Sant'Agata di Militello. Il porto dei Nebrodi sempre più in alto mare.

Lettera aperta a Giovanni F. (ovviamente o probabilmente sarà un falso nick. Non si ha il coraggio di firmare col proprio nome per paura di essere identificati dai lettori) che mi scrive:

Giovanni F ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sant'Agata di Militello. Tribunale, Porto, Ato Me1...": 

"Cirosca perchè non racconta della denuncia dell'amministrazione per falso ideologico nei confronti di alcuni suoi fedeli. [.............] (ometto il resto perché non fa onore ne al "delatore" ne agli eventuali, se ci sono, denunciati e denuncianti.)".

Per quanto riguarda il link che mi hai inviato, non si apre. 

Carissimo Giovanni, alcune cose, alcune considerazioni non possono essere fatte e scritte su un Blog perchè altrimenti rischierei di essere denunciato anche io.

Pare che molti nel nostro comune utilizzino l'arma del ricatto e/o della denuncia  o denunce per intimorire, per fare valere le proprie ragioni, anche se stolte e a volte incorrette.

 Non è che io abbia paura. Tutt'altro. Come direbbe il comico Manfredi "Fussi 'ca fussi la vota bbona". Avrei occasione così di "esternare" alcune cose, fatti, avvenimenti e operazioni che probabilmente potrebbero fare cambiare qualcosa nel nostro comune.

 Mi fa piacere che tu nel tuo commento, non pubblicabile, aggiunga: " Perchè non lo spiega pubblicamente da persona corretta quale è lei?", riconoscendomi quell'onestà intellettuale, morale e politica che sono il frutto degli insegnamenti che mio padre, mia madre, i miei maestri e i miei professori di ogni ordine e grado mi hanno saputo inculcare. Che dire poi dei miei amici più intimi frequentati durante la mia giovane età che, opportunamente scelti, non mi hanno fuorviato dalla "corretta via"? Gli amici (i veri amici), i collaboratori, sono importanti nel corso della nostra vita, così come è importante il comportamento della famiglia.

Ora, parafrasando il sommo poeta, con la speranza che tu riesca a capire quello che voglio fare capire a te ed "agli altri", ti dico:

Giovanni, "io vorrei che tu e Lapo ed io

fossimo presi per magia
e messi su una navicella, che ad ogni soffio di vento
andasse per mare secondo il vostro e mio desiderio;

sicché tempesta o altro cattivo tempo
non ci potesse causare ostacoli,
anzi, vivendo accomunati dalla stessa volontà,
crescesse il desiderio di stare insieme...."

(NdB.: ..... e collaborare tutti uniti, nell'interesse della città, dei suoi cittadini per rendere migliore tutto, compreso la vivibilità degli anziani e dei giovani.

Gli interessi personali, l'arrivismo, le azioni poco chiare e credibili vanno emarginate e stigmatizzate....).

Spero tu abbia capito e sappia o voglia contattarmi, palesandoti direttamente o indirettamente. 

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Nella foto: Il porto incompleto "visto da lontano" da due giovani che aspettano e sperano...

Domanda per Giovanni F. e per gli amministratori:

"Pensate davvero che solamente il completamento del porto, che avverrà minimo fra 10 anni e dico "peco", il restyling della "Villa Bianco" e della "Villa Falcone e Borsellino", possano creare da soli e con il loro completamento, occupazione, benessere, lavoro per i giovani e un "nuovo futuro" per la città?". Ma di questo parleremo e scriverò nel prossimo post, facendo tesoro di un altro commento di altro lettore. (cirosca) 
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I commenti dei lettori:

Zà Peppa ha lasciato un nuovo commento sul tuo post " Lettera aperta a Giovanni F. (ovviamente o probab...": 

Forse Mario non ha ben presente che l'interesse di amministrazioni e costruttori non è il completamento di un'opera ma l'eternità dei lavori con conseguente lievitazione di costi, prebende, consulenze e naturalmente lo sfruttamento dell'inesauribile miniera delle promesse pre-elettorali. Con questo porto c'hanno fatto almeno una decina di campagne elettorali. Con la promessa di questo porto hanno votato 4 generazioni di pescatori. Si dovranno ancora eleggere almeno un'altra decina di consiglieri. Con i voti dei pescatori si dovranno ottenere "almeno" un'altra ventina di posti di lavoro (oggi i figli dei pescatori sono impiegati nell'ospedale e al comune e altri posti pubblici e annovreano una pletora di articolisti!) Se il porto venisse completato la miniera d'oro e di voti si esaurirebbe e addio sfruttamento e fessi da prendere in giro, addio a finte promesse e patti da mantenere...e mica sono scemi che mollano così la gallina dalle uova d'oro...pardon, volevo dire il porto dai voti d'oro!!
Anche gli operatori commerciali li tengono buoni con lo specchietto per le allodole dello sviluppo santagatese attraverso il porto o, almeno fanno finta di farsi tenere buoni visto che chi si mostra scettico o sfiduciato lo placcano e lo isolano che l'ottimismo è d'obbilgo e la fiducia è dovuta! Ma insomma, chi deve attraccare a Sant'Agata? Le compagnie di crociera o i miliardari americani? Quand'è che vorrete mettere i piedi a terra? Il porto è nato per la pesca e i pescatori, il turismo non era contemplato. Rimase famoso quel dibattito in cui l'ex sindaco Vicari dopo aver fatto sgomberare i campeggiatori ribattè alle lagnanze dell'allora consigliere Dott. Calderone che sant'Agata non aveva vocazione turistica e che non c'era spazio per campeggi o roulotte!
Era questo il clima in cui è stato iniziato questo benedetto o fantomatico porto turistico. 
Sono passati tanti anni e non noto molti cambiamenti i turisti sono ancora osteggiati e il porto è ancora in itinere.
Nulla di nuovo sotto il sole. (Zà Peppa)
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