Sant'Agata di Militello. Mancano spazi di aggregazione e iniziative socializzanti. Molti giovani abbandonano la scuola. Lo denuncia Elena Franzone, consigliere di maggioranza, in una mozione presentata al sindaco.
“Un numero sempre maggiore di alunni, frequentanti il biennio della scuola secondaria di secondo grado, abbandona la scuola senza assolvere l’obbligo formativo, rischiando una precoce esclusione sociale”. E ancora: “nella realtà santagatese, carente di spazi di aggregazione e di iniziative socializzanti, molti giovani trascorrono la maggior parte del loro tempo libero giocando nelle salette, oppure oziando nei pub, divenuti, ormai, sempre più spesso, l’anticamera del coinvolgimento giovanile nelle diverse forme di devianza (alcool, droga, piccola criminalità, videodipendenza)”.
La denuncia parte dal consigliere comunale di maggioranza Elena Franzone (nella foto), che ha presentato una mozione al sindaco Bruno Mancuso e al presidente del consiglio comunale, Andrea Barone, affinché il civico consesso approvi l’istituzione di uno “sportello di ascolto” per la prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica.
Il consigliere Franzone ricorda che il secondo istituto comprensivo “Marconi” è stato individuato(dall’U.s.p. di Messina) quale "Osservatorio locale” per la prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Inoltre – sottolinea “sul territorio comunale operano numerose organizzazioni di volontariato onlus”.
E propone di “predisporre uno studio per la realizzazione, appunto, di un progetto “Sportello/ascolto (anamnesi del disagio adolescenziale)”, in collaborazione con l’Osservatorio locale d’area, che coinvolga gli alunni, le loro famiglie i docenti, gli esperti dell’Asl, le associazioni di volontariato”.
Accrescere le conoscenze e competenze dei docenti nella gestione del gruppo classe e nell’individuazione delle situazioni a rischio. Intervenire in chiave psicologica, psicosociale ed educativa nei soggetti o nei gruppi con disagi o problematiche devianti, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie. Incrementare una più fattiva collaborazione tra la scuola e le famiglie per favorire il benessere di tutti gli allievi. Stimolare innovazione didattica ed integrazione culturale e sociale. Il Progetto dovrà essere destinato alle famiglie e agli alunni residenti nella cittadina, appartenenti alla fascia di età compresa tra i dodici e i sedici anni.
Cinzia Scaglione
Nella foto grande: Un gruppo di giovani all'uscita dalla scuola nei pressi di un centro commerciale.
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