Ma, il Cns, ieri mattina, non si è aperto ad alcuna proroga del pagamento. Anzi, ha ribadito la scadenza fissata per oggi (in base agli accordi della transazione siglata lo scorso aprile). Impossibile, per l’Ato, da onorare, sebbene la Giunta regionale abbia appena disposto un’anticipazione sul fondo di rotazione a beneficio dell’Ato Me 1. “Non conosciamo ancora la somma stanziata – afferma il direttore generale della società d’ambito, Benedetto Versaci – in ogni caso, non è immediatamente fruibile. Dovremo aspettare i dovuti tempi tecnici”. Quindi, da domani, così come preannunciato dall’Ati, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti verrà interrotto. L’Ato Me 1 e i sindaci stanno già correndo ai ripari per scongiurare una nuova emergenza rifiuti. Intanto, l’Ato Me 1, dando seguito a quanto deliberato dall’assemblea dei soci, dovrà procedere ad un nuovo affidamento diretto, mediante trattativa privata, per poi predisporre una nuova gara di appalto. Ieri pomeriggio, il Consiglio di amministrazione della società d’ambito si è riunito per decidere il da farsi nel più breve tempo possibile. “Valuteremo la situazione venutasi a creare con il supporto dei legali dell’Ato Me 1”, spiega il direttore generale Versaci. La rescissione del contratto comporterà anche il licenziamento dei 180 dipendenti della Nebrodi Ambiente. Ma, i rappresentanti zonali di Cgil, Cisl e Uil, Orlando Latino, Calogero Emanuele e Nunzio Musca, hanno già riferito ai sindaci che “i lavoratori, con senso di responsabilità, si mettono a disposizione dell’Ato per continuare ad assicurare il servizio rifiuti”. Per quanto riguarda i mezzi, si dovrebbe poter fare affidamento su quelli della Nebrodi Ambiente.
Cinzia Scaglione
Nella foto : incontro tra sindaci e Sindacato.
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