19 giugno, 2010
Corretta disinformazione, dignità, discarica di contrada Carbone e "reazione della società civile". I vostri commenti.
Quello che mi meraviglia, ma che mi fa anche indignare, è la "non corretta informazione" data ad arte e non per incapacità. Invece quella che viene data per "necessità di sopravvivenza" o per "interesse personale" mi fa semplicemente "schifo". E' vero che tutti "si vendono" e che ognuno ha un prezzo più o meno congruo e che raggiunto il quale "si cede" all'offerta dell'acquirente. Ma la "dignità", che ogni essere umano dovrebbe avere e custodire integra fino alla fine dei suoi giorni, dove la mettiamo?
Già, la dignità non è una parola astratta. Si acquisisce, in primis, in famiglia, attraverso l'esempio dato dai genitori, successivamente dall'educazione ricevuta, sempre in famiglia e poi a scuola, infine ricevendo informazioni dall'esterno attraverso i "media". Tutte le fonti citate, oggi, fanno il possibile per evitare che l'individuo possa averla o formarsi adeguatamente. Se la possiede finirà, prima o poi, per perderla.
Si arriva al punto di negare quello che, documentato, si è detto o scritto in passato.
Si arriva al punto di "rimangiarsi" le promesse fatte.