"Sagunto" non solo viene espugnata. E' stata messa a fuoco, distrutta.
E ancora il peggio deve arrivare!
Solo la metà della metà di alcuni consiglieri, eletti democraticamente e liberamente dagli elettori, se avesse un po' di coscienza e dopo attenta riflessione, potrebbe porvi parzialmente rimedio. Ma non lo faranno. I condizionamenti politici ed alcuni legami affettivi, familiari, di amicizia, di interesse, forse, glielo impediranno.
"Tranne qualcuna, e quindi poche, a che servono tutte queste interrogazioni e mozioni? Suvvia! Siamo seri. La gente, i cittadini santagatesi aspettano non la o le soluzioni ai problemi, che sono gravi e non di facile soluzione ma, quanto meno, che alcune "piccole cosette" vengano trattate in commissione o in altre sedi senza "can can", risolte ivi e successivamente portate in consiglio, se ci riescono, per l'approvazione. E mentre Sparta ed Atene litigano per la visibilità politica e per prepararsi il terreno per le prossime elezioni, "Sagunto" viene espugnata. Ma perchè chi di dovere non interviene e dà "una sonora lezione" a qualcuno per farlo o farli rientrare nei "ranghi"? Che "Bel Paese" il nostro! (non è quello di un noto formaggio ma è forse quello di "Ciccio Pasticcio") " - questo è quanto scrivevo in un post nel mese di gennaio di quest'anno -
Cosa è cambiato da quella data? Niente! "Rien de rien".
Le cose, a distanza di circa dieci mesi sono peggiorate. La conflittualità è aumentata.
Gli "impedimenti" anche.
E si continua .....
Ma si sono resi conto tutti (maggioranza, minoranza, sindaco, esecutivo - "giunta" e quindi "assessori" -) che così non si può e non si deve continuare?
Se si devono fare "scelte dolorose" (compreso rimpasti e sostituzioni a tutti i livelli) che si facciano e non quando sarà troppo tardi e obbligati, ma adesso. Anche adesso forse è troppo tardi!
La città è in ginocchio non solo "economicamente" ma anche dal punto di vista "morale" e "psicologico". La fasce più deboli, i senza lavoro, coloro che lo stanno per perdere, i giovani, i pensionati, gli imprenditori e i commercianti sono esasperati, alcuni sempre più tartassati da spese e tasse non più sostenibili. Certo non si potranno "ormai" fare miracoli, ma dare qualche "piccolo segnalino" è doveroso, coscienzioso, imprescindibile.
Ciò è dovuto ed è importante anche per "mettere a tacere" coloro che da questa situazione pensano di trarne vantaggio. Ma, per l'esperienza che ho "sul mio groppone", lasciatemelo dire, non sarà così e saranno "tutti perdenti", compreso i cittadini che lo sono già fin da adesso.
Dopo aver parlato, in questi giorni, con "u zzu Caloriu", "u zzu Pinu", "Don Pippinu", "u zzu Giovanni", "u zzu Iachino", "u zzu Carmelo", " don Pauluzzu, meglio conosciuto come don Paliddu (non quello che vendeva pisciu stoccu e baccalà)", "a zza Pippina", "a zza Rusalia", a "gnura (signora) Angilina" e tanti altri ed altre (i nomi sono di fantasia per non farli individuare - non provateci nemmeno a farlo -) volevo intervistarli con o senza telecamera, con registratore audio o altro mezzo audiovisivo ma, appena hanno compreso le mie intenzioni, si sono chiusi "a riccio" e non hanno voluto dichiararmi o manifestarmi più niente. Posso anche capirli. Potevano essere identificati e trattati malamente dall'opinione pubblica o, peggio ancora, da chi conta. E si sa "il paese è piccolo e la gente mormora", ma mormora di nascosto e con gente fidata. Non si fidano più dei giornalisti o di chi (pur non essendo tale), pensano loro, può mettere in piazza ciò che si pensa degli altri, soprattutto se "questi altri" sono ritenuti o vengono ritenuti "potenti" e in grado di procurar loro "danni". E nel nostro paese, più che altrove (ma tutto il mondo è paese), fioccano le denunce, le querele per diffamazione e in maniera talmente voluminosa da "ingolfare" il regolare e veloce adempimento di alcune pratiche più importanti, necessarie e urgenti. (cirosca)
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