
Scusami, Enzo, ti ammiravo, ti stimavo per la tua cultura, non ti invidiavo per nulla, neanche per la tua gentilezza, per la tua benevolenza, per la tua calma che io purtroppo non ho. Non ce la faccio a non scrivere e a non descrivere "lo sdegno" che mi ha "corroso" il fegato in quelle due ore.
Non ho fotografato niente, mi sono vergognato di me stesso, di essere un santagatese anche se di adozione e di tante altre cose che non voglio palesare.