Riorganizzazione e riqualificazione del civico cimitero, sia della parte vecchia che di quella nuova. L’assessore ai servizi cimiteriali Filippo Travaglia sta già attuando una serie di provvedimenti. Nello specifico, nell’ambito di un’operazione di riordino dell’ala vecchia, sta predisponendo un avviso, che prevede una scadenza di 60 giorni, rivolto a chi ha avuto assegnate aree cimiteriali da oltre 50 anni, ma non le ha utilizzate. Dovranno porre in essere i dovuti interventi di riqualificazione, altrimenti, trascorsi 60 giorni, queste aree, comprese quelle dove ricadono tombe non curate (così come stabilito dal regolamento di pulizia mortuaria), verranno acquisite al patrimonio comunale. “La risorsa del cimitero sostanzialmente è l’area libera, quindi il terreno - spiega l’assessore Travaglia - per potere intervenire attraverso un riordino generale di tutti i colombari vecchi, dove ci sono problemi di caduta di calcinacci, dobbiamo recuperare delle risorse. E le risorse si recuperano attraverso la risorsa primaria, che in un cimitero è il terreno. Per il nuovo cimitero, invece, abbiamo già disposto una variante al piano cimiteriale che andrà in consiglio comunale mi auguro prima di Natale e mediante la quale, attraverso un ampliamento delle disponibilità di tombe e cappelle di famiglia, intendiamo dare risposta alle numerosissime richieste pervenute al Comune e che concernano l’assegnazione di aree libere per la costruzione sia di tombe di famiglia, a 2 e 4 posti, che di cappelle gentilizie”. Quante sono le richieste? “Una cinquantina, di cui 23 per tombe di famiglie e 27 per cappelle. Ma, c’è da dire che si tratta di richieste fatte attraverso la formulazione di una semplice domandina. Nel momento in cui ci sarà un bando e verrà messa a conoscenza tutta la cittadinanza, le richieste saliranno notevolmente di numero”. Intanto, il 16 dicembre scade il termine di presentazione delle richieste per l’assegnazione di 180 loculi, che verranno ultimati entro quest’anno. E’ stato pubblicato apposito avviso pubblico. La priorità, naturalmente, spetta agli utenti già interessati da un lutto. “Attraverso una variazione al piano cimiteriale, di natura programmatica – ribadisce l’assessore Travaglia – quindi, con l’utilizzo di parte del campo comune centrale, che in atto è tutto terreno, intendiamo soddisfare le richieste che ci saranno nell’arco di un decennio, perché così dice la legge”. E conclude: “considerando che a Sant’Agata c’è un indice di mortalità annuo dell’ordine di circa 120 unità, nell’arco di 10 anni dobbiamo soddisfare le richieste di circa mille e 200 posti di assegnazione”.
Cinzia Scaglione
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