COMUNICATO STAMPA
I tre gruppi consiliari
Udc, Pd e “Riscattiamo Sant’Agata”, per voce dei
rispettivi capigruppo Calogero Maniaci, Giuseppe Puleo e Calogero
Carrabotta, che rappresentano l’opposizione consiliare al
Sindaco Mancuso nel comune di Sant’Agata Militello, a seguito
del procedimento aperto dal Nucleo Polizia Tributaria delle Fiamme
Gialle di Messina che ha concluso una serie di controlli sull’ATO
Me 1, in cui è stata contestata una evasione fiscale, per
oltre 9 milioni di euro e che secondo notizie di stampa potrebbe
essere solo la punta dell’iceberg.
Dichiarano che seguono con
preoccupazione ed inquietudine l’evolversi della situazione e
che a tale risultato potrebbe avere contribuito un dettagliato
esposto inoltrato alla Procura di Patti, dai gruppi consiliari di
opposizione, sulla gestione poco chiara dell’ATO Me 1 e
sull’attività dell’impresa incaricata di gestire
il servizio e continueranno a stare a fianco dei cittadini affinchè
possano essere affermati i loro diritti ad avere un servizio migliore
e bollette eque.
Il sospetto di una
gestione finanziaria irregolare, antieconomica ed inefficiente è
stata alla base della nostra richiesta, più volte reiterata,
di costituzione di una Commissione Speciale d’Indagine che
l’Amministrazione non ha voluto condividere, riconoscendo al
contrario oltre tre milioni di euro di debiti nei confronti dell’ATO
per la gestione del servizio oggi contestato dalle Fiamme Gialle
anche per la presenza di fatturazioni per operazioni inesistenti che
abbiamo motivo di ritenere siano state computate nelle fatture
inviate ai cittadini.
In questo inquietante
scenario l’ATO Me 1, nonostante in regime di liquidazione, ha
continuato ad operare con affidamenti, incarichi e pagamenti di lauti
compensi agli amministratori, addirittura, in ultimo, affidando
all’esterno con procedure poco chiare la consegna delle fatture
agli utenti.
Il Sindaco di Sant’Agata
quale sindaco del Comune Capofila ha a nostro avviso enormi
responsabilità per il cattivo funzionamento del sistema ATO,
il cui il servizio è peggiorato ed i cui costi sono
triplicati, in quanto ha omesso di attivare il suo potere-dovere di
controllo e di intervenire in tempo debito pretendendo l’introduzione
dei necessari correttivi per migliorare il livello di economicità
ed efficienza e per chiedere la risoluzione in danno con il gestore,
oggi al centro di questo scandaloso caso di maxi-evasione fiscale.
La responsabilità
politica di questa Amministrazione di aver allestito e di essersi
goduta in prima fila lo spettacolo di questa scellerata gestione
dell’ATO, voluta con forza dal Sindaco Mancuso, sarà un
tema da approfondire per il diritto dei cittadini di conoscere la
realtà dei fatti e chi li ha determinati.
Calogero Maniaci, Giuseppe Puleo, Calogero
Carrabotta
ho aspettato deliberatamente per commentare, ma che vuole, da capra, come sono, volevo vedere se almeno qualche altro caprone come me si era fatto i conti in tasca, ma nulla, nel paese delle tre scimmiette hanno paura pure di esporre il proprio pensiero quando vengono depredati nelle loro tasche, del resto lo dice il nostro premier che non si può parlare di furbetti ma di più spiccioli delinquenti, che nel nostro caso oltre a succhiare il sangue ai cittadini con bollette che non stanno ne in cielo ne in terra hanno avuto la faccia tosta di utilizzare pure fatture fraudolente, (che schifo).
RispondiEliminaora mi chiedo un paio di cosine:
1 visto che si sono fatturati tra di loro artificiosamente, avranno scaricato questi costi sugli utenti? e in che misura?
2 nel qual caso queste bollette non essendo regolari vanno o no pagate?
3 visto che la nostramiglioreamministrazionedegliultimiventanni ha riconosciuto un debito ( che altrimenti era prescritto ) di poco meno di 4 milioncini di euro, vanno pagati?
4 il magnifico dirigente che doveva vigilare prendera ancora il premio di produzione?
interrogativi ai quali chi ci rappresenta ha l'obbligo politico e morale di rispondere per aver in vigilando culpa violato l'ampissimo mandato popolare.
si sa in italia vi è una certa patologica allergia alle dimissioni ma può il massimo esponente di una partecipata comunale al 16.60% restare al proprio posto?
cos'altro deve succedere per certificare la fallimentare opera di questa amministrazione? la sicumera ostentata costituisce uno schiaffo ad ogni cittadino che ha votato questa amministrazione che non ha esitato a tutelare gli interessi dei più forti in barba agli interessi generali della popolazione.
capramacchianera