22 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Tagli all'ospedale, i sindaci rilanciano "Urgente aprire la Rianimazione"

Rimane alta l’attenzione dei sindaci del comprensorio sul locale presidio ospedaliero. In vista della prossima approvazione del piano di rimodulazione dei servizi sanitari, l’obiettivo che si prefiggono riguarda non solo la salvaguardia degli attuali servizi forniti, ma puntare all’attivazione di posti di rianimazione e terapia intensiva, nonché dell’Utic- Unità di terapia intensiva coronarica ( inaugurata in maniera solenne il 27 dicembre del 2005, con cerimonia “officiata” dall’allora ministro della Salute Francesco Storace e rimasta sulla carta per la mancata emanazione di un semplice provvedimento regionale di autorizzazione), indispensabili per garantire il diritto alla salute dei cittadini dei Nebrodi. I sindaci sono tornati a riunirsi a Palazzo Crispi, per concordare eventuali strategie da mettere in atto al fine di ottenere il potenziamento di una struttura che serve un bacino di utenza di circa 100 mila abitanti, su un vasto territorio caratterizzato da un’alta incidenza di cardiopatie, soprattutto ischemiche. “Le priorità sono i posti di rianimazione e di terapia intensiva e l’attivazione dell’Utic – sottolinea il sindaco Bruno Mancuso – dalle notizie che trapelano, pare che non siano stati previsti nella bozza di proposta dell’Asl 5 Me. Su questi punti non transigiamo. Mentre, dovrebbero aumentare i posti letto, passando dagli attuali 109 (83 ordinari e 26 dh-ds) a 141, perché aumenteranno 4 posti in Medicina e poi posti di riabilitazione e lungodegenza”. Si parla anche di accorpamenti tra reparti di ospedali vicini. “Dovrebbero essere uniti i presidi di Sant’Agata, Patti e Mistretta – aggiunge Mancuso – sugli accorpamenti vedremo cosa ci proporranno. Verranno creati dei poli strategici-hub. Sembrerebbe che l’orientamento sia Sant’Agata per Ortopedia e Medicina e, invece, Patti per Chirurgia. Il sindaco del comune capofila della provincia, Buzzanca, ci ha convocati per giorno 30 (riunione inizialmente prevista per il 20), per discutere del piano di rimodulazione che interesserà gli ospedali dell’Asl 5 Me. Esporremo le nostre esigenze”. Il locale nosocomio comprende 17 unità operative, di cui 10 di degenza ed altri servizi: Ortopedia, Medicina, Chirurgia, Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Audiologia, Neurologia, Talassemia, DSM (Dipartimento Salute Mentale). E’ l’unico centro di assistenza ospedaliera in una fascia cha va da Cafalù a Patti, comprese le zone montane, con una viabilità piuttosto difficile. Nel corso del 2007, sono stati effettuati 4.297 ricoveri ordinari, 2.780 ricoveri day hospital e day-surgery, 1.537 interventi chirurgici, 31.734 prestazioni di pronto soccorso. Alta specialità: Ortopedia, Talassemia ed Audiologia, punti di riferimento aziendali. Il SIMT (servizio di medicina trasfusionale) conta 2.553 donatori.
Cinzia Scaglione

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