08 gennaio, 2008

Aspiranti giudici: 43mila domande per 380 posti

Aspiranti giudici ma ignoranti: 43mila domande
al concorso per 380 posti, 58 sono rimasti scoperti


ROMA (6 gennaio) - Trecentoottanta posti di magistrato, 43mila domande, 4mila candidati arrivati a consegnare lo scritto, soltanto 342 ammessi all'orale, rivelatosi uno scoglio per venti degli ammessi. Risultato: 58 posti rimasti vacanti. E' lo sconcertante esito dell'ultimo concorso per l'accesso in magistratura, che ha fornito soltanto 322 delle 380 nuove toghe richieste.
Il motivo? L'impreparazione dei concorrenti, alcuni dei quali hanno persino consegnato prove con errori di grammatica e ortografia. Ora c'è un altro concorso in fase avanzata con la correzione degli scritti, ma la stessa magistratura è molto preoccupata: «Se ciò da un lato è indicativo di una persistente serietà nella selezione, dall'altro crea non poche perplessità sul livello medio di preparazione dei partecipanti - ha scritto uno dei componenti della Commissione di esami, il giudice della Corte d'appello di Palermo Matteo Frasca, facendo un bilancio della sua esperienza sul sito del Movimento per la Giustizia - Vi risparmio le indicibili citazioni solo per pudore, ma vi assicuro che hanno indotto seri dubbi sulle modalità di conseguimento del diploma di scuola media inferiore».

Il dettaglio del concorso. Dei 43mila ne sono stati ammessi alle prove scritte 18mila, 16mila dei quali non erano semplici neolaureati: oltre 6mila si sono effettivamente presentati e poco più di 4mila hanno consegnato tutte e due le prove scritte, il doppio dei precedenti concorsi. Gli ammessi agli orali sono stati 342, pari all'8,53%. I vincitori, proclamati dalla Commissione di esami, sono stati 319 e altri 3 - che pur non avendo riportato alcuna insufficienza, non avevano raggiunto la votazione minima prevista - sono stati dichiarati tali con un provvedimento del ministro della Giustizia Mastella.
Secondo me il dato attenzionato o da attenzionare è la scarsa preparazione degli studenti, dei diplomati e dei laureati di oggi. Cosa fare? Quali rimedi suggerire?
(cirosca)
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Da "Unimagazine.it

Record di bocciati all'esame per magistrati
Prove con errori di grammatica e ortografia. E' quanto accaduto all'ultimo concorso per l'accesso in magistratura che ha portato all'immissione in servizio di sole 322 nuove toghe, 58 in meno dei posti da coprire.

43mila candidati. 4Mila prove scritte consegnate. 380 posti da coprire. Erano questi i numeri del concorso di novembre scorso per entrare in magistratura. In questi giorni, la sorpresa: l'immissione in servizio di sole 322 nuove toghe, 58 in meno dei posti da coprire.

Il motivo?Un eccesso di ignoranza. Verbi sbagliati, errori di grammatica e di ortografia. Un disastro per gli esaminatori che hanno così respinto oltre il 90 per cento dei candidati aspiranti giudici. Un dato alquanto sconfortante. E ancora più nero se si tiene conto del fatto che 16 mila dei 18 mila ammessi alle prove non erano semplici laureati: erano avvocati, giudici onorari, funzionari della pubblica amministrazione, studiosi con tanto di dottorato.

“La conoscenza dell’italiano – ha dichiarato Matteo Frasca, giudice di corte d’appello a Palermo - è una precondizione per partecipare al concorso, ma alcuni candidati non ce l’avevano...Ci siamo trovati a fare la disarmante constatazione che in alcune prove c’erano errori di grammatica e di ortografia, oltre che di forma espositiva, testimonianze evidenti di una mancanza formativa che non è emendabile”.

La privacy blocca la possibilità di fare qualche esempio sull'ignoranza dei candidati. Ma non blocca le considerazioni. Qualcuno avrà messo la Q al posto della C, nella parola riscuotere. Qualcun altro avrà sbagliato tutti gli apostrofi. Punteggiature, doppie. Non sono poi delle grandi novità se si considera come, ai giorni d'oggi, si fa carriera.

Il concorso ha, così, fatto segnare numerosi record, dalle domande presentate (43mila) al numero di candidati che hanno consegnato le prove scritte (oltre 4mila). E per finire, il basso numero di vincitori. A questo punto? Cosa conviene fare? Reclutamenti straordinari o immissione per titoli?

Daria Raiti

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Commenti:

mzungu ha detto...

Quello che mi preoccupa di più non è il numero dei “non idonei”,ma i 322 nuovi giudici. Se i bocciati sono quelli che non avrebbero superato un esame “normale” di quinta elementare,i promossi probabilmente sarebbero stati bocciati alla maturità. E questi sono quelli che uno di noi si potrebbe trovare davanti ad applicare articoli di legge che non è in grado di capire.
mzungu

Jojobik ha detto...

Sono d’accordo con te

giomo ha detto...

Sono anni che mi danno della reazionaria quando dico che è ora di finirla di promuovere tutti. Ci facciamo ridere dietro in tutta Europa. Lo sapete che se si fa ripetere l’anno ad un bambino delle elementari, dove insegno da trent’anni, si rischia di finire sul giornale? Quando hanno problemi di apprendimento è IMPOSSIBILE offrire loro un’altra chance. E’ più facile ottenere una diagnosi clinica che permetta un percorso didattico differenziato. Se fossero figli miei prima pretenderei la ripetizione, poi valuterei la seconda possibilità.
Lo sapete che le scuole superiori dove si boccia vengono considerate non adeguate e quindi tutti i presidi premono perchè si promuova il più possibile?
Lo sapete che le università ricevono i finanziamenti in base al numero degli studenti in corso e che quindi un docente che respinge agli esami viene malvisto da presidi e rettori?
Lo sapete che in certe regioni non è difficile comprarsi un titolo di studio?
Vi prego, quando leggete sui giornali che i bambini di oggi sono molto più intelligenti di quelli di una volta, non credeteci! La realtà purtroppo è l’esatto contrario. Come insegnante vi dico questo: se voglio che tutti “vadano bene” non devo fare altro che tarare le mie prove di verifica su livelli più bassi.
E non immaginate a quante grane vada incontro chi non è disposto a barare e non si accontenta. Stiamo crescendo stuoli di pappemolli. Fortunatamente qualcuno che si salva c’è sempre, ma invece di spronarlo facciamo di tutto perchè si afflosci.
Mi rendo conto che questo è uno sfogo poco motivato e per nulla circostanziato, ma ci vorrebbero molte pagine per descrivere nel dettaglio tutto ciò che ostacola il nostro lavoro.
giomo


melania ha detto...

Posso confermarti , per confessione di un insegnante dell’istituto Industriale della mia città, emblematico che l’incontro avvenisse all’ASL alla visita fiscale di controllo della malattia, che questi rammaricato, forse anche afflitto e umiliato, mi riferiva di essere costretto a dare a tutti gli studenti almeno il sei .Che pochissimi meritavano.Diversamente veniva bersagliato dai genitori poi dalla Preside la quale per evitare discussioni ” consigliava ” di non dare voti bassi .
Evidenzio questo fatto perchè mi ha colpito la rinuncia del professore ad insegnare la sua materia per non creare fastidio!!.

Anonimo ha detto...

Altro che grane! Ora voi insegnanti vi prendete anche le botte dei genitori dei piccoli geni, giudicati male perchè siete voi che non capite niente.



06 gennaio, 2008

Centro raccolta differenziata rifiuti - Premiati i pasticcieri della megatorta

GIORNALE DI SICILIA - Domenica 6 Gennaio 2008 -
CRONACA DI SANT'AGATA MILITELLO
  • Entro il 15 le offerte per le attrezzature del Centro raccolta differenziata. Importante passo avanti per la struttura di Rosmarino.
  • Premiati i pasticcieri che hanno creato la megatorta.
  • Consiglio comunale. Presentato un piano per migliorare il livello di efficienza della polizia locale.



Mini_cavallerizzi a Villa Bianco


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05 gennaio, 2008

Appello di Cuffaro al Presidente Napolitano

Da "estense.com" - quotidiano on line

Notizia inserita il 5/1/2008
Appello al presidente Napolitano perché ''lanci un segnale al governo''
Rifiuti, per Cuffaro l'unica soluzione sono gli inceneritori

Palermo. "I termovalorizzatori restano l'unica valida soluzione all'emergenza rifiuti, in Sicilia come in Campania e le posizioni espresse ieri dal presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci, non fanno altro che confermare la bontà della nostra scelta". Lo afferma il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro. "Ho molto apprezzato - dice - il grande senso di responsabilità mostrato ieri da Realacci durante l'intervento alla trasmissione di Rai 3, Primo piano. Sentirgli dire che i termovalorizzatori inquinano meno di una strada trafficata e che, proprio per questo, possono tranquillamente essere realizzati in pieno centro cittadino non mi ha affatto stupito. Sono le cose che andiamo dicendo da sempre - precisa Cuffaro - e che ci hanno portato a prevedere nel nostro piano rifiuti, già approvato dall'Unione europea, la realizzazione dei quattro impianti di Paternò, Augusta, Casteltermini e Bellolampo"."L'unico vero rischio, e di questo è meglio che tutti comincino a prenderne piena coscienza, è di far precipitare la Sicilia fra tre anni, quando cioè le nostre discariche risulteranno sature, nella stessa drammatica situazione in cui si trova la Campania", prosegue. "Ma come è possibile - sottolinea - che il titolare del dicastero dell'Ambiente Pecoraro Scanio, continui a bloccare tutto con norme e provvedimenti ?". "E' per questo - conclude Cuffaro - che ci rivolgiamo al presidente Napolitano affinché lanci un segnale al governo in modo che la nostra Regione possa essere messa nelle condizioni di guardare al futuro serenamente".A puntare sui termovalorizzatori, già da diversi anni, è la Germania, che è riuscita a trasformare lo smaltimento dei rifiuti in un vero e proprio business. Dal 2001 ad occuparsi dell'immondizia napoletana è la Remondis, quinta società al mondo nel settore del riciclaggio, che utilizza la spazzatura per produrre energia o recuperare le materie prime. La società tedesca, nata nel dopoguerra, ha 25 siti nel mondo, 15 mila dipendenti e fattura 2,3 miliardi di euro. Recentemente i rifiuti napoletani sono stati bruciati in un'altra eco-centrale tedesca, di proprietà della Eon, collocata a Helmstedt, un centro di 25 mila abitanti in Bassa Sassonia. "E' un impianto che funziona bene - sottolinea il sindaco della città Heinz-Dieter Eisermann in un'intervista al Sole 24 Ore -. Non provoca inquinamento e produce elettricità".


(estense.com) Rifiuti, per Cuffaro l'unica soluzione sono gli inceneritori

Cucinotta a Santagata (Nuova edizione di un video registrato l'anno scorso)

Per Gigi84 ripubblico il video dell'intervista a Maria Grazia Cucinotta. In effetti, Gigi, hai ragione: non c'è sincronizzazione tra audio e video. Ho rimediato e l'ho rimesso in linea. Mi stranizza che solo tu abbia segnalato l'inconveniente considerato che da Settembre ad oggi la vecchia edizione è stata visualizzata 1107 volte. Se vuoi puoi anche scaricarlo visto che sei uno dei tanti fans di Maria Grazia (siciliana doc). Ciaoo ed auguri.
cirosca

Ufficio postale via Goldoni, lunghe attese - Palazzetto dello sport sarà una realtà

GIORNALE DI SICILIA - Sabato 5 Gennaio 2008 -
  • All'ufficio postale di via Goldoni personale ridotto e lunghe attese. Non sono mancate le proteste degli utenti, che si sono visti "bruciare" la mattinata. Per un versamento in conto corrente qualcuno è rimasto in coda un'ora e mezza.
  • Atteso da 18 anni, il palazzetto dello sport sarà una realtà. Il costo dell'opera sarà di cinque milioni.

04 gennaio, 2008

Sosta selvaggia - La bonifica nel quartiere Telegrafo

GIORNALE DI SICILIA - Venerdì 4 Gennaio 2008 -
  • Un'altra giornata di sosta selvaggia, le macchine "frenano" la circolazione. Bloccate le piazze Vittorio Emanuele e Duomo. Le auto sono parcheggiate pure in prossimità degli incroci, impedendo le normali manovre di svolta.
  • La bonifica nel quartiere Telegrafo.
  • Comune, sui dipendenti divergenze col sindacato.
  • Per i lavori in Via Cosenz deciso il senso unico.

03 gennaio, 2008

Problemi nella sanità - Tuccio Musumeci all'Aurora - Poste, accumulo di corrispondenza

GIORNALE DI SICILIA - Giovedì 3 Gennaio 2008 -
  • In arrivo altri problemi nella Sanità, sarà soppressa la guardia medica. Il sindaco Bruno Mancuso non ci sta: "In questo modo si andrà a congestionare il pronto soccorso. Inoltre verrà a mancare un importante servizio domiciliare".
  • All'Aurora torna Tuccio Musumeci. Venerdì alle 21 si alza il sipario con "Fiat voluntas dei"
  • Poste, accumulo di corrispondenza e il recapito è in ritardo.

02 gennaio, 2008

Parco, i sindaci difendono i vincitori dei due concorsi - Lavori nella chiesa di S. Francesco

GIORNALE DI SICILIA - Mercoledì 2 Gennaio 2008 -
  • Parco, i sindaci difendono i vincitori dei due concorsi. Giorno 8 una delegazione di primi cittadini del comprensorio andrà a Palermo per patrocinare la richiesta dei trentuno lavoratori.
  • Lavori nella chiesa di San Francesco. Soddisfazione del parroco, Gaetano Franchina, per il finanziamento di tre milioni.


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31 dicembre, 2007

Rassegna di notizie e opinioni dal Web

NOTIZIE DAL WEB

Anno 2007. Sicilia ancora un popolo di disoccupati
- di cirignotta -

Come colmare il divario dovuto alla mancanza di infrastrutture industriali rispetto alle regioni del Nord?
Secondo i dati forniti da Eurostat, la Sicilia, è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile,infatti il 42,9% dei giovani siciliani ,cerca lavoro. Il rapporto è contenuto all’interno della situazione occupazionale delle regioni dell’Ue-25 dell’ufficio europeo di statistica.
In ambito nazionale la Sicilia si attesta al 17,2 % con il maggior numero di disoccupati. Nella valutazione statistica di alcune città siciliane troviamo,Palermo che con il 19,2% di disoccupazione su 1.239.808 di residenti in provincia ,Siracusa con il 14,6% su 389.330 residenti nella provincia e Caltanissetta con il 19,2 % su 274.001 residenti in provincia.
Dati allarmanti che colpiscono principalmente le classi d’età più giovani; con un maggiore livello culturale e di scolarizzazione. Un fenomeno dilagante che sembra essere anche dovuto alla diffusione di sentimenti di scoraggiamento e di finale progressione a sospendere le attività di ricerca di un lavoro.
Forse tra le cause la mancanza di equità valutativa nelle varie selezioni per avere un lavoro e la dilagante idea comune che occorre avere sempre una spintarella politica, utile ad ottenere un risultato concreto. Altra causa da prendere in considerazione il lavoro nero, mal pagato e privo di ogni possibilità di rivalsa contrattuale che allo stato attuale sembra essere il più a portata di mano per i giovani. Il titolo di studio inoltre non rappresenta secondo le statistiche dell’Istat un valore preferenziale, infatti fino al diploma superiore esiste una evidente equità in percentuale di disoccupati e un titolo di studio più elevato non è dunque garanzia di sicurezza occupazionale. Si salvano i laureati che presentano tassi di disoccupazione ridotti (8% circa). La Sicilia infine sebbene Isola e con potenzialità notevoli nell’ambito della sua posizione logistica non è mai stata favorita dai vari governi che hanno preferito incentrare il potere industriale e di forza lavoro al nord dell’Italia obbligando quindi i giovani ad emigrare.
Le leggi nazionali, Treu del 24 giugno 1997, n.196, dettante le "Norme in materia di promozione dell’occupazione" e Biagi del 14 febbraio 2003, n. 30 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro" hanno ad oggi solo sfiorato il problema disoccupazione in Sicilia. Forse occorre un federalismo regionale incentrato sui bisogni del lavoro a livello locale? Come colmare il divario dovuto alla mancanza di infrastrutture industriali rispetto alle regioni del Nord? Molte domande e poche risposte per molti giovani siciliani in cerca di lavoro ed ancora disoccupati al 31 dicembre 2007.


Finanziaria. Diminuisce l’Iva per gli asini - di Adriano Todaro -

La finanziaria, alla fine, è stata approvata fra mal di pancia, ricatti, messaggi in codice, tentativi di comprare senatori della maggioranza così da far cadere il governo Prodi.Dalle cifre che emergono, si può notare che la fetta più grossa dei beneficiari è quella relativa ai padroni. Diminuisce l’Ires-Imposta sul reddito delle Società (dal 33 al 27,5%) e diminuisce l’Irap-Imposta regionale sulle Attività produttive (dal 4,25 al 3,9%). Se queste cifre si assommano alla concessione del cuneo fiscale della scorsa finanziaria, bisogna riconoscere che gli amici di Montezemolo cadono sempre in piedi. Certo non c’è solo questo nella finanziaria, ci sono molte altre cose e qualche cosina cade anche sui lavoratori. Poi, però, ci sono 30 milioni per l’organizzazione del G8 del 2009 e fondi per incrementare la “difesa” tenendo conto che l’aumento per le armi è stato dell’11% e che andremo ad acquistare aerei da combattimento al costo unitario di più di 100 milioni di euro.

Preoccupati? Non pensateci perché la finanziaria ha ridotto l’Iva per i corsi mascherati e in costume, finanzia i giochi del Mediterraneo e il festival pucciniano. E, soprattutto, ricordate che se avete un asino è impossibile usufruire dell’Iva agevolata al 10%. Per usufruire dell’agevolazione e necessario ammazzarlo!

E la ricerca? Gli enti di ricerca si sono visti decurtare il budget di altri 92 milioni di euro per darli agli autotrasportatori. Eppure il taglio era stato negato da Romano Prodi nella trasmissione “Che tempo che fa” di domenica 16 dicembre, condotta da Fabio Fazio.

Noia e rabbia. Questi i sentimenti affiorati mentre vedevo, e ascoltavo questa intervista. Si dice che l’informazione deve essere “il cane da guardia del potere” ma, in questo caso, Fabio Fazio ha scodinzolato davanti al potere. I sacri testi del giornalismo recitano che le interviste non si debbono fare in ginocchio ma davanti a Prodi, il conduttore si è sdraiato completamente. Domande visibilmente concordate, nessuna contro domanda, risposte soporifere che non chiarivano nulla, nessuna insistenza da parte del conduttore. Ma come, abbiamo la possibilità di avere il presidente del Consiglio e non insistiamo sui grandi temi che attanagliano il nostro Paese? Prodi dice che fra breve, in meno di un’ora si andrà da Bologna a Milano. E allora perché non chiedere come mai i treni dei pendolari vengono soppressi e i ritardi ogni mattina si accumulano? E ancora: solo il giorno prima dell’intervista, a Vicenza, c’era stata una grande manifestazione contro la costruzione di una nuova base. Non era il caso di chiedere qualcosa sulle servitù militari? Sulla morte degli operai di Torino la penosa risposta di Prodi non ha dato adito a nessuna contro domanda. Ben sapendo che gli ispettori del lavoro, molte volte non hanno neppure i soldi per fare benzina. Tagli alla ricerca? Prodi dice che non è vero e tutto finisce lì. Una cosa Prodi ha detto e cioè che i lavoratori italiani guadagnano poco. Bene. Non si poteva chiedere come mai? Non si poteva domandare come mai, invece, agli industriali italiani in questi ultimi anni il governo di centro-sinistra ha regalato così tanti soldi? E come mai, invece, i parlamentari guadagnano così tanto? Nessuna domanda del genere. Meglio le soporifere risposte di Prodi, meglio non inimicarsi il potere per restare, così, nella solita “compagnia di giro”.

Noia e rabbia, ma anche tanta voglia di andare via da questo Paese pieno di cialtroni che hanno fatto diventare il servizio pubblico la prateria dove le segreterie politiche possono impunemente cavalcare. Ma non arrabbiamoci. A Natale siamo tutti più buoni e poi, ricordate, che l’Iva è diminuita. Solo sugli asini morti, però.