Il "corteo" lungo la Via Medici |
XxxxxxXxxx Xxxxxxxxx "E QUESTA ERA TUTTA LA Sant'Agata che commemorava FALCONE........MA LE SCUOLE.....GLI UOMINI E LE DONNE DI DOMANI DOV'ERANO???? ".
(Ho occultato il nome e cognome dello scrivente, che comunque potrete andare a ricercare, se ne avete capacità e tempo, su FB.)
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Questo è il commento che un lettore e frequentatore di Facebook ha scritto sotto la prima foto che, ieri, dopo averla scattata, avevo inserito, insieme ad altre, in quello che è il "Social" più frequentato della rete internet. Non avevo, infatti, intenzione di scrivere sull'avvenimento alcunchè e nessun commento.
Meglio di me e più di me, altri più quotati e specializzati, lo avrebbero fatto.
La foto può essere ingrandita cliccandoci sopra e avere una più ampia veduta di tutti i partecipanti (o quasi), me escluso. |
Sfido chiunque a trovare su FB, negli anni, questa ed altre notizie o foto sul "Social Network più frequentato e utilizzato dalla massa".
Ed ecco il mio "pezzo".
"Anche Sant'Agata Militello, a 22 anni dalla strage di Capaci, attentato in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta, ha voluto commemorare il "grande" magistrato.
Proprio nella villa intitolata ai giudici "Falcone e Borsellino", ieri mattina, si è conclusa la manifestazione di commemorazione promossa dall’Acis, con la deposizione di una corona di fiori ai piedi del grande medaglione con l'effige dei due grandi magistrati, che hanno dato la vita per difendere la libertà, la legalità, contro ogni sopruso e prevaricazione.
In poche parole "contro ogni tipo di mafia".
Presente, naturalmente, il presidente dell'Associazione commercianti e imprenditori santagatesi, Giuseppe Foti, il sindaco Carmelo Sottile, l'assessore alla Cultura Nino Testa, l'assessore Giuseppe Puleo, il presidente del consiglio comunale Antonio Scurria, nonché autorità civili e militari.
Alla cerimonia ha preso parte, inoltre, una "sparuta" rappresentanza di alunni degli istituti scolastici locali.
E non potevano mancare la foto di gruppo "a ricordo" e una "piccola" schiera di fotografi e "video-operatori" e "qualche giovane" non impegnato negli studi (a scuola o all'Università).
I discorsi "commemorativi" del Presidente dell'ACIS e del Sindaco Sottile, hanno concluso la manifestazione.
Notata, quest'anno, l'assenza di qualche rappresentante della Chiesa e del "decano" di queste manifestazioni annuali, Padre Spiccia." (cirosca)
Dopo la morte di Falcone e Borsellino sembrava che l'Italia e la Sicilia avessero trovato la forza di opporsi alla mafia e alle mafie in generale, ma in pochi anni quel senso di ribellione sociale si è spento e le foto lo dimostrano. Per alcuni è bastato intitolare qualche opera ai giudici morti ammazzati, anche nel ricordo di tutte le altre migliaia di morti ammazzati, e poi ci si sono subito dedicati alla normale amministrazione. La mafia si combatte solo con senso civico e con voglia di appartenere ad una comunità fatta di regole che vanno rispettate. La migliore targa commemorativa che possiamo fare per ricordare i morti ammazzati dalle mafie è comportarsi in modo legale.
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