21 giugno, 2011

Sant'Agata Militello. Elisuperficie, le foto esplicative-realistiche e la descrizione del "Progetto esecutivo" (adeguamento).

L'Ing. Natale Iannaggi con dovizia di particolari, foto esplicative e rendering ci descrive il "Progetto esecutivo" e le varie fasi di adeguamento per la realizzazione dell'Elisuperficie.
Debbo dire all'ombra della mia "incopetenza in materia" che mai avevo visto progetti così ben illustrati e realizzati. Forse il mio torto è di aver vissuto e continuare a vivere a Sant'Agata Militello e di non conoscere o aver visto altri "progetti" o "realizzazioni" di opere pubbliche approntate da "professionisti locali"  e di questo debbo fare "ammenda". Adesso esaminiamo la descrizione completa dell'opera.
Per coloro che non vogliono leggere, ho realizzato una intervista video all'Ingegnere Iannaggi (della durata di circa 9 minuti). Potete cliccare sul simbolo Play per farla partire e visionare. Gli altri, invece potranno leggere più sotto la descrizione completa e osservare le foto cliccando su "Leggi tutto".





  " La piattaforma, di forma quadrata delle dimensioni di m 34.60 x m 34.60, verrà realizzata in calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) con finitura superficiale al quarzo su pacchetto di fondazione costituito da materiale arido di idonea pezzatura.
    Essa verrà dotata del necessario impianto d'illuminazione d'ausilio alla navigazione notturna costituito da lampade specifiche a norma ICAO - International Civil Aviation Organization - (n.24 omnidirezionali verdi + n.12 radenti bianche) posizionate lungo il suo perimetro  in quantità tale da ottemperare ai minimi normativi imposti dall'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile). Si provvederà altresì all'installazione di n.2 unità luminose indicatrici di pendenza di avvicinamento (A-PAPI).

Foto aerea dell'elisuperficie

    Oltre ciò l'infrastruttura verrà fornita degli opportuni sistemi di segnalazione diurna  (manica a vento, faro di eliporto, segnaletica orizzontale) per l'avvistamento da parte dei piloti in atterraggio. Un sistema radio ricevitore “air to ground” per comando a distanza dei sistemi luminosi eliportuali consentirà al pilota dell’aeromobile in avvicinamento di accendere il sistema di illuminazione/segnalazione dell’elisuperficie, selezionarne il livello di intensità delle luci  a sua discrezione, tramite la radio di bordo, senza necessità di alcun apparato aggiuntivo.
    L'elisuperficie sarà protetta contro i possibili incendi da un sistema a schiumogeno costituito da due monitori automatici posti a bordo pista i quali si metteranno in funzione in caso di necessità.
Altra foto aerea realistica dell'elisuperficie.
I monitori autoscillanti non obbligheranno nessun operatore ad avvicinarsi alla piazzola, in caso d’incendio, per comandare i monitori stessi, bensì questi, una volta aperte le valvole di alimentazione dell’acqua, si muoveranno da soli secondo l’angolo impostato, coprendo con il loro getto tutta la superficie coinvolta dall’incendio.
    L'impianto antincendio sarà dotato di dedicato serbatoio di accumulo d'acqua della capacità di 15.000 litri raccordato in uscita con un serbatoio miscelatore a spostamento di liquido per la riserva e la miscelazione del liquido schiumogeno concentrato.
    Un gruppo di pompaggio garantirà sempre all'impianto antincendio la pressione minima di progetto.
    Il locale impianti che ospiterà i quadri elettrici, il miscelatore schiumogeno ed il gruppo di pompaggio, previsto in un edificio esistente nell'area del depuratore comunale, verrà protetto con specifico sistema antincendio a "sprinkler". Opere edili di ristrutturazione interesseranno tale edificio per la sua messa a norma.
    Verrà realizzato un piazzale di circa mq 350, in conglomerato bituminoso colorato, per la sosta degli autoveicoli (p.es. mezzi di soccorso) in attesa.
    Si doterà l'area di illuminazione generale con riflettori su pali e di recinzione con pannelli grigliati in acciaio zincato tipo "Orsogril" disposti su muretti in calcestruzzo rivestiti in pietra locale "Grigio Mirto".
    Infine si procederà ad una riqualificazione paesaggistica della zona tramite la collocazione di siepi di Pittosforo “tobira” (ottimo sempreverde dal fogliame coriaceo ideale per formare siepi molto compatte in ambienti mediterranei, quindi in riva al mare, essendo molto resistente al vento e al salmastro) a ridosso della recinzione ed all'inerbimento dell'area eliportuale.

1 commento:

  1. Ottimo progetto. Una piccola postilla ... ma il demanio quel piccolo fabbricato abusivo recintato che si intravede vicino all'eliporto perchè non lo fa demolire ? Il demanio da il proprio territorio in concessione solo per scopi turistici (lidi...) , produttivi o di interesse collettivo ...

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