In particolare, la Consulta si occuperà di: favorire la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, dare espressione alla differenza di genere e valorizzazione alle esperienze delle donne attraverso funzioni di sostegno, confronto, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio Comunale. Inoltre, di esprimere proposte ed elaborare progetti di intervento locale, svolgere attività di ricerca sulla condizione femminile nell'ambito comunale, valutare lo stato di attuazione nel Comune delle leggi statali e regionali nei riguardi della condizione femminile. E ancora, di promuovere iniziative dirette a sviluppare la cultura delle pari opportunità, raccogliere e diffondere informazioni riguardanti la condizione femminile e dei soggetti deboli, operare per la rimozione di ogni forma di discriminazione rilevata o denunciata, soprattutto in materia di lavoro e di impiego della donna, promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica ed alla gestione della pubblica amministrazione, nonché un’adeguata presenza femminile nelle nomine di competenza del Comune. Infine, di favorire la creazione di sinergie e reti tra realtà e luoghi femminili ed esprimere pareri, richiesti dagli organi di governo del Comune, sugli atti e sulle iniziative da questi promosse.
Cinzia Scaglione
Foto: Il consiglio comunale e nel riquadro a sinistra Elena Franzone.
Che cosa inutile...non sono un maschilista ma davvero non ne vedo la necessità
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