"Montalbano sono!" — con Francesco Bruni, Carlo Degli Esposti, Il Commissario Montalbano Rai, Rai1 eGiornale di Sicilia
La Sicilia culla di grandi e ricche
civiltà : quella occidentale e cristiana della moderna Europa,
quella musulmana e quella ebraica. La Sicilia con l'accattivante
sonorità del suo dialetto. La Sicilia con la sua storia, il suo
mare, i suoi colori. La Sicilia con le straordinarie eccellenze
culinarie. Poi, mettetevi al centro la “lingua” di Andrea
Camilleri e la grandezza dello scrittore siciliano-patrimonio
dell'umanità nel raccontare in modo unico la sicilianità, dando
spessore e sfumature ai personaggi. E ancora, il valore aggiunto
della regia di Alberto Sironi, che unitamente al reparto scenografia,
ha contribuito a veicolare nel mondo l'immagine di una spettacolare
Sicilia barocca. Aggiungete la sensibilità dell'adattamento dei
romanzi a cura di Francesco Bruni, nonché la bravura di Luca
Zingaretti che ha fatto di Salvo Montalbano un'icona di simpatia e
sex appeal e il supporto di un cast artistico e tecnico consolidato
negli anni. Infine, amalgamate con il “bene di vivere all'italiana”
e la sapiente tessitura dell'appassionante genere “giallo”.
Ecco,
in toto, spiegato il successo mondiale de Il commissario Montalbano.
Vent'anni e non sentirli. L'immaginaria cittadina di Vigata, dove
tutti vorrebbero andare, su google, ad oggi, è stata “cliccata”
ben trecentomila volte. Nome associato dallo stesso Camilleri a Porto
Empedocle, ma in realtà, nella trasposizione televisiva del romanzo,
c'è un pezzo di Vigata in varie bellissime città della Sicilia
orientale, soprattutto nel ragusano. “Montalbano ha dato grande
illuminazione ad una delle regioni più belle d'Italia, facendo
conoscere al grande pubblico attori siciliani bravi”, sottolinea il
produttore Carlo Degli Esposti (Palomar). Ieri mattina, nella sede
Rai di via Mazzini, è stata presentata la prima delle due nuove
puntate: “L'altro capo del filo” (che andrà in onda l'11
febbrario). Nel cast di questo episodio, oltre ai protagonisti, anche
i siciliani Carlo Calderone, David Cannavò, Davide Lo Verde, Aglaia
Mora, Giovanni Guardiano, Aldo Messineo, Raniela Ragonese, Rosario
Spata, Luigi Caruso, Bartolomeo Mariotta, Alessandra Fazzino,
Riccardo Maria Tarci, Salvatore Ragusa, Marco Feo, Elvio La Pira. Si
parla di migranti e violenza sulle donne, di “pietas” e del senso
di giustizia. Nel secondo episodio, Un diario del '43 (in onda il 18
febbraio), verrà “celebrata” la scomparsa dello storico dottor
Pasquano, ovvero Marcello Perracchio, che ha lasciato un vuoto nella
storia e nel “senso di famiglia della serie”. “Stare per
vent'anni sullo stesso tipo di racconto non è semplice - spiega
Sironi - ma Camilleri ci ha portato sempre cose nuove da raccontare”. (Cinzia Scaglione)
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