05 agosto, 2014

Sant'Agata Militello. Stazione Ferroviaria. Pulizia e manutenzione del verde. Oggi come allora. La storia si ripete.

Potevo restare "insensibile" al "grido di dolore" lanciato dal mio buon e bravo amico, Domenico Barbuzza che su Facebook ha condiviso questo articolo? Per chi non lo sapesse e per i compaesani di "rientro", Domenico è stato un consigliere comunale nelle due precedenti gestioni amministrative (Mancuso sindaco) e oggi è sempre "in auge" con le sue "interrogazioni" e "mozioni" atte a "spronare" l'attuale amministrazioni Sottile che ha tanti "peccati" ma tutti di natura "veniale" (ancora per poco!).
 Il mio buon amico Domenico, oggi più che mai, vuole, fortissimamente vuole il benessere della nostra cittadina. Anche in questo periodo "ferragostano" si dedica a "facezie" e "repetitio" o a "colpe" e "omissioni" delle quali l'amministrazione, oggi in carica, è "colpevole" (secondo lui e i consiglieri di maggioranza-opposizione). Quest'ultimi, stanno "sperimentando" tutto pur di fare dimettere il sindaco, la giunta e consiglieri di minoranza.

Ma torniamo al "conquibus". Si tratta della scarsa manutenzione del verde e della pulizia del piazzale di sosta della Stazione Ferroviaria. E' un vero peccato che il quotidiano d'informazione sul web  tratti una notizia che, in passato, molte volte avevo segnalato sul mio sito web che non è un "Quotidiano d'informazione" ma è "L'Altra Informazione". Per avere le idee più chiare e poter giudicare meglio, anche se col senno di poi, occorre avere più informazioni e provenienti da fonti diverse, altrimenti si viene "fuorviati" e si finisce col "premiare" coloro che hanno mal gestito alcune situazioni che, nel corso di quest'ultimo decennio o quindicennio o ventennio (non fascista ma sfascista), hanno creato un "divario", ormai incolmabile, fra il nostro comune e quelli viciniori.
Al mio "buon amico Domenico" e al redattore della notizia, vorrei ricordare che questa segnalazione, come quella precedente sul "Baglio Saraceno", l'avevo esposta (meglio non parlare di esposti), meglio scrivere "trattata" in data

23 agosto, 2009

Sant'Agata di Militello. Degrado e incuria anche in piazza Stazione Ferroviaria.  (cliccare sulla parte sottolineata per andare a leggere il post)
Storia di ordinarie disfunzioni, anzi di ordinaria dis-amministrazione.
Nel post citato avevo inserito queste foto:

 Tooh! Sembrano uguali a quelli pubblicati oggi! Ma non lo sono anche se immortalano lo stesso ambiente, la stessa scalinata.  E allora che significa?
Per i meno intelligenti specifico che "allora" (amministrazione Mancuso "imperator") come oggi, nulla è cambiato. Scarsa cura ed attenzione per la pulizia e il verde e da sempre. Sarà colpa del Sindaco, degli assessori al "ramo", dei consiglieri comunali di allora, come di oggi oppure di qualche altro fattore (che conosco ma non vi dico. Voglio farvi soffrire!).
 Mio caro e buon amico consigliere Domenico, rinfrescami la memoria, perchè nel non lontano 2009 (sono trascorsi solo 5 anni) non hai detto o segnalato niente ed oggi "tutti i nodi vengono al pettine". Chissà chi avrà, in passato ed oggi, agito per far attorcigliare i capelli e qualche altra cosa! Mi viene in mente ciò che avrò letto da qualche parte, forse nel Vangelo: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Nessuno, a queste parole, ha avuto il coraggio di lanciare la prima pietra. Eppure oggi come allora ci sono le "donnine allegre" che alcuni, purtroppo, continuano a chiamare "buttane" perchè vendono il proprio corpo per denaro.
Oggi non si lanciano pietre ma "polpette avvelenate" sperando che qualche cane da guardia le raccolga e le mangi. Ho cercato di trovare o capire se in questo periodo di "pessima amministrazione" c'è ancora qualche cane da guardia. Non riesco a trovarlo, forse perchè alcuni felini oggi "abbaiano" per mettere in guardia e taluni, forse, anche mordono. Ma chi mordono? Forse non i "potenti" ma i "deboli", "gli incapaci", coloro che non sono in grado di difendersi. In poche parole: "u strazzatu" (il poveraccio). I "potenti", i ricchi, "i rinisciuti" (in dialetto siciliano), nessuno osa toccarli o morderli. Potenza del "Dio Denaro"!



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