25 novembre, 2014

Giornata mondiale del 25 novembre. "No alla violenza sulle donne". Il contributo audio-video di Cinzia Scaglione, attrice-testimonial.

La violenza domestica sulle donne è un fatto privato da risolvere dentro le mura domestiche secondo alcuni dati emersi dalla ricerca Rosa Shocking. Violenza, stereotipi... e altre questioni del genere, realizzata da Intervita con il supporto di Ipsos.
Leggendo oltre si scopre che il 79% delle intervistate, donne, ritiene che se un uomo viene tradito è normale che possa diventare violento, il 77%  che se ogni tanto gli uomini diventano violenti è per il troppo amore e il 78% che per evitare di subire violenza le donne non dovrebbero indossare abiti provocanti.
 Luoghi comuni secolari che sembrano duri a morire, di cui evidentemente non è possibile sbarazzarsi con qualche immagine di donna dal volto tumefatto e con gli slogan che dicono "No alla violenza sulle donne" in occasione della Giornata mondiale del 25 novembre. (continua a leggere e visiona il video-contributo realizzato da Cinzia Scaglione-attrice - Clicca su "Leggi tutto")

Ma la radice del problema sta nella serie di risposte che riguardano il matrimonio (“il sogno di tutte le donne” per circa un uomo su due), la famiglia (per sette intervistati su dieci è più facile per una donna che per un uomo fare dei sacrifici), la casa e i figli (un intervistato su tre ritiene che la maternità sia l’unica realizzazione per le donne).
 Quando si dice che la violenza è un fenomeno culturale, si intende proprio questo.
Tutto nasce, quindi e non solo, della disponibilità femminile: affettiva, materiale, sessuale. Disponibile è qualcuno o qualcosa di cui ci si può servire, in vari modi. Ed è così che sono troppo spesso rappresentati e interpretati in Italia i ruoli femminili di moglie, amante, madre. Complici anche le politiche governative, quando per esempio premiano con 80 euro le mamme in quanto mamme, senza una visione che riguardi i nuovi ruoli che possono svolgere i padri nelle famiglie, o il rapporto con il mondo del lavoro e il sistema dei servizi. Se non si coglie questo nodo profondo tra violenza e vita quotidiana, moltiplicare ogni anno gli eventi del mese di novembre contro il femminicidio non serve a granché. Se la violenza sulle donne si riduce alla conta delle uccise, alle immagini di occhi neri e corpi nudi rannicchiati in un angolo buio, e intanto i progetti e i soldi per l’educazione di genere nelle scuole restano nei cassetti, non fa che rinsaldarsi quell’immagine di donna subalterna e fragile, bisognosa di protezione, che è alla radice dello stesso sistema secolare di diseguaglianze.
Il contributo di Cinzia Scaglione, attrice-testimonial, in questo video realizzato in occasione di uno spettacolo teatrale, le riprese video ed editing di Ciro Scaglione e le Foto di Vittorio Milone - Cover "Donna" (Mia Martini): voce Katia Mastrolembo,
 musicisti 
Nino Milia (chitarra) e Alessandro Ceraolo (percussioni) -
Testi: "Luna di miele" da "Ferite a morte" (S. Dandini) e "Meglio sola" (M. Bruno).




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