13 settembre, 2014

Sant'Agata Militello. Il Comune si costituisce parte civile nel processo sugli appalti (Operazione Camelot). Nomina il penalista Fabio Repici a tutela.

Dalla Gazzetta del Sud e dal Giornale di Sicilia, oltre che da vari Blog, da organi di informazione in rete  e da Tv Locali e commerciali, apprendo con grande compiacimento e soddisfazione che il comune di Sant'Agata Militello si è costituito parte civile nel processo sugli appalti, meglio conosciuto come processo Camelot che prende il nome dall'operazione (forse ancora in corso). Chissà perchè gli organi inquirenti l'hanno così "battezzato"?
Spiegare o illustrare ad un mio affezionato lettore ('u zzu Caloriu), che "Camelot" era la "fortezza" del leggendario "Re Artù" non è facile, anche perchè ogni riferimento potrebbe essere del tutto "casuale". Non è "casuale" la nomina dell'avvocato penalista Fabio Repici. Doverosa la costituzione di parte civile  del Comune.

Digitando sul mio pc il nome "Fabio Repici" ottengo tra i tanti risultati anche la foto dal titolo: "Personaggi  e temi correlati".
L'avvocato Repici è uno dei penalisti di spicco del foro di Messina. E' impegnato in giudizi a difesa delle famiglie di Graziella Campagna, di Attilio Manca, di Adolfo Parmaliana e di vittime dell'azione malavitosa e della mafia. Il Professor Parmaliana (nel primo cerchietto) l'ho qualche volta citato anche in post (articoli e commenti) sul mio Blog.
L'avvocato Repici ha avuto un ruolo importante nei processi a carico di molti clan mafiosi. E' stato il legale e difensore del senatore Beppe Lumia, del presidente Rosario Crocetta e di Sonia Alfano, figlia del giornalista e corrispondente del quotidiano "La Sicilia" di Catania. Beppe Alfano fu ucciso a Barcellona P.G. nel '93.
Venti persone e tra questi l'ing. Contiguglia e l'ex sindaco, oggi senatore, Bruno Mancuso, coinvolti nell'operazione Camelot, attendono la fissazione dell'udienza preliminare. Il Senatore e l'Ingegnere non si sono fatti "scrupolo" e "remora" di sporgere querela per diffamazione nei miei confronti.
 Li avrei diffamati pubblicando articoli, notizie e commenti che li riguardavano e riguardavano il "loro operato" che oggi risulta essere, e lo era anche prima, sotto la lente di ingrandimento della "Procura della Repubblica di Patti a seguito di "indagini" e "intercettazioni ambientali e telefoniche" effettuate con la collaborazione della "Questura di Messina - Squadra Mobile - Sezione Criminalità Organizzata -".
 E' tutto? Ma no! C'è stata, da parte dei due principali protagonisti di questa "storia", la costituzione di parte civile (notificatami alcuni giorni fa). Nel mio rinvio a giudizio per "presunta diffamazione" intravedo alcuni "link" (in gergo informatico ed in internet significano "collegamenti"). Sarebbe, forse, necessaria e utile una stretta collaborazione tra i miei legali a difesa e l'avvocato Fabio Repici. Ci penserò e rifletterò prima di pubblicare alcuni "brani" di intercettazioni che mi riguardano e nei quali vengo chiamato in causa da questi "miei amici (sic!)".
Per leggere uno dei miei post sul Prof. Parmaliana e alcuni commenti dei lettori dell'Altra Informazione di cirosca, clicca qui.


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