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mostra dettagli 23:22 (9 ore fa)
Name*: | Antonio M. |
Email*: | XXXXXXXXXXXX@libero.it |
Subject*: | INDIGNADOS |
Message*: | “EMIGRÓ A INDIGNADOS” Non so se la traduzione “Emigrato indignato”, tradotta in spagnolo con google, sia corretta. Perché in spagnolo? Ho seguito la protesta dei giovani “Indignados” spagnoli che hanno protestato contro la politica del malaffare, la corruzione, la mancanza di prospettive future per i giovani e per chiedere una società migliore. Mi piacerebbe che anche nel mio ex paese vi fossero degli “Indignados santagatesi” che facessero sentire la propria voce per fare comprendere ai loro governanti locali che loro esistono, che rivendicano il diritto di crearsi un proprio futuro, di non emigrare dal proprio paese. Vorrei porre al sindaco Dott. Mancuso, all’assessore Scurria che, se ben ricordo, ha la delega per le politiche giovanili le seguenti domande: Quali iniziative politiche verranno intraprese per far crescere l’offerta occupazionale per i giovani santagatesi? Attualmente l’amministrazione comunale sta operando per convogliare su Sant’Agata alcuni finanziamenti europei; nulla da eccepire se tali iniziative siano finalizzate ad un accrescimento dell’offerta occupazionale dei giovani. Purtroppo vedo che si arricchiscono sempre le solite persone: i progettisti e le imprese edili che si aggiudicheranno gli appalti. Per favore non ditemi che il comparto dell’edilizia assorbe una grossa fetta occupazionale dei giovani santagatesi perché sono caz......te. Qual’è il tasso di disoccupazione dei residenti? Sapete almeno questo dato? Vi siete chiesti il numero delle cessazioni di attività commerciali avvenute in questi ultimi due anni? E quali iniziative avete intrapreso per contrastare questo fenomeno? Vi sono nel PRG dei terreni con destinazione d’uso esclusivamente industriale ed artigianale? Cosa state facendo per favorire la nascita o l’espansione della piccola impresa? Perchè non pubblicizzate sul sito istituzionale i contributi europei per i quali è possibile ottenere dei finanziamenti nel settore dell’agricoltura, della pesca, della piccola impresa; fornendo anche un supporto amministrativo-logistico per gli eventuali richiedenti? Sicuramente io non otterrò nessuna risposta a dette domande, ma voglio lanciare un invito ai giovani santagatesi: Il 15 ottobre 2011 è la giornata degli “Indignados nel mondo", salvo cambiamenti di data, sarebbe stupendo se tanti giovani indignados santagatesi protestassero PACIFICAMENTE in piazza per rivendicare IL DIRITTO DEL LAVORO ED IL RIPUDIO DELL’ASSISTENZIALISMO E DEL CLIENTELISMO. Pensateci. Saluti Antonio M. |
*** Per i nuovi lettori di questo Blog, per i giovani con i quali ieri sera ho avuto un "ottimo" e spero "proficuo" scambio di idee, per gli altri "Giovani" delle varie associazioni che insistono nel nostro comune, per quelli che "operano" nei vari "club", "Rotary", ecc., preciso che Antonio M. è un nostro compaesano che pur essendo legato al nostro paese, avendo qui le proprie radici, è uno dei tanti che si è "dovuto allontanare" perchè qui non ha trovato "sbocco occupazionale". Antonio continua a seguire, anche tramite questo Blog, avvenimenti, cronaca e commenti e si mantiene in contatto. Grazie Antonio per i tuoi contributi, sempre validi e propositivi. Purtroppo mi viene in mente il proverbio: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". Ai ragazzi di ieri sera ricordo e sottolineo che: "Una o poche noci in un sacco non possono far rumore". Al "grande e grosso amico" (non solo fisico), invece, che i "pesci piccoli" nuotano e si spostano "in banco" per difendersi e non essere divorati dagli squali.
Aggregare, unire non è mai stato il mio forte, non sono capace di attuare le strategie per farlo. Ma mi sa che qui non c'è nesuno capace di farlo. E allora "la storia" si ripeterà e continuerà, anche per il nostro paese, all'infinito. La speranza è l'ultima a morire. (cirosca)
Dopo aver ultimato gli studi anch'io ho varcato lo stretto (36 anni fa) anche allora c'era lo stesso problema, trovare senza raccomandazioni un ONESTO e DIGNITOSO lavoro. Per quel poco che posso dire è che per cambiare le cose nella nostra "cara" S.Agata bisognerebbe cambiare i santagatesi non gli ultimi arrivati ma quelli che sono gli eredi diretti o eredi arricchiti (con matrimoni o attività al limite del lecito) della vecchia generazione che oggi gestiscono tutto il territorio e non solo quello!.
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