24 marzo, 2014

Sant'Agata Militello. Cuccubello ci aspetta! E 'mmo che facciamo?

Ogni tanto ricordare fa bene. Fa riflettere ed agire, facendo tesoro delle precedenti esperienze, in maniera diversa. Ecco perché ripubblico alcuni passi tratti dal mio Blog e scritti negli anni passati. Non commento.
 I miei commenti potrebbero risultare offensivi per "qualcuno" o quanto meno inutili e le "azioni" che potrei proporre irrealizzabili.
Fine anno 2011 ricevo una Email e rispondo:



31-12-2011
Name*:Antonio xxxxxxxx
Email*:xxxxxx@hotmail.it
Subject*:Manifestazione pro-ospedale!
Message*:Gentile Cirosca,
Le scrivo non in merito ad un articolo in particolare, ma su un argomento che comunque anche Lei ha trattato sul Suo blog e che riguarda ogni singolo cittadino dell'area dei Nebrodi: la situazione indecorosa in cui versa l'Ospedale di S.Agata Militello! Non solo dal punto di vista prettamente strutturale e dei locali, ma anche della gestione, della funzionalità, dei servizi, delle condizioni di lavoro per il personale e quelle di trattamento dei pazienti e, non ultimo, per le prospettive future sempre più nere! Non possiamo accettare in silenzio questa situazione! Non sta a me giudicare ed indicare le cause, politiche, sociali, private che hanno portato a questa decadenza totale del servizio sanitario locale, ma penso che qualcosa noi cittadini dobbiamo provare a fare! Per quanto mi riguarda, personalmente, non fosse altro per la passione che ho visto in mio padre nel prestare servizio in questa struttura, in 28 anni di servizio portato avanti con abnegazione totale e con amore, nella buona e nella cattiva salute... Lo devo a lui, lo devo a me stesso, lo devo alla mia famiglia che, ahimè, potrebbe anche avere bisogno di un Ospedale funzionante! Lo dobbiamo a noi stessi!!!
Ed è con questo spirito che mi è venuta in mente l'idea di una manifestazione da poter organizzare nel periodo di queste festività per dire a tutti che noi non accettiamo assolutamente che la nostra salute si riduca come le mura di questo ospedale!! O come i pilastri della struttura a Calarco, abbandonata alle intemperie!
Credo che possa essere un inizio...e che tramite il Suo blog possa circolare un po' la voce e questa idea...
La ringrazio,
Antonio xxxxxxxxx
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*** Caro Antonio, anche se in ritardo, pubblico la tua lettera. Mi scuso con te e con tutti i lettori che hanno scritto commenti in merito all'ospedale e che non ho pubblicato. Faccio comunque gli auguri a tutti e speriamo, ma ne dubito, visto come si sta chiudendo questo 2011, che l'anno nuovo ci porti anche una classe politica più responsabile, più preparata e che sappia o voglia fare gli interessi della collettività, della gran massa dei lavoratori e della classe debole che fa numero solo al momento del voto.
Magari bastasse solo il mio Blog per dare voce  a chi non ha voce! E i sindacati che fanno? Anche loro, senza l'appoggio di tutti, non riescono a fare quello che dovrebbero e potrebbero fare. Mi sono posto e mi pongo, a ragion veduta, una domanda. Cosa sarebbe successo se l'Ospedale di Sant'Agata che è l'Ospedale dei Nebrodi, come luogo fisico fosse stato allocato inizialmente in quel di Capo D'Orlando, in quest'ultimo decennio avrebbe subito la stessa sorte? Non rispondo, anche se la risposta me la sono già data.
Ai lettori intelligenti non occorre che la scriva ma possono immaginarla.
Auguri a tutti, ai giovani, agli studenti, ai pensionati, agli anziani ed  anche a coloro che per lavoro, per motivi di famiglia, per attaccamento al territorio dove sono nati e cresciuti, hanno deciso di continuare a rimanere in questo piccolo fazzoletto dei Nebrodi. Non li biasimo, non l'invidio, ma li capisco e scuso. A tempi migliori! La speranza è l'ultima a morire. (cirosca)
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*** Continuo a ritroso o in maniera casuale e segnalare questi link o ciò che ho scritto su questo Blog ma ..........  potrei anche chiedermi: "cui prodest ?" (a chi giova?).
A qualcuno o ai pochi rappresentanti del territorio è rimasto ancora nelle vene un pò di sangue per consentir loro di arrossire di vergogna per non aver fatto o tentato di fare ciò che era loro possibile o nelle loro possibilità?
Leggiamo un pò:

05 luglio, 2009

27 marzo, 2010

27 maggio, 2009

15 febbraio, 2009

20 aprile, 2010

15 ottobre, 2009

06 agosto, 2009

10 luglio, 2009

16 maggio, 2009

07 maggio, 2009

24 febbraio, 2009

10 febbraio, 2009

24 novembre, 2009

17 ottobre, 2009

09 ottobre, 2009

11 maggio, 2009

22 aprile, 2009

18 febbraio, 2009

21 agosto, 2009

“L’Utic-Unità terapia intensiva coronarica verrà attivata”. A dichiararlo è il presidente della Regione Raffaele Lombardo, tornato ieri nella cittadina, a distanza di pochi giorni. E’ stato circondato.........

28 febbraio, 2009

05 luglio, 2012


**** Potrei continuare ancora ma mi fermo quì e mi pongo e pongo agli attenti lettori compreso 'u zzu Caloriu (attenzione non intendo riferirmi a Calogero Emanuele (Cisl)) e neanche a tutti coloro che rappresentano in sede locale e provinciale i vari sindacati confederali e/o autonomi, ai nostri (della zona del messinese) rappresentanti politici regionali e nazionali queste altre domande: "Vogliamo ancora continuare a credere nelle "favolette", a illuderci e a farci illudere? Siamo o non siamo capaci di organizzare pullman pieni di almeno 60 abitanti per ogni comune che ricade nel nostro distretto ed in compagnia di tutti (dico tutti) i sindaci dei 18 comuni e dei pochi deputati della zona, con le telecamere delle TV locali, recarci in quel di Palermo a protestare per reclamare il più sacro dei diritti, il diritto alla salute e all'assistenza per i più deboli e il diritto al lavoro per i medici, paramedici e di tutti coloro che operano nella sanità?
Rispondo: No, che non lo siamo!
E allora?
Rassegnamoci e "livamuci manu" se non lo siamo stati fino ad ora e se pensiamo di non farcela.
E,  alle prossime elezioni, caro 'zzu Caloriu, prima di tracciare un segno croce sulla scheda elettorale, non senza prima aver inumidito con la saliva la punta della matita copiativa, che non scrive bene come la biro, ci pensi bene e ci pensino bene tutti, vecchi e giovani, sani e ammalati, coloro che il lavoro ce l'hanno, ma che rischiano di perderlo, e coloro che il lavoro non ce l'hanno e mai, con i tempi che corrono, l'avranno. Tanto Cuccubello ci aspetta prima o poi (ma vi invito a toccare, per chi ce l'ha, qualcosa o, in mancanza, un mazzo di chiavi ferrose. Non quelle del Paradiso perchè a molti sicuramente quelle chiavi non serviranno per aprirne le porte). Tutti i link citati potranno essere facilmente raggiungibili per leggerli, cliccando sui titoli riassuntivi. (cirosca)
Carissimi amici, Calogero Emanuele, Nunzio Musca, Orlando Latino, Turuzzu Miceli e altri (sarebbe troppo lungo nominarli tutti): It 'important to remember:



Non ho mai ricevuto E_mail, comunicati stampa ed altro da questi miei amici, forse sarebbe meglio chiamarli conoscenti, vorrei quindi ricordar loro il mio impegno civile, disinteressato e la mia email:
cirosca@gmail.com

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