I comuni della costa faranno da traino a quelli dell’entroterra, in una comune strategia di sviluppo economico, contro lo spopolamento dei centri montani. Dopo diversi “step” di condivisione col territorio, da Patti a Tusa, lunedì pomeriggio, a Palazzo Crispi, si sono riuniti diversi sindaci, sotto l’egida del Pis-Piano strategico e del Gal Nebrodi Plus. Si sono messi insieme 43 comuni, 14 enti pubblici (tra consorzi ed Unione di comuni) e 161 società private. Hanno espresso la volontà di condividere un percorso unitario che, con l’adesione partenariale, porti il Gal Nebrodi Plus a presentare la candidatura al bando regionale per la selezione dei Gal (Gruppi di azione locale) e PSL (Piani di Sviluppo Locale). “Insieme – afferma il sindaco Bruno Mancuso, che ha fatto gli onori di casa - andremo a formare una nuova coalizione che si dovrà dotare di uno nuovo statuto e una nuova governance. Abbiamo deliberato che ai 4 sindaci scelti per la formazione dello statuto, ovvero quelli di San Marco, Capri Leone, Tortorici e Librizzi, si aggiungeranno 4 rappresentanti della parte privata. Entro il 15 settembre, dobbiamo approvare lo statuto , occuparci del futuro organigramma e lavorare sul piano di sviluppo locale”. Tra gli obiettivi da perseguire: sviluppo sopratutto delle popolazioni rurali, quindi potenziare il turismo rurale e contrastare lo spopolamento dei centri dell’entroterra, implementazione di microimprese, filiera corta, fonti di energia alternative e Biodiversità.
Cinzia Scaglione
Nella foto : da sinistra, il sindaco di Librizzi Renato Cilona, il presidente del Gal Nebrodi di Castell’Umberto, Gaetano Conti Nibali, il sindaco Bruno Mancuso, il presidente del Gal Nebrodi Plus Francesco Calanna, il sindaco di Raccuja Damiano Cono Salpietro e il vice sindaco di Castell’Umberto Tito Barbagiovanni.
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