggiamo poi sulla cronaca nera e giudiziaria.
I provvedimenti presi anche da chi ha responsabilità di governo e gestione delle "cosa" o delle "cose" pubbliche (quindi di tutti) non sono scevri da pericoli, col paradosso che a perdere la vita, sono sempre le persone più oneste, intelligenti e preparate, cioè coloro che hanno alto senso di responsabilità e alta dirittura morale. E il Presidente Antoci ha rischiato di perderla la vita se la "trappola" predisposta da gente senza scrupoli avesse funzionato a dovere. Ma il proprio dovere lo hanno fatto gli agenti di scorta e il Dr. Manganaro che, come "l'angelo custode" di religiosa memoria, ha seguito e continua a seguire in ogni passo e in ogni occasione di probabile e possibile pericolo, il "nostro" Presidente del Parco. La tragedia è stata scongiurata e auguriamoci che al di la di qualsivoglia manifestazione, di manifestazioni di affetto, vicinanza, gratitudine, la "società civile" e i politici sappiano e vogliano denunciare sempre e in qualsiasi occasione "il malaffare", "gli imbrogli", "gli intrallazzi" che vanno a beneficio personale e di pochi. Concludo informando i lettori di questo "inutile" e "multi-querelato" Blog che:
"Sabato 21 maggio alle ore 10 con partenza dalla sede del Parco dei Nebrodi (Piazza Duomo) si snoderà un corteo che si concluderà in Piazza Castello. Interverranno probabilmente molti politici e alcuni rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali".
Cirosca ci sarà e mi auguro ci siano tutti i cittadini onesti e desiderosi di maggior legalità e giustizia.
Nel suo intervento pubblico al Castello, il Dr. Antoci dice, tra l'altro:
".....ho detto ai ragazzi, dietro di me, voi siete la migliore scorta che io possa avere e che possono avere tutti coloro che si impegnano per una causa giusta".
Non senza prima aver ringraziato coloro (n.d.r.: addetti alla sua scorta) che giornalmente rischiano la vita per proteggerlo. Cercate di cogliere e interpretare con attenzione ogni parola del suo discorso che vi ripropongo.
Pubblicato il 18 mag 2016
Reazioni e attestati di solidarietà da più fronti nei confronti di Antoci. Quello subito dal Presidente del Parco dei Nebrodi è il primo attentato ma le minacce da parte della mafia sono iniziate nel 2013. Scopriamo allora l'azione e l'opera di legalità che Antoci sta portando avanti da tempo su tutto il territorio. Servizio di Leonardo Possati
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