Oggi ricorre il quarto anniversario della morte di Vincenzo Consolo. Anche quest'anno vogliamo ricordarlo così e cioè riportando quanto ha scritto l'attrice e giornalista Cinzia Scaglione sul "Giornale di Sicilia" lo scorso anno e che riporto integralmente insieme ad una sintesi del video realizzato in occasione di alcuni avvenimenti culturali nei quali l'attrice ha recitato brani tratti dai alcune opere dell'illustre nostro concittadino.
"Noi siamo i primi nove anni della nostra vita e i miei primi segni sono santagatesi”. Il compianto scrittore santagatese amava ripetere una frase di Pirandello, evidenziando, di seguito, il suo legame con la città natìa. Eppure per colui che è stato considerato uno tra i maggiori narratori italiani contemporanei, scrittore, saggista, giornalista impegnato sul fronte civile della legalità, vale quanto mai il detto “Nemo Propheta in Patria”. E' stato l'unico italiano vivente al quale la Sorbona nel 2002 abbia mai dedicato un convegno, Ed è a Sant'Agata di Militello che ha fatto il suo ultimo ritorno il 21 gennaio 2012. Il maestro Consolo ha espresso il desiderio, racchiuso nel testamento, che il vasto patrimonio letterario, conservato nella biblioteca di famiglia a Milano e qui, nella casa dove abitano i fratelli, venisse messo a disposizione dei giovani santagatesi. (Continua a leggere cliccando su "Leggi tutto")
Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
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21 gennaio, 2016
22 gennaio, 2015
Sant'Agata di Militello. La città e i giovani saranno grati e riconoscenti a Vincenzo Consolo per il "grande dono" che ci ha voluto fare? Il commento di un lettore.
Anniversario del Gennaio 2013 |
Oltretutto la Città dovrebbe essere, in teoria, interessata e soprattutto grata alla famiglia dello scrittore, ed in particolare alla moglie Caterina, che ancora intende coltivare il desiderio di donare ai giovani un patrimonio di così inestimabile valore. Sono proprio questi gesti di generosità vera e assolutamente incondizionata che consentono la crescita delle comunità. Esattamente come la generosità delle sorelle Zito, circa un secolo fa, poneva le basi della storia moderna di Sant'Agata di Militello, contribuendo a formare attraverso l'opera dell'Istituto Zito , intere generazioni sotto ogni aspetto e segnando in modo incancellabile quella che è l'identità di una intera comunità. (N.d.Blogger: "e dell'Istituto dei Salesiani che abbiamo fatto andar via - Sindaco Alfredo Vicari, Radio Centrale e Radio Stereo imperanti - continuate a leggere, cliccando su "Leggi tutto")
05 gennaio, 2015
Sant'Agata di Militello. Omaggio a Giuseppe Fava nel trentunesimo anniversario della sua morte.
Trentuno anni fa veniva ucciso dalla mafia il giornalista Giuseppe Fava, chiamato dagli amici "Pippo".
Pippo Fava aveva del giornalismo un "concetto etico" in cui credere.
"Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo." (Pippo Fava 11 ottobre 1981)
"Non è un lavoro semplice, talvolta è anche rischioso". Quirico scriveva: "ci sono dei rischi, sì, ma la loro assunzione è indispensabile per la professione stessa del giornalista. Altrimenti si sceglie un’altra professione, ugualmente dignitosa, ma che non è quella di fare informazione" .
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda".
Per ricordare, oggi, Giuseppe Fava, mi servo del "contributo" che l'attrice e giornalista Cinzia Scaglione ha voluto "rappresentare" a Sant'Agata di Militello, lo scorso anno.
Pippo Fava aveva del giornalismo un "concetto etico" in cui credere.
"Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo." (Pippo Fava 11 ottobre 1981)
"Non è un lavoro semplice, talvolta è anche rischioso". Quirico scriveva: "ci sono dei rischi, sì, ma la loro assunzione è indispensabile per la professione stessa del giornalista. Altrimenti si sceglie un’altra professione, ugualmente dignitosa, ma che non è quella di fare informazione" .
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda".
Per ricordare, oggi, Giuseppe Fava, mi servo del "contributo" che l'attrice e giornalista Cinzia Scaglione ha voluto "rappresentare" a Sant'Agata di Militello, lo scorso anno.
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