ASM: INCENERITORE SEQUESTRATO
14 Gennaio 2008 16.59 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.105822
Nove gli avvisi di garanzia
Duro colpo per il comune di Terni: il sindaco Paolo Raffaelli, il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Multiservizi ed alcuni tecnici, in tutto nove persone, hanno ricevuto questa mattina dal Pubblico Ministero Elisabetta Massini un'informazione di garanzia in relazione a tredici presunti reati ambientali connessi al funzionamento dell’inceneritore municipale. Nel contempo l’inceneritore, la stazione di trasferenza e gli impianti connessi sono stati posti sotto sequestro. E' un sequestro probatorio finalizzato al prelievo di alcuni campioni da analizzare nell'ambito dell'indagine in corso. Gli accertamenti sono svolti dal corpo forestale dello Stato coordinato dal pubblico ministero Elisabetta Massini. Il sequestro è stato deciso per il timore che i lavori di manutenzione attualmente in corso sull'impianto potessero modificare lo stato di aspetti in merito ai quali sono in corso verifiche. I prelievi potevano essere inoltre eseguiti solo ad attività ferma. Dovrebbero comunque essere completati nel giro di pochi giorni. Questo provvedimento, si legge in una nota dell'amministrazione municipale, di fatto paralizza il sistema di trattamento e di smaltimento dei rifiuti della città di Terni. Il sindaco ha convocato urgentemente la Giunta comunale per un esame della situazione e contestualmente ha dato immediata comunicazione al Prefetto Sabatino Marchione per una comune valutazione degli effetti in materia di sicurezza e qualità urbana che il sequestro dell'inceneritore potrebbe avere sulla città. “Affrontiamo questa nuova prova – ha commentato Raffaelli – con coscienza limpida e consapevole convinzione di aver tutelato gli interessi, la salute e la qualità della vita della nostra comunità. Ora, quando dopo un anno di verifiche e di proroghe si arriva a questo esito, malgrado l'enorme mole di controdeduzioni poste in essere, la questione che consideriamo centrale – sottolinea il sindaco - è evitare che il primo effetto del provvedimento sia rendere impossibile il funzionamento del servizio di trattamento dei rifiuti nella città di Terni e per i Comuni collegati. Ripristinare l’efficacia del servizio è la priorità assoluta – conclude il primo cittadino - e per questo ho sollecitato l’intervento del Prefetto”. Intanto la Giunta municipale ha espresso piena solidarietà al sindaco, al presidente dell’ASM, agli altri amministratori e tecnici inquisiti, dando mandato al primo cittadino, confermando piena fiducia sul suo operato, di attivarsi presso il Prefetto, quale Autorità di Governo, al fine di garantire il positivo prosieguo delle attività di gestione del ciclo dei rifiuti a tutela della qualità urbana, della salute e della sicurezza dei cittadini. L'inceneritore, lo ricordiamo, è fermo dal dicembre scorso per lavori di manutenzione ordinaria svolti dall'Asm che lo gestisce. Erano invece regolarmente in funzione fino a questa mattina, la stazione di trasferenza e gli impianti connessi nei quali vengono selezionati i rifiuti poi destinati alla discarica di Orvieto
Dal primo qotidiano indipendente in rete: "LA VOCE"
Anche Milano esporta i suoi rifiuti in Germania
Raccolta differenziata significa business
La filiera dei riciclo inizia nelle nostre case
Milano, 12 gen. – In questi giorni si parla molto spesso dei rifiuti campani. Si tratta di un serio problema per tutti i comuni di quel territorio che pur continuando a produrre nuovi rifiuti, ancora non sanno dove smaltire quelli vecchi. È dato oggettivo che ogni individuo produca uno smisurato numero di scarti pro-capite, questo perché molto spesso acquistiamo dei beni che sono imballati con materiali molte volte superflui. Tuttavia un corretto smaltimento dei rifiuti potrebbe rappresentare un ottimo business per le imprese. È proprio il caso della Germania che da qualche anno ormai si è autoproclamata “pattumiera d’Europa”, realizzando così importanti introiti. Sono moltissimi i paesi che hanno deciso di appoggiarsi agli impianti tedeschi innovativi e ben gestiti. Questo sarebbe ovviamente possibile anche in altri paesi.
La tematica rifiuti, tuttavia, in Italia scotta, anche in molti centri urbani, che oggi, sotto i riflettori, sembrano essere esempio di comportamenti virtuosi. È ovvio che il caso campano sia, probabilmente, imparagonabile, tuttavia è da sottolineare come lo smaltimento rifiuti sia uno spreco di risorse per molte città del nostro paese.
Il capoluogo lombardo ad esempio non riutilizza più della metà degli scarti prodotti dai suoi cittadini. Non viene riciclato il 60% circa dei materiali, poiché essi non vengono raccolti in modo differenziato. Quest’ultimo aspetto è estremamente importante, in quanto, plastica, vetro, alluminio ed altri materiali se non raccolti in modo differenziato sono destinati agli impianti di termovalorizzazione per essere trasformati in cenere, la quale deve essere anch’essa smaltita. Dove? Spesso l’azienda milanese addetta alla raccolta e alla smaltimento rifiuti ricorre ai suddetti impianti di smaltimento tedeschi.
Tutto questo ovviamente rappresenta un onere che va ad aggiungersi ai costi ambientali che non sono sempre facilmente calcolabili.
I rifiuti invece, come si è detto precedentemente, possono rappresentare un vero e proprio business. Infatti i sei impianti di riciclaggio dell’Amsa, funzionanti a pieno regime, riescono a riutilizzare e trasformare circa 300 mila tonnellate di spazzatura rimessa sul mercato sottoforma di prodotti di vario genere (plastica, vetro, carta, legno ed altro ancora), che poi verranno utilizzati come base per la produzione di artefatti composti del medesimo materiale.
È importante però sottolineare come la responsabilità del corretto smaltimento dei rifiuti sia anche attribuibile al cittadino, poiché la filiera del riciclo inizia a casa di ciascuno di noi. Ogni abitante può contribuire da casa al giusto smistamento dei rifiuti prodotti dal proprio nucleo familiare. È dunque necessario un piccolo, ma fondamentale sforzo, da parte di tutti noi, che scrupolosamente dobbiamo raccogliere i nostri rifiuti in modo differenziato.
Tale filiera continua con la raccolta ed il trasporto. Giunti nell’apposito impianto di riciclaggio, i rifiuti vengono selezionati, lavati, trasformati e successivamente rivenduti sotto forma ad esempio, per le bottiglie in plastica, di minuscoli “fazzoletti” del medesimo materiale che costituiscono la base per poter fabbricare nuovi prodotti in plastica. Artefatti di questo genere come anche quelli in vetro, alluminio e molti altri materiali, possono essere utilizzati un numero infinito di volte. Se quindi riuscissimo ad aumentare il numero dei rifiuti riciclati avremmo davvero la possibilità di ricavarne ottimi introiti costanti.
Fabio Boccapianola
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