"Cui prodest ? (lett. "a chi giova?)
Prima e seconda puntata
La locuzione latina "cui prodest?" deriva dalle parole pronunciate da Medea nell'omonima tragedia di Seneca. Ai versi 500-501 ella afferma: "cui prodest scelus, is fecit", cioè "colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto". Il concetto espresso da Medea è alla base di ogni ricerca investigativa: la scoperta di un possibile movente favorisce anche la scoperta del colpevole, o comunque limita il numero dei sospettati. Ma anche nella vita di ogni giorno, domandarsi sempre "cui prodest?" aiuta a rintracciare i fini ultimi e i reali interessi che leggi, decreti o semplici decisioni nascondono, al di là degli alti ideali che sembrano proporsi e garantire. (Rif. da Wikipedia)
Ho appreso dalla stampa (Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud), ma lo sapevo da parecchio tempo , che il Comune ha messo in vendita i primi due ruderi (così li chiamo io), uno situato in Via Cairoli (vedi foto a sinistra) e l'altro in Via Cosenz (che attualmente penso sia stato concesso in uso gratuito all'ATO ME1 che lo utilizza per ricovero di automezzi e attrezzature (vedi foto sotto).
Ma..... udite, udite, secondo la valutazione fatta dall'ufficio tecnico, vorrebbe ricavarc 55 mila euro da quello di Via Cairoli che, secondo mie modeste valutazioni, dovrebbe essere, dall'eventuale acquirente, demolito per poi presentare progetto di ricostruzione. Vorrei ricordare a me stesso ed ai lettori più giovani che questo fabbricato costituiva deposito e magazzino vendita di materiale ferroso ed idraulico . Nell'interno è ancora stipato vecchio materiale che un pò per volta viene trasferito altrove. E' quindi probabile, dato lo stato in cui si trova, che l'Ente non ne ricavi alcun reddito.
Da comune cittadino mi chiedo appunto "cui prodest ?".
Non penso riescano a ricavarci quanto preventivato e comunque non risolveranno sicuramente i problemi del dissesto finanziario cui andrà incontro il comune a meno che non intervenga un miracolo.
Sono un assiduo frequentatore dei consigli comunali e, se non ricordo male, in occasione dell'approvazione del "Bilancio di previsione" in una interrogazione fatta al Sindaco, il consigliere Puleo si chiedeva e chiedeva se .... "l'alienazione dei beni comunali" ( i cosiddetti "ori di famiglia") non fossero "la scoperta dell'acqua calda" e che senza questo "trucco" il Bilancio non si sarebbe potuto chiudere a pareggio".
Puleo nella sua interrogazione così continuava:
Ma queste vendite e questi ricavi avvengono esclusivamente sulla carta, come una ipotesi possibile e forse neanche tanto probabile, quindi è una voce fittizia, gratuita. Vorrei che qualcuno mi spiegasse, mi facesse capire come ed a chi si possono vendere il Liceo Classico Sciascia (si riferisce ai locali che prima erano di proprietà comunale ed ora non si sa se sono passati alla provincia ), l'Istituto Tecnico Commerciale di Via Duca D'Aosta ed addirittura la sede del Tribunale totale di 4 milioni e centomila euro ?"
Non vi era un progetto che prevedeva il trasferimento del Tribunale nel "pericolante" OMNI ed il trasferimento della Polizia Stradale e del Commissariato al posto del Tribunale? Tutto tramontato?"
ovvero
"Cui prodest ?" (lett. "A chi giova? ")
"Poi, sempre a proposito di alienazione di beni comunali, vorrei chiedere ai miei colleghi Consiglieri, se ritengano giusta la ventilata possibilità di vendita di tutte le proprietà comunali quali gli edifici scolastici di Orecchiazzi, Scafone, Serra Bernardo, Fiorita, Sprazzì (chiuderemo così anche l'Ufficio postale delle Contrade per il quale tante battaglie sono state fatte in particolare dai nostri concittadini delle contrade stesse). Parecchi di questi edifici sono per i nostri concittadini l'unico spazio di aggrgazione dove si balla a Carnevale, dove si dice Messa, dove ci si riunisce. Dovremmo pensare ad investire in questi spazi, renderli più funzionali, più belli, più Circoli aggregativi in gestione degli stessi cittadini che vi abitano. Invece pensiamo a svenderli per far quadrare i nostri conti, per la politica dissipatoria di questa Amministrazione. Basterebbe fare meno strade di piacere, di favore, avere meno contenziosi, diminuire il numero dei capi settori, evitare spese inutili, come la scelta di anticipare le somme dell'Ato rifiuti per poi pagare gli interessi esosi che ricadono sui cittadini per centinaia di euro, o ricorrere a mutui per finanziare il piano strategico che è un altro carrozzone della politica che serve solo a dare prebende o alla miriade di consulenti nominati dell'amministrazione per supportare gli uffici. Lei, Signor Sindaco, è a conoscenza che oltre 1000 persone hanno fatto domanda di sussidio al nostro Comune?
Questo dimostra le difficoltà del vivvere quotidiano, della pentola da accendere, della gravissima indigenza. Crede che si possa fare una domanda di contributo per il vivere quotidiano, per i quaderni di scuola per i figli, per le medicine, per le cure. Lei veramente crede che questo sia facile, un sotterfugio, che si possa fare con molta facilità? Si mette in gioco la propria dignità, il proprio onore, il proprio nome. Questo è il sintomo del gravissimo malessere che sta vivendo la nostra cittadina."
Puleo conclude l'interrogazione dicendo:
"Compiango quelli che arriveranno dopo di Lei, perchè sicuramente troveranno il vuoto, le difficoltà di manutenzione ordinarie, il problema del pagamento con regolarità degli stipendi, un Comune allo sfascio."
Poichè in occasione di quella seduta del Consiglio Comunale ho stenografato solo in parte la risposta del Sindaco e gli interventi dei consiglieri, mi riservo di sentire le dichiarazioni del sindaco e dei seguenti consiglieri:
Alascia (che ha votato contro l'approvazione del bilancio), Befumo che ha fatto rilevare come la maggior parte delle spese che il Comune sostiene sono per il pagamento del personale, Vitale che ha fatto rilevare che il comune sostiene da 400.000 a 500.000 euro per spese legali ed infortuni.
Il consigliere Maniaci (non ho segnato il nome e non mi ricordo quale dei tre Maniaci) ha messo in evidenza che il Comune di Capo d'Orlando ha programmato seriamente la spesa pubblica con una riduzione-revisione delle indennità, dei telefoni, delle spese telefoniche e dell'elettricità e che questo potrebbe essere un importante segnale nei confronti della città. Il consigliere Campisi ha suggerito di rinviare l'approvazione di alcuni capitoli del bilancio ed ha invitato il Sindaco a fare una delibera per ridurre la spesa corrente.
Il Rag. Ingrassia, interpellato in merito, ha evidenziato che il bilancio va approvato nella sua integrità entro il 31 maggio. Il consiglio, di conseguenza, lo ha approvato integralmente con l'immediata esecutività.
Ci risentiamo, in merito al bilancio ed alla vendita degli immobili, quanto prima ed appena avrò elementi rilevanti.