al concorso per 380 posti, 58 sono rimasti scoperti
ROMA (6 gennaio) - Trecentoottanta posti di magistrato, 43mila domande, 4mila candidati arrivati a consegnare lo scritto, soltanto 342 ammessi all'orale, rivelatosi uno scoglio per venti degli ammessi. Risultato: 58 posti rimasti vacanti. E' lo sconcertante esito dell'ultimo concorso per l'accesso in magistratura, che ha fornito soltanto 322 delle 380 nuove toghe richieste.
Il motivo? L'impreparazione dei concorrenti, alcuni dei quali hanno persino consegnato prove con errori di grammatica e ortografia. Ora c'è un altro concorso in fase avanzata con la correzione degli scritti, ma la stessa magistratura è molto preoccupata: «Se ciò da un lato è indicativo di una persistente serietà nella selezione, dall'altro crea non poche perplessità sul livello medio di preparazione dei partecipanti - ha scritto uno dei componenti della Commissione di esami, il giudice della Corte d'appello di Palermo Matteo Frasca, facendo un bilancio della sua esperienza sul sito del Movimento per la Giustizia - Vi risparmio le indicibili citazioni solo per pudore, ma vi assicuro che hanno indotto seri dubbi sulle modalità di conseguimento del diploma di scuola media inferiore».
Il dettaglio del concorso. Dei 43mila ne sono stati ammessi alle prove scritte 18mila, 16mila dei quali non erano semplici neolaureati: oltre 6mila si sono effettivamente presentati e poco più di 4mila hanno consegnato tutte e due le prove scritte, il doppio dei precedenti concorsi. Gli ammessi agli orali sono stati 342, pari all'8,53%. I vincitori, proclamati dalla Commissione di esami, sono stati 319 e altri 3 - che pur non avendo riportato alcuna insufficienza, non avevano raggiunto la votazione minima prevista - sono stati dichiarati tali con un provvedimento del ministro della Giustizia Mastella.
Secondo me il dato attenzionato o da attenzionare è la scarsa preparazione degli studenti, dei diplomati e dei laureati di oggi. Cosa fare? Quali rimedi suggerire?
(cirosca)
Record di bocciati all'esame per magistrati
Il motivo?Un eccesso di ignoranza. Verbi sbagliati, errori di grammatica e di ortografia. Un disastro per gli esaminatori che hanno così respinto oltre il 90 per cento dei candidati aspiranti giudici. Un dato alquanto sconfortante. E ancora più nero se si tiene conto del fatto che 16 mila dei 18 mila ammessi alle prove non erano semplici laureati: erano avvocati, giudici onorari, funzionari della pubblica amministrazione, studiosi con tanto di dottorato.
“La conoscenza dell’italiano – ha dichiarato Matteo Frasca, giudice di corte d’appello a Palermo - è una precondizione per partecipare al concorso, ma alcuni candidati non ce l’avevano...Ci siamo trovati a fare la disarmante constatazione che in alcune prove c’erano errori di grammatica e di ortografia, oltre che di forma espositiva, testimonianze evidenti di una mancanza formativa che non è emendabile”.
La privacy blocca la possibilità di fare qualche esempio sull'ignoranza dei candidati. Ma non blocca le considerazioni. Qualcuno avrà messo la Q al posto della C, nella parola riscuotere. Qualcun altro avrà sbagliato tutti gli apostrofi. Punteggiature, doppie. Non sono poi delle grandi novità se si considera come, ai giorni d'oggi, si fa carriera.
Il concorso ha, così, fatto segnare numerosi record, dalle domande presentate (43mila) al numero di candidati che hanno consegnato le prove scritte (oltre 4mila). E per finire, il basso numero di vincitori. A questo punto? Cosa conviene fare? Reclutamenti straordinari o immissione per titoli?
Daria Raiti
_______________________________
Commenti:
-
Quello che mi preoccupa di più non è il numero dei “non idonei”,ma i 322 nuovi giudici. Se i bocciati sono quelli che non avrebbero superato un esame “normale” di quinta elementare,i promossi probabilmente sarebbero stati bocciati alla maturità. E questi sono quelli che uno di noi si potrebbe trovare davanti ad applicare articoli di legge che non è in grado di capire.
mzungu -
Sono d’accordo con te
-
Sono anni che mi danno della reazionaria quando dico che è ora di finirla di promuovere tutti. Ci facciamo ridere dietro in tutta Europa. Lo sapete che se si fa ripetere l’anno ad un bambino delle elementari, dove insegno da trent’anni, si rischia di finire sul giornale? Quando hanno problemi di apprendimento è IMPOSSIBILE offrire loro un’altra chance. E’ più facile ottenere una diagnosi clinica che permetta un percorso didattico differenziato. Se fossero figli miei prima pretenderei la ripetizione, poi valuterei la seconda possibilità.
Lo sapete che le scuole superiori dove si boccia vengono considerate non adeguate e quindi tutti i presidi premono perchè si promuova il più possibile?
Lo sapete che le università ricevono i finanziamenti in base al numero degli studenti in corso e che quindi un docente che respinge agli esami viene malvisto da presidi e rettori?
Lo sapete che in certe regioni non è difficile comprarsi un titolo di studio?
Vi prego, quando leggete sui giornali che i bambini di oggi sono molto più intelligenti di quelli di una volta, non credeteci! La realtà purtroppo è l’esatto contrario. Come insegnante vi dico questo: se voglio che tutti “vadano bene” non devo fare altro che tarare le mie prove di verifica su livelli più bassi.
E non immaginate a quante grane vada incontro chi non è disposto a barare e non si accontenta. Stiamo crescendo stuoli di pappemolli. Fortunatamente qualcuno che si salva c’è sempre, ma invece di spronarlo facciamo di tutto perchè si afflosci.
Mi rendo conto che questo è uno sfogo poco motivato e per nulla circostanziato, ma ci vorrebbero molte pagine per descrivere nel dettaglio tutto ciò che ostacola il nostro lavoro.
giomo
-
Posso confermarti , per confessione di un insegnante dell’istituto Industriale della mia città, emblematico che l’incontro avvenisse all’ASL alla visita fiscale di controllo della malattia, che questi rammaricato, forse anche afflitto e umiliato, mi riferiva di essere costretto a dare a tutti gli studenti almeno il sei .Che pochissimi meritavano.Diversamente veniva bersagliato dai genitori poi dalla Preside la quale per evitare discussioni ” consigliava ” di non dare voti bassi .
Evidenzio questo fatto perchè mi ha colpito la rinuncia del professore ad insegnare la sua materia per non creare fastidio!!. -
Altro che grane! Ora voi insegnanti vi prendete anche le botte dei genitori dei piccoli geni, giudicati male perchè siete voi che non capite niente.
Quello che mi preoccupa di più non è il numero dei “non idonei”,ma i 322 nuovi giudici. Se i bocciati sono quelli che non avrebbero superato un esame “normale” di quinta elementare,i promossi probabilmente sarebbero stati bocciati alla maturità. E questi sono quelli che uno di noi si potrebbe trovare davanti ad applicare articoli di legge che non è in grado di capire.
RispondiEliminamzungu
Sono d’accordo con te
RispondiEliminaSono anni che mi danno della reazionaria quando dico che è ora di finirla di promuovere tutti. Ci facciamo ridere dietro in tutta Europa. Lo sapete che se si fa ripetere l’anno ad un bambino delle elementari, dove insegno da trent’anni, si rischia di finire sul giornale? Quando hanno problemi di apprendimento è IMPOSSIBILE offrire loro un’altra chance. E’ più facile ottenere una diagnosi clinica che permetta un percorso didattico differenziato. Se fossero figli miei prima pretenderei la ripetizione, poi valuterei la seconda possibilità.
RispondiEliminaLo sapete che le scuole superiori dove si boccia vengono considerate non adeguate e quindi tutti i presidi premono perchè si promuova il più possibile?
Lo sapete che le università ricevono i finanziamenti in base al numero degli studenti in corso e che quindi un docente che respinge agli esami viene malvisto da presidi e rettori?
Lo sapete che in certe regioni non è difficile comprarsi un titolo di studio?
Vi prego, quando leggete sui giornali che i bambini di oggi sono molto più intelligenti di quelli di una volta, non credeteci! La realtà purtroppo è l’esatto contrario. Come insegnante vi dico questo: se voglio che tutti “vadano bene” non devo fare altro che tarare le mie prove di verifica su livelli più bassi.
E non immaginate a quante grane vada incontro chi non è disposto a barare e non si accontenta. Stiamo crescendo stuoli di pappemolli. Fortunatamente qualcuno che si salva c’è sempre, ma invece di spronarlo facciamo di tutto perchè si afflosci.
Mi rendo conto che questo è uno sfogo poco motivato e per nulla circostanziato, ma ci vorrebbero molte pagine per descrivere nel dettaglio tutto ciò che ostacola il nostro lavoro.
giomo
Posso confermarti , per confessione di un insegnante dell’istituto Industriale della mia città, emblematico che l’incontro avvenisse all’ASL alla visita fiscale di controllo della malattia, che questi rammaricato, forse anche afflitto e umiliato, mi riferiva di essere costretto a dare a tutti gli studenti almeno il sei .Che pochissimi meritavano.Diversamente veniva bersagliato dai genitori poi dalla Preside la quale per evitare discussioni ” consigliava ” di non dare voti bassi .
RispondiEliminaEvidenzio questo fatto perchè mi ha colpito la rinuncia del professore ad insegnare la sua materia per non creare fastidio!!.
Altro che grane! Ora voi insegnanti vi prendete anche le botte dei genitori dei piccoli geni, giudicati male perchè siete voi che non capite niente.
RispondiElimina