31 dicembre, 2007

Rassegna di notizie e opinioni dal Web

NOTIZIE DAL WEB

Anno 2007. Sicilia ancora un popolo di disoccupati
- di cirignotta -

Come colmare il divario dovuto alla mancanza di infrastrutture industriali rispetto alle regioni del Nord?
Secondo i dati forniti da Eurostat, la Sicilia, è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile,infatti il 42,9% dei giovani siciliani ,cerca lavoro. Il rapporto è contenuto all’interno della situazione occupazionale delle regioni dell’Ue-25 dell’ufficio europeo di statistica.
In ambito nazionale la Sicilia si attesta al 17,2 % con il maggior numero di disoccupati. Nella valutazione statistica di alcune città siciliane troviamo,Palermo che con il 19,2% di disoccupazione su 1.239.808 di residenti in provincia ,Siracusa con il 14,6% su 389.330 residenti nella provincia e Caltanissetta con il 19,2 % su 274.001 residenti in provincia.
Dati allarmanti che colpiscono principalmente le classi d’età più giovani; con un maggiore livello culturale e di scolarizzazione. Un fenomeno dilagante che sembra essere anche dovuto alla diffusione di sentimenti di scoraggiamento e di finale progressione a sospendere le attività di ricerca di un lavoro.
Forse tra le cause la mancanza di equità valutativa nelle varie selezioni per avere un lavoro e la dilagante idea comune che occorre avere sempre una spintarella politica, utile ad ottenere un risultato concreto. Altra causa da prendere in considerazione il lavoro nero, mal pagato e privo di ogni possibilità di rivalsa contrattuale che allo stato attuale sembra essere il più a portata di mano per i giovani. Il titolo di studio inoltre non rappresenta secondo le statistiche dell’Istat un valore preferenziale, infatti fino al diploma superiore esiste una evidente equità in percentuale di disoccupati e un titolo di studio più elevato non è dunque garanzia di sicurezza occupazionale. Si salvano i laureati che presentano tassi di disoccupazione ridotti (8% circa). La Sicilia infine sebbene Isola e con potenzialità notevoli nell’ambito della sua posizione logistica non è mai stata favorita dai vari governi che hanno preferito incentrare il potere industriale e di forza lavoro al nord dell’Italia obbligando quindi i giovani ad emigrare.
Le leggi nazionali, Treu del 24 giugno 1997, n.196, dettante le "Norme in materia di promozione dell’occupazione" e Biagi del 14 febbraio 2003, n. 30 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro" hanno ad oggi solo sfiorato il problema disoccupazione in Sicilia. Forse occorre un federalismo regionale incentrato sui bisogni del lavoro a livello locale? Come colmare il divario dovuto alla mancanza di infrastrutture industriali rispetto alle regioni del Nord? Molte domande e poche risposte per molti giovani siciliani in cerca di lavoro ed ancora disoccupati al 31 dicembre 2007.


Finanziaria. Diminuisce l’Iva per gli asini - di Adriano Todaro -

La finanziaria, alla fine, è stata approvata fra mal di pancia, ricatti, messaggi in codice, tentativi di comprare senatori della maggioranza così da far cadere il governo Prodi.Dalle cifre che emergono, si può notare che la fetta più grossa dei beneficiari è quella relativa ai padroni. Diminuisce l’Ires-Imposta sul reddito delle Società (dal 33 al 27,5%) e diminuisce l’Irap-Imposta regionale sulle Attività produttive (dal 4,25 al 3,9%). Se queste cifre si assommano alla concessione del cuneo fiscale della scorsa finanziaria, bisogna riconoscere che gli amici di Montezemolo cadono sempre in piedi. Certo non c’è solo questo nella finanziaria, ci sono molte altre cose e qualche cosina cade anche sui lavoratori. Poi, però, ci sono 30 milioni per l’organizzazione del G8 del 2009 e fondi per incrementare la “difesa” tenendo conto che l’aumento per le armi è stato dell’11% e che andremo ad acquistare aerei da combattimento al costo unitario di più di 100 milioni di euro.

Preoccupati? Non pensateci perché la finanziaria ha ridotto l’Iva per i corsi mascherati e in costume, finanzia i giochi del Mediterraneo e il festival pucciniano. E, soprattutto, ricordate che se avete un asino è impossibile usufruire dell’Iva agevolata al 10%. Per usufruire dell’agevolazione e necessario ammazzarlo!

E la ricerca? Gli enti di ricerca si sono visti decurtare il budget di altri 92 milioni di euro per darli agli autotrasportatori. Eppure il taglio era stato negato da Romano Prodi nella trasmissione “Che tempo che fa” di domenica 16 dicembre, condotta da Fabio Fazio.

Noia e rabbia. Questi i sentimenti affiorati mentre vedevo, e ascoltavo questa intervista. Si dice che l’informazione deve essere “il cane da guardia del potere” ma, in questo caso, Fabio Fazio ha scodinzolato davanti al potere. I sacri testi del giornalismo recitano che le interviste non si debbono fare in ginocchio ma davanti a Prodi, il conduttore si è sdraiato completamente. Domande visibilmente concordate, nessuna contro domanda, risposte soporifere che non chiarivano nulla, nessuna insistenza da parte del conduttore. Ma come, abbiamo la possibilità di avere il presidente del Consiglio e non insistiamo sui grandi temi che attanagliano il nostro Paese? Prodi dice che fra breve, in meno di un’ora si andrà da Bologna a Milano. E allora perché non chiedere come mai i treni dei pendolari vengono soppressi e i ritardi ogni mattina si accumulano? E ancora: solo il giorno prima dell’intervista, a Vicenza, c’era stata una grande manifestazione contro la costruzione di una nuova base. Non era il caso di chiedere qualcosa sulle servitù militari? Sulla morte degli operai di Torino la penosa risposta di Prodi non ha dato adito a nessuna contro domanda. Ben sapendo che gli ispettori del lavoro, molte volte non hanno neppure i soldi per fare benzina. Tagli alla ricerca? Prodi dice che non è vero e tutto finisce lì. Una cosa Prodi ha detto e cioè che i lavoratori italiani guadagnano poco. Bene. Non si poteva chiedere come mai? Non si poteva domandare come mai, invece, agli industriali italiani in questi ultimi anni il governo di centro-sinistra ha regalato così tanti soldi? E come mai, invece, i parlamentari guadagnano così tanto? Nessuna domanda del genere. Meglio le soporifere risposte di Prodi, meglio non inimicarsi il potere per restare, così, nella solita “compagnia di giro”.

Noia e rabbia, ma anche tanta voglia di andare via da questo Paese pieno di cialtroni che hanno fatto diventare il servizio pubblico la prateria dove le segreterie politiche possono impunemente cavalcare. Ma non arrabbiamoci. A Natale siamo tutti più buoni e poi, ricordate, che l’Iva è diminuita. Solo sugli asini morti, però.


Hanno vinto un concorso e adesso vogliono il posto di lavoro

GIORNALE DI SICILIA - Lunedì 31 Dicembre 2007 -
PROVINCIA DI MESSINA
  • Sant'Agata, hanno vinto un concorso e adesso vogliono il posto di lavoro. Puntano ad avere l'assunzione a tempo indeterminato al Parco dei Nebrodi. In trentuno, per protesta, hanno trascorso la notte davanti alla sede dell'Ente.



29 dicembre, 2007

Il Parco dei Nebrodi fa 31 assunzioni tampone - Tre milioni per la Chiesa S. Francesco

GIORNALE DI SICILIA - Sabato 29 Dicembre 2007 -
CRONACA DI SANT'AGATA MILITELLO
  • Il Parco dei Nebrodi fa 31 assunzioni. Ma è un provvedimento tampone che la Regione boccia. Si tratta di persone che due anni fa hanno vinto un concorso pubblico per il controllo del territorio. I lavoratori non sono fiduciosi e fanno sapere di essere pronti ad occupare la sede del parco.
  • Tre milioni per la chiesa di S. Francesco. Il decreto di finanziamento arriva dal presidente della Regione.
  • Ci sarà una struttura sportiva pure nel quartiere "Terreforti".

Commenti:
Il parroco don Gaetano Franchina e tutta la comunità parrocchiale “Santa Lucia” sente il dovere di ringraziare l’amministrazione Mancuso, la giunta regionale e il presidente della Regione Totò Cuffaro per il profondo impegno profuso al reperimento dei finanziamenti necessari per il completamento della costruenda chiesa San Francesco d’Assisi in contrada San Bartolomeo, i cui lavori iniziarono nel lontano 1997.
La nuova chiesa, una volta terminata, garantirà certamente ai tanti giovani e ai numerosi fedeli della parrocchia Santa Lucia, nuovi locali in cui portare avanti le diverse attività pastorali. Con la speranza che l’opera venga realizzata nel più breve tempo possibile, insieme ci auguriamo un Felice 2008.
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Il movimento parrocchiale giovanile Santa Lucia, che si era costituito nello scorso mese di aprile per cercare di sensibilizzare le istituzioni preposte al completamento della Chiesa San Francesco d'Assisi con una petizione popolare, RINGRAZIA di cuore e si complimenta con l'amministrazione Mancuso e con il presidente della regione Totò Cuffaro che con fatica sono riusciti a far arrivare il decreto di finanziamento tanto atteso dalla comunità parrocchiale Santa Lucia. Prossimi traguardi da raggiungere signor Sindaco sono l'espletamento della gara d'appalto e il completamento dell'opera. Fiduciosi nel suo operato le auguriamo un Felice 2008Grazie !!!!
Distinti Saluti Andrea Sturniolo (coordinatore del movimento parrocchiale giovanile Santa Lucia)



28 dicembre, 2007

Bilancio del 2007. Ecco le opere realizzate dal Comune e quelle in corso di completamento

GIORNALE DI SICILIA - Venerdì 28 Dicembre 2007 -
  • L'Amministrazione comunale rende noto il Bilancio del 2007. Ecco le opere realizzate dal Comune.
  • Calcio: coppa Nebrodi, il Costa Sicana punta alla conquista del trofeo.



Lutto nella famiglia Mancuso. E' morta la madre del Sindaco.

GIORNALE DI SICILIA - Giovedì 27 Dicembre 2007 -
CRONACA DI SANT'AGATA MILITELLO
  • Lutto nella famiglia Mancuso. E' morta la madre del Sindaco. Costanza Orlando, vedova dell'avvocato Salvatore Mancuso, aveva 82 anni. Nel '98 aveva festeggiato 50 anni di matrimonio.

23 dicembre, 2007

"Dimezzato" l'ospedale dei Nebrodi - Ecco gli appuntamenti natalizi.

GIORNALE DI SICILIA - 23 Dicembre 2007 -
  • "Dimezzato" l'ospedale dei Nebrodi. Alcuni reparti accorpati con Patti. Dura la reazione della Cisl alla notizia del ridimensionamento. Il sindacato parla di una beffa. Era stato l'assessore regionale alla Sanità, Lagalla, a dare assicurazioni.
  • Intanto c'è chi fa una donazione al reparto di pediatria.
  • Manifestazioni e intrattenimenti, tutti i giorni in piazza Crispi. Ecco gli appuntamenti natalizi.

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22 dicembre, 2007

Dopo il Ny times anche Il quotidiano britannico (di Rupert Murdoch) condanna il belpaese

L'Italia del Times: «Vecchia e povera»

«La dolce vita diventa amara». Dietro le vetrine scintillanti uno scenario di malessere e depressione

Tempi lontani, quelli di «Vacanze Romane» con Audrey Hepburn e Gregory Peck
ROMA - «L'Italia? Vecchia e povera». Dopo il New York Times, arriva un'altra sonora bocciatura per l'ormai ex Belpaese. Un’altra autorevole testata straniera, il londinese Times,da qualche anno entrato nella scuderia di testate di Rupert Murdoch (che in Italia controlla la tv satellitare Sky), boccia l'ormai ex Belpaese: «La dolce vita diventa amara. L’Italia deve fare i conti con l’essere vecchia e povera», è il titolo di un ampio articolo del quotidiano britannico, secondo il quale dietro le scintillanti decorazioni natalizie che rallegrano Piazza Navona e San Pietro, nel cuore di Roma, gli italiani a casa sono consumati da un enorme senso di depressione. Mentre l'anno volge la termine - scrive il corrispondente da Roma, Richard Owen - l'Italia resta vittima dell'angoscia. Questo malessere va ben oltre l’aumento dei prezzi e la stagnazione dei salari, ma raggiunge il cuore del dibattito sull’Italia stessa, sulla propria anima e identità.

I numeri della crisi italiana (secondo il Times)

IL SORPASSO - Insomma, un quadro dal quale non emergono note positive, corredato peraltro da numeri chiari sul declino del Paese, dal'invecchiamento della popolazione al debito pubblico smisurato, alla stagnazione non solo dei consumi e dei salari, ma anche della procreazione, visto che ci sono 1,29 figli per donna (mentre per mantenere stabile la popolazione ne servirebbero almeno 2,1). Anche il Times di Londra, come già il NY Times, ha avviato la sua analisi dall'ormai celebre sorpasso iberico: «La mazzata - scrive Owen - è arrivata questa settimana quando la Spagna ha superato l’Italia in termini di pil pro capite». E ora la Grecia - scrive il Times - sta con il fiato sul collo del nostro Paese.

STELLE - E' vero che alcuni italiani recitano ancora ruoli importanti nel mondo: Fabio Capello ha preso la guida della nazionale inglese, Carla Bruni ha conquistato il cuore del presidente francese. Ma a casa la faccenda è differente. «Quanto un intero paese va in crisi sul dibattito "chi siamo e dove stiamo andando", significa che stiamo raggiungendo nuovi picchi di isteria - ha commentato un italiano molto conosciuto all’estero, Umberto Eco - questa esplosione di provincialismo è veramente penosa. Personalmente mi sento depresso». E così si sentono - scrive Owen - molti connazionali: il passato rappresenta la gloria dell’Italia, ma è anche la sua prigione.

GERONTOCRAZIA - «La politica e l’economia sono in mano alla gerontocrazia, per i giovani imprenditori e politici è impossibile far carriera». La fotografia più impietosa è stata scattata durante il vertice dell’Unione mediterranea a Roma: il leader spagnolo Zapatero ha 47 anni, il collega francese Sarkozy 52, Romano Prodi ne ha ben 68. Per non parlare del capo dell’opposizione ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che di primavere ne conta 71.

CINEMA - Il Times critica anche il nostro cinema: sebbene ci siano eccellenti registi in Italia, nessuno di loro riesce ad uguagliare Fellini o Visconti, e Monica Bellucci, per quanto bellissima, non è Sophia Loren, e comunque vive a Parigi. Il quotidiano britannico non manca di citare, come anche il New York Times, il libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, La Casta: questo bestseller - commenta - ha rivelato che l’Italia ha il maggior numero di auto blu in Europa e che il Quirinale costa quattro volte Buckingham Palace.

ECONOMIA- In questo scenario non brilla neanche il mondo degli affari: Alitalia in crisi e venduta ai francesi, sindacati mobilitati contro il «lavoro precario», la protesta selvaggia dei camionisti, persino la Scala di Milano è continuamente al centro di conflitti sindacali. La conclusione? «L’Italia ha bisogno di una Margaret Thatcher», come ha auspicato, spiega il Times, Francesco Gaetano Caltagirone, uno dei maggiori imprenditori italiani. Uno dei principali motivi dei problemi economici degli italiani sono i crescenti costi energetici. Un altro è la forza dell’euro sul dollaro. Anche il settore del lusso, nel quale l’Italia brilla con marchi quali Gucci, Armani e Versace, avverte il colpo mentre - scrive Owen - calano gli ordini. La globalizzazione e la concorrenza a basso prezzo in Asia stanno insidiando l’export tradizionale tra cui il tessile. Per Luca Cordero di Montezemolo «l’Italia non si è solo fermata, sta arretrando». Il problema - attacca il capo della Fiat e di Confindustria - non sono solo la mancanza di investimenti nello sviluppo e nella ricerca, ma il fatto che ogni italiano pensa a se stesso, non al bene comune.


22 dicembre 2007

Poste riaperte in Via Goldoni - La discarica di Oliva in Consiglio comunale

GIORNALE DI SICILIA - Sabato 22 Dicembre 2007 -
  • Poste riaperte in Via Goldoni. "Nuovi servizi e più controlli". Dopo la rapina. Il direttore Torre: "Il personale non si è ancora ripreso. A partire da gennaio la vigilanza armata". L'ufficio aperto di mattina.
  • La discarica di Oliva. Se ne discute in Consiglio. In primo piano il volere delle famiglie.

Abitazioni per i senza tetto - La carrozza di Babbo Natale - Lavori nella sede dell'Itis

GIORNALE DI SICILIA - Venerdì 21 Dicembre 2007 -
CRONACA DI SANT'AGATA MILITELLO
  • Abitazioni per i senza tetto da costruire nel centro storico.
  • La carrozza di Babbo Natale tra le vie della città.
  • Lavori per 7 aule nella sede dell'Itis.

20 dicembre, 2007

Protesta per il piano dei servizi sociali.

GIORNALE DI SICILIA - 20 Dicembre 2007 -
  • Protesta per il piano dei servizi sociali, l'asistenza agli anziani ancora ferma. Il rappresentante della Cisl, Calogero Emanuele: "I progetti sono stati finanziati dalla Regione". Questi riguardano diciotto Comuni del distretto socio-sanitario 31.