11 maggio, 2009

Sant'Agata Militello. Raccolte oltre 10 mila firme per chiedere l'attivazione dell'Utic e la Rianimazione all'Ospedale dei Nebrodi.

Pieno successo della macchina organizzativa attuata per salvaguardare e potenziare l’ospedale. Oltre 10 mila firme sono state già raccolte, soprattutto la scorsa domenica, nelle piazze dei 18 comuni del distretto sanitario. Obiettivo: chiedere all’assessore regionale alla Sanità, Russo, l’attivazione delle unità operative di Rianimazione e dell’Utic-Unità di terapia intensiva coronarica (inaugurata nel 2005 e mai entrata in funzione), presso il locale presidio ospedaliero, che serve un bacino di utenza di circa 10 mila abitanti. L’iniziativa di sensibilizzazione della popolazione del comprensorio è stata promossa dal Comitato pro-ospedale dei Nebrodi, di concerto con le amministrazioni comunali, le organizzazioni sindacali e le associazioni del territorio.
In piazza Vittorio Emanuele, è stato allestito un gazebo, con apposita postazione gestita dal cardiologo ed ex sindaco di Acquedolci Salvatore Oriti (uno dei promotori), il rappresentante zonale della Uil Nunzio Musca e il chirurgo Giuseppe Maniaci. Presente anche il sindaco Bruno Mancuso e il candidato a sindaco Alfredo Vicari. “Siamo fiduciosi che questa operazione congiunta del Comitato con le amministrazioni comunali andrà a buon fine – sottolinea Oriti – in settimana, avanzeremo apposita richiesta di incontro all’assessore regionale alla Sanità, Russo, al quale sottoporremo le esigenze di un territorio che necessita di servizi sanitari di vitale importanza, per trovare riscontro alla rivendicazione del diritto indiscutibile e inappellabile della salute. E ci aspettiamo risposte concrete in tempi rapidi”. “L’Utic e la Rianimazione sono servizi indispensabili per un comprensorio popoloso come quello dei Nebrodi – evidenzia il sindaco Mancuso – caratterizzato da diversi disagi nei collegamenti viari con l’entroterra. In realtà, è assurdo che debbano essere messe in atto attività del genere per rivendicare un diritto primario come quello della salute. E’ evidente la necessità di un presidio ospedaliero a salvaguardia della vita umana. Nel 2005, abbiamo assistito alla parata dell’inaugurazione dell’Utic, alla quale, però, non è seguita alcuna apertura. Solo promesse. Speriamo che adesso, sotto la spinta di questa iniziativa di sensibilizzazione, sia la volta buona”. L’ex sindaco e candidato alle prossime amministrative Alfredo Vicari critica: “se si arriva a ricorrere allo strumento delle firme è per l’incapacità politica di chi non è riuscito ad attuare un’azione concreta di potenziamento del locale nosocomio. Adesso, dobbiamo cercare di ricostruire una solidarietà forte nel paese, soprattutto su argomenti fondamentali come l’ospedale”.
Cinzia Scaglione

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