19 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Approvata all'unanimità e con ulteriori integrazioni la mozione dei consiglieri comunali D'Angelo, Germanà, Carrabotta e Indriolo inerente la risoluzione del problema dell'inquinamento del mare costiero.



Il consiglio comunale ha chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi per risolvere, di concerto con i comuni limitrofi, il problema dell’inquinamento del mare. E’ stata, infatti, approvata apposita mozione presentata dai consiglieri comunali D’Angelo, Germanà, Carrabotta e Indriolo. “Nelle scorse stagioni estive la zona costiera santagatese è stata lambita da acque gialle, torbide e schiumose, che provocano l’impoverimento della qualità dell’acqua marina – denunciano i consiglieri - quest’ampia chiazza ha sporcato le acque del litorale e deturpato il paesaggio costiero, danneggiando, oltre agli ecosistemi, già di per sé fragili, anche il turismo, risorsa economica fondamentale della cittadina”. Tale situazione era stata già segnalata dal sindaco Bruno Mancuso, appena insediatosi, con un esposto alla Procura della Repubblica di Patti. Il primo cittadino evidenziava il disagio conseguente all’impossibilità di fare il bagno nel mare di Sant’Agata dopo le 10.30 - 11 del mattino. Il vento di “Grecale”, che nei mesi estivi soffia proprio in quelle ore, spinge verso la nostra cittadina tutti i rifiuti presenti nelle acque di altre località costiere situate ad est. Sono passati degli anni e il fenomeno è tornato a ripetersi. “Credo che questo non sia un problema ma il problema di Sant’Agata – sottolinea il consigliere Indriolo – parliamo sempre di turismo, ma non possiamo offrire, come accaduto nelle passate stagioni, uno spettacolo indecoroso ai villeggianti. Questa volta dobbiamo fare in modo che l’emergenza rientri entro il prossimo mese di maggio”. “Mi rammarica constatare che debba essere la politica ad intervenire – aggiunge il consigliere Gianluca Amata -  ma, insieme alle associazioni di categoria e ai commercianti, dobbiamo far sì che il comune di Torrenova programmi preventivamente i dovuti interventi”.  E’ tutt’oggi visibile, nel vicino comune di Torrenova, il tubo dello scarico fognario del depuratore che riversa liquami sull’arenile (vedi foto).
Cinzia Scaglione

18 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. "Promuovere l'arte e abbellire i centri storici". L'obiettivo è di rendere fruibili gli spazi degradati. Un gruppo di appassionati di pittura ha deciso di uscire dall'isolamento individuale per costituire un'associazione.


Promuovere l’arte, ma anche valorizzare e abbellire i centri storici e gli spazi urbani degradati e magari anche far nascere un nuovo stile pittorico, quello dei “Nebrodi”. Con questi obiettivi ambiziosi, diversi appassionati di pittura e maestri d’arte hanno deciso di uscire dall’isolamento della creazione individuale, unire le rispettive peculiarità artistiche e costituirsi nell’associazione “Nebrodi Arte”. Il logo verrà creato dagli stessi pittori, nell’ambito di un concorso. L’idea è partita dal pittore Pippo Coci, che ha coinvolto nel progetto il direttore dell’InterSettore Strategie e Sviluppo, nonché direttore del Piano Strategico dei Nebrodi, Giuseppe Contiguglia, grande appassionato di arte. Ieri pomeriggio, si sono riuniti nella sede del Pis e hanno creato un gruppo di lavoro che si occuperà di elaborare lo schema dello Statuto e la bozza del progetto (la bozza dovrà essere pronta per lunedì). Ne fanno parte: Franco Spaticchia, Enzo Favazzo, Pippo Coci, Masina Vernagalli, Ettore Merlino, Calogero Reintano, Betty Scaglione, Gaetano Mannelli e Alfredo Iraci. Adesso siamo 40 unità – spiega Contiguglia – ma, sono tanti gli interessati a far parte dell’associazione e, secondo quelli che sono i principi ispiratori della partecipazione democratica, ritengo sia importante fare massa critica per quanto riguarda il capitale sociale. Quindi, ho invitato gli amici ad allargare l’orizzonte e a rivolgersi all’intero territorio dei Nebrodi. La presenza del direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Capo D’Orlando, Mannelli, dimostra che l’iniziativa è di grande interesse anche per chi si occupa di arte, con ruoli diversi. Abbiamo ipotizzato un percorso, caratterizzato da scadenze precise”. Si pensa già ad una grande iniziativa, con il coinvolgimento di tutti gli artisti dei Nebrodi e pittori di fama nazionale ed internazionale e a coadiuvare una serie di azioni che fanno parte del Pis, quali la rete museale, quella dell’arte e delle biblioteche. “Daranno un contributo significativo in termini di qualità – aggiunge Contiguglia - per il recupero dei centri storici, degli spazi degradati, che potrebbero essere reinterpretati con elementi di arte contemporanea e nel settore della cultura in senso lato”.Sto cercando da diverso tempo di creare un gruppo di artisti che attraverso l’incontro e il confronto riesca a far nascere un nuovo stile – dichiara il direttore dell’Accademia, Mannelli - come hanno fatto gli impressionisti un tempo. E chissà se Sant’Agata e i Nebrodi possano essere una fucina di qualcosa di nuovo. E’ un obiettivo difficile perché è difficile far spogliare l’artista di casa nostra dei panni che si porta dietro da 30 anni e rivestirsi di una nuova storia. E’ una scommessa. Dodici pittori stanno già lavorando per realizzare il calendario “Nebrodi Arte”. Si tratta di Pippo Coci, Ettore Merlino, Nino Minissali, Calogero Reitano, Sergio Tripodi, Nino Santomarco, Rosetta Lo Vano, Daniele Sgrò, Masina Vernagalli, Gigi Martorelli, Roberto Masia e Gianni Gregorio. Il ricavato sarà devoluto agli abitanti dei territori del Messinese colpiti dall’alluvione. 
Cinzia Scaglione
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata Militello.

17 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Momenti di panico al passaggio a livello di Via Roma. Due auto rimaste bloccate tra le sbarre.


Momenti di paura per i passeggeri delle due autovetture rimaste bloccate tra le sbarre del passaggio a livello di via Roma. L’episodio si è verificato la scorsa domenica, intorno alle 20, quando ancora era in corso di svolgimento, sul lungomare, la fiera storica. In particolare, i due mezzi erano fermi davanti alle barriere di protezione. Ma, le sbarre, prima ancora del passaggio del treno, si sono rialzate. Quindi, i conducenti hanno riavviato le rispettive autovetture, iniziando ad attraversare i binari. Tuttavia, all’improvviso, le sbarre si sono nuovamente abbassate, non dando il tempo ai due automobilisti di riuscire a oltrepassare il passaggio a livello, rimanendovi intrappolati. I conducenti, per scongiurare conseguenze tragiche, hanno posizionato le automobili, di piccole cilindrata e dimensioni, parallelamente ai binari ferroviari, in senso orizzontale, lato monte. Aiutati, nelle manovre, anche da alcuni volenterosi. Le operazioni sono state coadiuvate dal tenente di polizia municipale, Vincenzo Masetta (in servizio alla fiera). Quest’ultimo ha prima tentato di telefonare, ma invano, al centro di coordinamento della locale stazione ferroviaria. Poi, non ottenendo alcuna risposta, si è messo al centro dei binari e cercato di segnalare al macchinista del locomotore in arrivo, con il movimento delle braccia, la presenza di un pericolo. Ma, il treno ha proseguito la propria corsa. Evidentemente, il macchinista non si è accorto di niente. Per fortuna, lo spazio libero che costeggia i binari è stato sufficiente a salvaguardare l’integrità delle due autovetture. L’ispettore Masetta dichiara: “a prescindere da come si è risolta la vicenda, che poteva trasformarsi in tragedia, i treni, nel periodo di svolgimento della manifestazione fieristica, hanno l’obbligo di rallentare la velocità e procedere a passo d’uomo in prossimità dei due passaggi a livello, di via Roma e Campidoglio. Gli uffici comunali preposti inoltrano alle Ferrovie apposita comunicazione. Naturalmente, gli automobilisti non possono sostare sui binari, anche se le sbarre sono alzate, né tantomeno gli utenti possono attraversare i binari quando le sbarre sono abbassate”. Scongiurata, dunque,  la tragedia, anche perché la presenza dei due mezzi sui binari avrebbe potuto provocare un eventuale deragliamento del treno. Alla fine, insomma, si è tutto risolto per il meglio. Il passaggio a livello di via Roma, diversi anni fa, è stato scenario di un tragico incidente mortale. Sicuramente, la futura attuazione del progetto di soppressione dei passaggi a livello nella cittadina, redatto dalle Ferrovie dello Stato (ma ad oggi ancora fermo), garanti il normale scorrimento del traffico, eliminando ingorghi e lunghe attese davanti alle sbarre. E soprattutto, rappresenterà un intervento vantaggioso in termini di sicurezza. Ciò non toglie il fatto che è fondamentale osservare i divieti e non sottovalutare eventuali rischi che potrebbero mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri.  Cinzia Scaglione

Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.


Sant'Agata di Militello. Pippo Pattavina "paga tutto", ma solo sulla scena. Con l'opera di Martoglio e Pirandello il secondo appuntamento della rassegna all'Aurora.


“Cappiddazzu paga tutto”, di Nino Martoglio e Pirandello, con protagonista e regista Pippo Pattavina. Questo il secondo appuntamento della rassegna teatrale in corso di svolgimento al cine-teatro Aurora. Lo spettacolo andato in scena la scorsa domenica sera è tratto dall’omonimo testo scritto a quattro mani da due tra i più grandi autori siciliani, Nino Martoglio e Luigi Pirandello. Trama: “Don Zulo, protagonista della pièce, torna nel proprio paese d’origine dopo aver trascorso vent’anni in America del Sud. Divenuto ricco, l’uomo ordisce una macchinosa vendetta nei confronti dei propri familiari rei di averlo lasciato solo e di non essersi minimamente preoccupati di lui. Il protagonista mette in piedi una vera e propria messinscena allo scopo di suscitare litigi e meschinità tra i parenti. Motivo della discordia il falso arrivo, diffuso da Don Zulo, di un giovane straricco americano in cerca di moglie. L’apice della vendetta di Don Zulo sarà la piccola rappresentazione teatrale da lui allestita ed interpretata, con la scusa di preparare una sorpresa per il giovane ospite in arrivo, con tutte le maschere tipiche della tradizione siciliana: la vecchia di l’acito, donna Tinnirina, la zia Vittula, don Ninnaru,don Sucasimula, Peppi Nappa, don Cola Mecciu, Giufà e Cappiddazzu paga tuttu, quest’ultima maschera della prodigalità interpretata dal protagonista. Il richiamo, naturalmente, è a due temi pirandelliani, trattati con ironia: il teatro nel teatro e l’essere e l’apparire. Tramite loro il protagonista smaschererà i familiari e raggiunge il suo obiettivo. Del cast artistico fanno parte Luana Toscano, Cosimo Coltraro, Claudia Bazzano, Giovanna Mangiù, Giampaolo Romania, Santo Pennisi, Santo Santonocito e Giovanni Tuzza.
Cinzia Scaglione


14 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. La pulizia del verde pubblico procede a grandi passi . L'assessore Pedalà controlla e coordina i lavori.


E’ in corso l’attività di sistemazione del verde pubblico su tutto il territorio, a cura dell’amministrazione comunale. Il personale addetto sta già operando nell’area del lungomare. Alcuni interventi sono stati già ultimati, altri sono ancora in itinere. “In questi ultimi anni - sottolinea l’assessore all’Ambiente, nonché vice sindaco Calogero Pedalà - dopo il prepensionamento di alcuni dipendenti con la qualifica specifica di giardinieri, abbiamo avuto dei disagi. Però, c’è la buona volontà da parte dei dipendenti in servizio di apprendere in fretta. Siamo riusciti a dare già un segnale in materia di verde pubblico. Abbiamo quasi completato la parte alta del lungomare, ma adesso dobbiamo attenzionare le aiuole e fare la potuta degli alberelli che ci sono sul viale della Regione Siciliana. Il verde pubblico è presente su tutto il territorio, sia nel centro abitato che in periferia. Ci sono circa due ettari nella villa Falcone e Borsellino, poi vi è la villa bianco (vedi foto), aiuole nel centro urbano e nelle zone periferiche. Il nostro obiettivo è completare gli interventi di pulizia e sistemazione del verde entro il mese di marzo, su tutto il territorio. Diversi cittadini e anche i gestori di un blog hanno sollevato osservazioni sulla potatura degli alberi, in quanto non eseguita correttamente. “Abbiamo avuto qualche difficoltà perché i dipendenti non avevano la preparazione e la professionalità richieste – spiega l’assessore Pedalà – ma hanno dimostrato volontà e capacità di apprendere. Adesso, stiamo procedendo bene”.
Cinzia Scaglione

13 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Promozione del turismo rurale ed enogastronomico. Le tipicità del suino nero dei Nebrodi e tutti i suoi derivati all’attenzione delle più importanti testate della carta stampata e televisiva nazionale.


Le tipicità del suino nero dei Nebrodi e tutti i suoi derivati all’attenzione delle più importanti testate della carta stampata e televisiva nazionale. Già da ieri, un gruppo di giornalisti specializzati nel settore del turismo enogastronomico stanno visitando il Parco dei Nebrodi per conoscere gli allevamenti del suino nero dei Nebrodi. Si tratta di un’iniziativa del Parco dei Nebrodi per promuovere il turismo rurale ed enogastronomico locale attraverso suggestivi itinerari proposti ai partecipanti. Esiste una popolazione di suini autoctoni, allevati allo stato brado nei territori che ricadono nell'area dei Monti Nebrodi. Questo “Educational”, denominato “I Neri d’Italia, I Nebrodi in Cattedra, promosso dal Parco dei Nebrodi, in collaborazione con l’associazione Culturale “Nebrodi”, viene attuato in occasione della stesura di un volume dedicato proprio alle diverse specie del suino nero presenti sul territorio nazionale. Domani, alle 10.30, è previsto un importante seminario tecnico, presso il circolo Monte Castello di Ucria, in cui i produttori e giornalisti avranno la possibilità di dibattere sulle diverse problematiche legate alla produzione del suino nero. Alla tavola rotonda parteciperanno: il commissario straordinario dell’Ente, Antonino Ferro, il sindaco di Ucria, Franca Algeri, il presidente dell’associazione culturale Nebrodi, Matteo Florena, i sindaci dei comuni del Parco e alcuni rappresentanti dell’assessorato regionale Agricoltura. Un ricco programma di visita sarà proposto al gruppo di 10 giornalisti, con il coinvolgimento di diverse aziende di allevamento del suino nero impegnate nel processo di produzione e trasformazione dei derivati del suino nero nebrodense. Durante il soggiorno, gli ospiti avranno l’opportunità di conoscere le realtà locali, i prodotti tipici e lo sviluppo turistico dell’area protetta.Durante tutti i giorni del soggiorno, il gruppo sarà accompagnato alla scoperta del meraviglioso mondo del Parco dei Nebrodi – sottolineano i vertici dell’Ente - un territorio di notevole interesse dal punto di vista paesaggistico, vegetativo e faunistico, con elevati ed interessanti fattori di biodiversità”.
Cinzia Scaglione

Nelle foto : una degustazione di prodotti derivati dal suino nero dei Nebrodi.

11 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello.Un marchio di qualità e un accordo con i ristoratori per la valorizzazione del pesce azzurro.


La proposta prevede la creazione di un marchio di qualità del pescato nel mare della nostra zona, dalla marineria locale. Inoltre, la sottoscrizione di un accordo di collaborazione o convenzione con tutti i ristoranti locali, per offrire un menù esclusivamente a base di pesce azzurro, creato con un layout uniforme e personalizzato per ogni ristoratore. Tale Iniziativa potrà essere supportata dall’istituzione di un concorso che premi il piatto tipico a base di pesce azzurro, che più si avvicina alla nostra tradizione. E ancora, si propone di creare una sezione permanente della Pinacoteca comunale, da dedicare al mare e alla pesca, con l’organizzazione di una mostra di pittura a tema, da svolgersi ogni anno. L’annuale sagra del “pesce azzurro” potrà diventare un evento gastronomico, della durata di una settimana, con serate di degustazioni per specialità e la partecipazione anche di  associazioni di prestigio internazionali, quali Slow Food. Con la pesca turismo si intende, altresì, destagionalizzare il flusso turistico, offrendo un prodotto di nicchia molto richiesto e che ha avuto un notevole incremento di domanda, sul mercato turistico nazionale ed internazionale. Infine, la Commissione provvederà ad avviare una campagna promozionale dell’iniziativa, attraverso le locali associazioni, i Forum, le scuole e, in generale, i cittadini interessati a formulare proposte ed idee per la realizzazione di eventi legati alla valorizzazione del pesce azzurro.
Cinzia Scaglione

Sant'Agata di Militello. Al Comune nascerà una commissione per la valorizzazione del pesce azzurro.


Una Commissione comunale avrà il compito di predisporre e attuare tutte le azioni possibili per lo sviluppo economico della cittadina attraverso la valorizzazione del pesce azzurro. Il consiglio comunale, lo scorso lunedì sera, ha dato il via libera per l’istituzione di tale organo, che sarà presieduto dal sindaco e formato da 3 consiglieri comunali (2 di maggioranza e 1 di minoranza), 2 rappresentanti della categoria pescatori, 2 rappresentanti della categoria dei commercianti e dei ristoratori, 2 operatori turistici e 2 esperti di marketing e comunicazioni. I consiglieri comunali saranno indicati dal presidente a seguito della designazione da parte della conferenza dei capigruppo. Gli altri componenti saranno individuati e nominati dal sindaco in base a criteri di “conclamata esperienza e competenza”. L’iniziativa parte dai consiglieri comunali di maggioranza Gianluca Amata e Achille Befumo, che hanno presentato apposita mozione, integrata dal documento presentato dal consigliere di minoranza Calogerino Indriolo. “La storia di Sant’Agata e dei santagatesi è, indiscutibilmente, legata al mare ed alle sue tradizioni marinare – sottolineano Amata e Befumo – la pesca ha rappresentato e continua a rappresentare un’attività primaria della nostra economia. Tale opera, nel tempo, non si è limitata ad un puro e semplice “mestiere” ma è diventata cultura, storia, arte, gastronomia, turismo, caratterizzando la nostra cittadina in vari ambiti”. E ricordano che particolare attenzione è riservata, da parte della locale marineria, alla pesca del pesce azzurro”, un’arte con  tradizioni antichissime, che, nel tempo, ha creato un vero e proprio indotto: dalla pesca alla conservazione e distribuzione (conservazione sottolio, sotto sale, lavorazione in pasta) e alla degustazione. Inoltre, una delle manifestazioni più caratteristiche che si svolge nella cittadina, durante la stagione estiva, è proprio la sagra del pesce azzurro”, un avvenimento che da decenni fa confluire sul territorio migliaia di visitatori. La nostra cucina tradizionale - aggiungono i due consiglieri - ha tramandato piatti tipici e combinazioni inedite, capaci di valorizzare il pesce azzurro, di cui è particolarmente ricca la nostra zona, ritenuto in assoluto il migliore e più saporito. Insomma, il “pesce azzurro” rappresenta il prodotto tipico per eccellenza di Sant’Agata di Militello. Anche un santagatese illustre, lo scrittore Vincenzo Consolo, ha celebrato uno di questi pesci in un suo libro: “La pesca del tonno in Sicilia”
Cinzia Scaglione
Nella foto : un momento della seduta del consiglio comunale, lo scorso lunedì sera.

Sant'Agata di Militello. Centro storico volano per il turismo. Partiti interventi di riqualificazione. Ieri al Castello Gallego il sindaco ha incontrato professionisti ed esperti.


L’amministrazione comunale punta sulla valorizzazione del centro storico per il rilancio economico-turistico della cittadina. Sono stati già avviati una serie di interventi di riqualificazione e sono in corso di elaborazione progetti di recupero di immobili fatiscenti. Ieri pomeriggio, al castello Gallego, il sindaco Bruno Mancuso, supportato da esperti del settore e docenti universitari si è rapportato con diversi professionisti del territorio, chiamati ad avanzare suggerimenti e proposte.  La giornata-studio è stata organizzata dal dirigente dell’InterSettore Strategie e Sviluppo Giuseppe Contiguglia e dall’assessorato all’Urbanistica Antonio Scurria. Sono intervenuti i professori Giuseppe Trombino (anche consulente del Comune per la redazione del Prg), Giovanni Fatta e Fausto Provenzano, gli architetti Mario Li Castri, Sebastiano Provenzano e Giuseppe Campisi (in rappresentanza dell’Ordine provinciale degli architetti) e l’ingegnere Santi Trovato (presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri). E’ una riunione molto importante - dichiara il sindaco Mancuso - perché, attraverso il confronto con urbanisti di fama che vengono prevalentemente dall’Università di Palermo e con grandi esperienze nel recupero e nella progettazione dei centri storici, si pensa di coinvolgere nella progettazione i tecnici del territorio, per costruire insieme il futuro della cittadina. Va recuperato il centro cittadino e non solo, sia dal punto di vista delle strutture, che della vivibilità e dell’animazione. Opereremo di concerto con l’Università di Palermo, dei tecnici del territorio, delle associazioni di categoria e, in generale, della comunità, che parteciperà alle decisioni che verranno prese. Inoltre, cercheremo di coinvolgere i commercianti (che si sono già costituiti nel Consorzio Gallego, per realizzare il Centro commerciale naturale) e gli imprenditori. Questi ultimi devono essere guidati dall’ente pubblico, altrimenti gli interventi sarebbero solo a carattere speculativo, invece possono essere più mirati, per una costruzione condivisa della città futura. Il cento storico dovrà recuperare anche l’antico e naturale collegamento con il fronte-mare, così come sottolineato dallo stesso professore Trombino, un concetto già concretizzato ed evidenziato nella bozza del Prg vagliata dal civico consesso. Altro punto fondamentale riguarda gli interventi da attuare sugli immobili privati e che rientrano nel Piano prospetti (recupero facciate) già in fase di redazione da parte di un gruppo di lavoro, formato da docenti universitari, rappresentanti dell’ufficio tecnico comunale e di Legambiente, componenti della Commissione edilizia e dal pittore Pietro Cordici e che verrà allargato con la partecipazione dei tecnici del territorio.   Cinzia Scaglione


10 novembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Giuseppe Vitale subentra nel consiglio comunale alla dimissionaria Elena Franzone.


Cambiamenti in consiglio comunale. Ha avuto luogo ieri sera la surroga del consigliere comunale Elena Franzone (lista “Alleanza per le libertà”), unica quota rosa presente nel civico consenso. La madre dell’ex consigliere provinciale Antonio Ortoleva si è dimessa, facendo subentrare al proprio posto l’ex consigliere comunale Giuseppe Vitale. In realtà – ricordiamo – quest’ultimo, patrocinato dagli avvocati Daniela e Marcello Scurria, aveva presentato ricorso al Tar di Catania per la presunta esistenza di un errore di trascrizione di voti a suo danno e che ha determinato l’ingresso della Franzone a Palazzo Cripsi. Adesso, ha dato mandato ai propri legali di comunicare le dimissioni della Franzone e di non procedere con l’iter giudiziario. Giuseppe Vitale aveva ottenuto 146 voti ed Elena Franzone148, entrando in consiglio comunale a seguito della chiamata in Giunta di Enrico Natale. Vitale evidenziò subito l’errore di trascrizione dei nove consensi ricevuti nella sezione n. 7 (dove lo stesso era rappresentante di lista), regolarmente assegnati e pubblicati all’albo della scuola alla chiusura del seggio e poi, invece, attribuiti all’ultimo candidato della lista nel verbale trasmesso al Comune. La Franzone, qualche giorno fa, venuta a conoscenza, da fonti attendibili, dell’esistenza effettiva dell’errore di trascrizione di voti, ha deciso di dimettersi, “nel rispetto della sovranità popolare”.

Cinzia Scaglione

Nella foto: Giuseppe Vitale