06 ottobre, 2017

Sant'Agata Militello e il Porto dei Nebrodi. E' tutto sbagliato, tutto da rifare?

 "E' tutto sbagliato, tutto da rifare". Questo avrebbe detto oggi Gino Bartali, il campione del ciclismo italiano, sull' "affaire" Porto dei Nebrodi.
E' questa una vicenda di carattere politico, sociale, giudiziario con  carattere  di intrigo che suscita e continua a suscitare notevole interesse nell'opinione pubblica e in tutti i cittadini del comprensorio.

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La notizia pubblicata ieri, 5 ottobre 2017, dal Giornale di Sicilia col titolo "Porto di Sant'Agata Militello, nuovo stop ai lavori" e subito dopo ripresa  sul web, su alcuni quotidiani locali in linea e su alcuni "Social" con commenti tutt'altro che positivi, fa riflettere i "ben pensanti" e i "mal pensanti". Un dato è certo. Il quotidiano cartaceo edito a Palermo, così riassume la notizia:
""SANT'AGATA DI MILITELLO. Ancora ostacoli per la costruzione del porto della città, un sogno rimasto irrealizzato da 15 anni. Dopo il recente atto di concessione delle aree del litorale, quando la commissione regionale Infrastrutture si accingeva ad accendere il disco verde all’inizio della costruzione dell’area portuale di contrada “Piana” , ed alla vigilia dell’apertura del cantiere, i lavori di completamento del porto di Sant’Agata Militello non partiranno.
Il motivo? La sentenza pubblicata martedì dal tribunale di Palermo ha ritenuto illegittima la cessione del ramo d’azienda tra l’impresa aggiudicataria dell’appalto, Sigenco di Catania e la Gogip Tremestieri Etneo che avrebbe dovuto costruire la grande opera marittima".


La tabella del precedente appalto recita: "Investiamo nel vostro futuro"
Si voleva investire nel e per il nostro futuro ma ........
Ho cercato di ricostruire le varie "tappe" di questa annosa vicenda attraverso i "post" e le notizie pubblicate sul mio Blog che, con "grande lungimiranza", avevo chiamato "L'Altra Informazione" e vi confesso che, rileggendo alcuni avvenimenti e la cronaca dell'epoca, mi viene da fare solo una considerazione:
 "Abbiamo o hanno buttato a mare 15 (dico quindici) anni della nostra vita (anche della mia), della vita economica e sociale di tutto il comprensorio, dei commercianti e degli imprenditori, di tutti i cittadini e ciò per delle "sviste" (voglio chiamarle così per non incorrere in "fastidi" e per non essere frainteso). Sviste che potevano essere evitate seguendo "altre rotte" considerato che si tratta di mare, di lavori per il porto e per non fare venire il dubbio che "semu a 'mmari". Se "Errare humanum est", perseverare nell'errore è "non grave" ma "gravissimo".
Intanto oltre al tempo perso e "buttato a mare", forse, e speriamo di no, corriamo il rischio di perdere il finanziamento e non solo ma definitivamente "la spiaggia" che verrà risucchiata. Perderemo anche il nostro "invidiatissimo" lungomare.
 "Malocchiu fù?"
Per il "popolo" dei "Social" che non hanno seguito o seguivano il mio Blog di Informazione, cercherò di "rinvangare" tutto o quasi tutto nei post che seguiranno. (cirosca)

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