Sant'Agata Militello. Via Pace, altro cantiere, altre proteste, altri disagi e altri.... Diventerà zona alberata e isola pedonale ?

Gli uffici tecnici del nostro comune, gli amministratori del passato ed ora anche quelli attuali, hanno avuto e continuano ad avere l'idiosincrasia (avversione, insofferenza o fobia) per i marciapiedi che alcuni chiamano anche in altro modo.
 Ed ecco che i marciapiedi esistenti nella nostra cittadina sono di appena 30-40 cm di larghezza (dove ci sono) e se, la nostra amministrazione, i nostri assessori, i nostri tecnici e progettisti ne trovano o vedono qualcuno più largo, lo restringono, anzi, come in alcuni casi, neanche li creano o costruiscono, specialmente nelle nuove vie o nelle nuove arterie. E dove ci sono, larghi o stretti che siano, li eliminano. E' quello che stanno facendo in Via Pace. 

In questa via è in attività un cantiere (vedi Tabella). Anche questo,  come quello di Telegrafo e degli altri, tuttora attivi, è opinabile (discutibile, controverso) nella struttura, nell'organizzazione e nella durata dei lavori. Come gli altri sei, è oggetto di denunce e proteste da parte dei residenti. Anche con questo si sta cercando di stravolgere in maniera irrimediabile lo "status" dei luoghi.
 Si continua e si sta facendo in modo di prolungare i disagi ai residenti, ai passanti, agli automobilisti, ai commercianti. Si stanno procurando danni irrimediabili, in alcuni casi anche danni fisici (per cadute ed infortuni) e danni di natura economica che potrebbero essere oggetto, se già non lo sono, di "richiesta di risarcimenti".

Che dire di quella  struttura in cemento che, secondo progetto, da me aspramente criticato in una riunione, dovrebbe ospitare alberi o fiori? A quella riunione, stranamente ero presente solo io, delegato da mia moglie, proprietaria dei locali in cui esercitava l'attività commerciale ed oggi in locazione per altra attività commerciale. Ah! dimenticavo, c'era anche il Dott. Maniaci che sempre in questa via ha lo studio-ambulatorio medico. C'erano anche l'ing. Contiguglia, organizzatore generale e "deus ex machina", il geometra Luigi Rundo Sotera (progettista sulla carta, anzi sulla Tabella dei lavori) e tre ragazze-architetti che non so a che titolo erano presenti alla riunione tenuta solo "pro forma".

Ebbene, non ci posso credere! Forse per accontentarmi o per punirmi di aver criticato l'estirpazione e il depauperamento del verde, vogliono piantumare alberi o piante al centro di una strada larga circa sei metri, abolendo i marciapiedi di ambo i lati. Si cerca di imitare forse qualche paese a noi vicino in cui esistono strade larghissime, piazze e zone pedonali e nel quale alberi e piante adornano le passeggiate diurne e notturne degli abitanti, dei visitatori, degli acquirenti e dei turisti?
 Mi pongo  allora altra domanda.
Verrà resa, questa via e le vie che la intersecano, non transitabile e non percorribile dalle autovetture, e quindi zona pedonale? 

E se questo non avviene contestualmente con l'apertura, al termine dei lavori, quanti pedoni, quante persone, quanti clienti che escono da qualche esercizio commerciale presente in questa via, finiranno coll'essere arrotolati o investiti dalle autovetture in transito?
Si sono resi conto il RUP ing. Silla, il Geom. Rundo, progettista e coloro che in buona o mala fede, con una più o meno grande  e già dimostrata competenza, potrebbero subire la stessa stessa sorte di altro loro collega , se ritenuti, a seguito di denuncia, responsabili di questa "ennesima" opera di restyling fatta con "noncuranza", incompetenza e senza che venga inserita in un piano più ampio ed immediato di viabilità interna, di posteggi e di quant'altro dovrebbe essere previsto, a priori, dai tecnici, architetti, ingegneri, progettisti e che dovrebbe rientrare anche in un piano regolatore generale (ahiai, ahiai anche per questo, e cioè "il piano regolatore generale" qualcuno ci ha già "trombato" e continua a "trombarci" servendosi di un "trombino" e non di "un trombone"!) ???
 Del resto, forse lo fanno per il "vil denaro" o per fini molto più nobili e cioè per non lasciare e da soli alcuni tecnici o funzionari o dirigenti comunali?
"Aver compagni al duolo scema la pena"! 
 Recita così un vecchio adagio. 
Ogni riferimento ad avvisi di garanzia già emessi o ancora da emettere da parte della magistratura è puramente casuale. Il guaio è solo che, come al solito, ci vanno di mezzo anche i più deboli, i più timidi, i più ingenui.
Per il resto, le foto parlano da sole e se vengono ingrandite, cliccandoci sopra, vi daranno l'idea di come si presenterà, a lavori ultimati, quest'altro parto, avvenuto a seguito di un rapporto non consensuale o, peggio ancora, di "stupro". (cirosca)