Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
21 maggio, 2016
Manifestazione Antimafia a Sant'Agata di Militello. Diverse migliaia di partecipanti.
Migliaia di cittadini, molte Associazioni, Sindacati, Sindaci dei Nebrodi e della fascia Tirrenica, Studenti e alunni di tutte le scuole a Sant'Agata di Militello in provincia di Messina hanno manifestato solidarietà al Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, vittima di attentato mafioso. Davanti alla sede del Commissariato di P.S. diretto dal vice questore, Daniele Manganaro, che ha diretto l'operazione, hanno gridato la loro riconoscenza nei confronti delle Forze dell'ordine, della Polizia e dei Carabinieri. La Manifestazione si è conclusa alle spalle del Monumento ai Caduti, in Piazza Crispi davanti al Castello dei Principi Gallego.
Solo in questo videoclip, prodotto da cirosca per "L'Altra Informazione", potrete vedere e riconoscere la maggior parte dei partecipanti. Non tutti (erano diverse migliaia). Se vi riconoscete potrete poi dire: "Anch'io c'ero, anch'io con la mia presenza ho voluto fare qualcosa per una Sicilia migliore."
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano in visita a Sant'Agata di Militello
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano in visita a Sant'Agata di Militello (Me) nella sede del Parco dei Nebrodi. Ha voluto congratularsi con il Presidente del Parco, Giuseppe Antoci, per lo scampato pericolo. Parole di ringraziamento e stima ha avuto anche nei confronti del vice-questore, Daniele Manganaro e con gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Sant'Agata Militello e quelli della scorta che hanno salvato la vita al Presidente Antoci. Anche il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, è giunto in questa cittadina sul mar Tirreno, porta dei Nebrodi, assurta agli onori della cronaca nera perché è da qui che è partito il messaggio che ha fatto scattare il gesto inconsulto dei "mafiosi dei pascoli" e delle aree boschive del Paroo. L'intervista al Presidente Antoci e al Ministro Alfano che dichiara: "Saranno inviati 12 reparti speciali per dare man forte alla Polizia di Stato e ai Carabinieri. (cirosca)
19 maggio, 2016
Sant'Agata di Militello. Manifestazione e corteo di solidarietà per Antoci e gratitudine per gli agenti della scorta. Sabato mattina. Modificare il percorso?
Nella foto (archivio) l'attuale Sede principale del "Parco dei Nebrodi". E' qui che il Presidente Giuseppe Antoci, balzato agli onori della cronaca per essere stato l'obiettivo di un agguato, catalogato di origine mafiosa, nel quale poteva perdere la vita se, come abbiamo letto e sentito, l'intervento degli uomini della scorta, non avesse impedito il progettato omicidio che avrebbe sottratto alla sua famiglia, alla società civile e onesta, alla Sicilia e alla Nazione un uomo di spiccata intelligenza, moralità e capacità organizzative e di programmazione. Plaudo all'iniziativa programmata per sabato prossimo e che vedrà coinvolti, come da comunicato stampa diramato dal Sindaco di Sant'Agata Militello, Carmelo Sottile. Parteciperanno la Fai Antiracket nazionale rappresentata dal Presidente Pippo Scandurra e Tano Grasso, tutti i Sindaci del comprensorio nebroideo. Si manifesterà piena solidarietà a Giuseppe Antoci, Presidente Parco dei Nebrodi e al dott. Daniele Manganaro,dirigente del Commissariato di Sant'Agata di Militello ed a tutti gli agenti della Polizia di Stato. Oltre a tutte le associazioni anti racket della Sicilia, parteciperanno le scuole e la società civile. Un corteo per manifestare solidarietà al vile attentato ,che partirà dalla sede del Parco dei Nebrodi , proseguirà per alcune vie della città con il passaggio nella strada dove risiede la sede del Commissariato P.S. di Sant'Agata e si concluderà in piazza Castello dove le maggiori istituzioni regionali e nazionali interverranno .
Ho evidenziato in "rosso" i luoghi di partenza e di arrivo perchè qualcosa non mi convince. Non si dovrebbe "partire" dalla Sede del Parco dei Nebrodi (ex Palazzo Gentile) ma è qui, in Piazza Duomo, davanti agli uffici diretti e gestiti dal Dr. Antoci, dove quotidianamente lavora e si impegna per restituire alla Sicilia e al nostro territorio, dignità, legalità, cultura e ricchezza prodotta dal turismo, che si dovrebbe concludere il corteo.
E allora che facciamo, signor Sindaco, signor Assessore, signor Comandante della Polizia Municipale?
Riuniamo il Corteo e i partecipanti in Piazza Crispi, di fronte al Municipio (sede istituzionale), modifichiamo il percorso, facciamo scendere il corteo dalla Via Roma (dove attualmente ha sede il Commissariato di P.S.), piccola sosta di qualche minuto di fronte agli uffici per rendere ringraziamento al Dr. Daniele Manganaro e agli uomini della scorta che hanno salvato la vita al Presidente Antoci. Proseguire sul lungomare passando sul tratto di strada franato a causa dei marosi, breve sosta anche qui davanti alle macerie per riflettere e agire, salire dalla Via Ztto e concludere il corteo davanti al portone del Palazzo Gentile. Dal balcone al primo piano d questo palazzo, il Presidente Antoci potrà ringraziare gli intervenuti.
Niente palcoscenici, niente passerelle, niente discorsi e interventi di politici e "affini".
La "gente comune" ne ha piene le tasche e qualche altra cosa.
Occorre uno sforzo organizzativo per attuare il mio suggerimento?
Ma no!
Basta fare una ordinanza immediata e interdire per 24 ore la sosta delle auto in tutto il tratto della strada che scende dal Palazzo verso la Via San Giuseppe e che costeggia la parte laterale del Duomo. Troppo difficile per questa Amministrazione la mia proposta? La mancata modifica del percorso di partenza e arrivo sarà giustificata da "motivi" quanto meno "puerili"?
Mettete subito gli avvisi di rimozione delle auto in sosta in questo tratto e con rimozione forzata in caso di inosservanza.
Ho evidenziato in "rosso" i luoghi di partenza e di arrivo perchè qualcosa non mi convince. Non si dovrebbe "partire" dalla Sede del Parco dei Nebrodi (ex Palazzo Gentile) ma è qui, in Piazza Duomo, davanti agli uffici diretti e gestiti dal Dr. Antoci, dove quotidianamente lavora e si impegna per restituire alla Sicilia e al nostro territorio, dignità, legalità, cultura e ricchezza prodotta dal turismo, che si dovrebbe concludere il corteo.
E allora che facciamo, signor Sindaco, signor Assessore, signor Comandante della Polizia Municipale?
Riuniamo il Corteo e i partecipanti in Piazza Crispi, di fronte al Municipio (sede istituzionale), modifichiamo il percorso, facciamo scendere il corteo dalla Via Roma (dove attualmente ha sede il Commissariato di P.S.), piccola sosta di qualche minuto di fronte agli uffici per rendere ringraziamento al Dr. Daniele Manganaro e agli uomini della scorta che hanno salvato la vita al Presidente Antoci. Proseguire sul lungomare passando sul tratto di strada franato a causa dei marosi, breve sosta anche qui davanti alle macerie per riflettere e agire, salire dalla Via Ztto e concludere il corteo davanti al portone del Palazzo Gentile. Dal balcone al primo piano d questo palazzo, il Presidente Antoci potrà ringraziare gli intervenuti.
Niente palcoscenici, niente passerelle, niente discorsi e interventi di politici e "affini".
La "gente comune" ne ha piene le tasche e qualche altra cosa.
Occorre uno sforzo organizzativo per attuare il mio suggerimento?
Ma no!
Basta fare una ordinanza immediata e interdire per 24 ore la sosta delle auto in tutto il tratto della strada che scende dal Palazzo verso la Via San Giuseppe e che costeggia la parte laterale del Duomo. Troppo difficile per questa Amministrazione la mia proposta? La mancata modifica del percorso di partenza e arrivo sarà giustificata da "motivi" quanto meno "puerili"?
Mettete subito gli avvisi di rimozione delle auto in sosta in questo tratto e con rimozione forzata in caso di inosservanza.
18 maggio, 2016
L'attentato alla vita del Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, motivo di riflessione e di azioni concrete e mirate nella e sulla cultura del territorio..
Era un mio preciso dovere quello di partecipare all'incontro, al Castello Gallego, in occasione della Manifestazione che rientrava nel Maggio dei Libri con la presentazione del libro "Cento passi ancora ..." di Salvo Sottile.
Ho videoregistrato le parti "salienti" dell'incontro ma ho indirizzato con più attenzione la videocamera quando al microfono sono intervenuti il Presidente Giuseppe Antoci e il vice-Questore Daniele Manganaro. Conoscevo in parte il contenuto dei loro interventi, che vi ripropongo, anche se l'audio per un'amplificazione non molto adeguata, ha lasciato a desiderare e ve ne chiedo scusa.
Ho riproposto il servizio trasformando la "e" congiunzione in "è" voce del verbo essere e così nessuno si sarà accorto che volevo significare che "Informazione e libertà" non è la stessa cosa di dire (traducendo la frase in dialetto siciliano) "Informazioni "eni" libirtà". Molti o pochi avranno capito che solo attraverso una corretta informazione (corretta non grammaticalmente) ma coscienziosa vuol dire "formare". E a formare le "nuove generazioni", soprattutto quelle che vivono in zone e situazioni di disagio o disagiate, dovrebbe farlo la scuola e lo Stato con la "S" maiuscola. (Clicca su "Leggi tutto" per continuare e visionare il video)
Ho videoregistrato le parti "salienti" dell'incontro ma ho indirizzato con più attenzione la videocamera quando al microfono sono intervenuti il Presidente Giuseppe Antoci e il vice-Questore Daniele Manganaro. Conoscevo in parte il contenuto dei loro interventi, che vi ripropongo, anche se l'audio per un'amplificazione non molto adeguata, ha lasciato a desiderare e ve ne chiedo scusa.
Ho riproposto il servizio trasformando la "e" congiunzione in "è" voce del verbo essere e così nessuno si sarà accorto che volevo significare che "Informazione e libertà" non è la stessa cosa di dire (traducendo la frase in dialetto siciliano) "Informazioni "eni" libirtà". Molti o pochi avranno capito che solo attraverso una corretta informazione (corretta non grammaticalmente) ma coscienziosa vuol dire "formare". E a formare le "nuove generazioni", soprattutto quelle che vivono in zone e situazioni di disagio o disagiate, dovrebbe farlo la scuola e lo Stato con la "S" maiuscola. (Clicca su "Leggi tutto" per continuare e visionare il video)
17 maggio, 2016
Sant'Agata di Militello. L'asino volante utilzzato per traghettamento ponte-ingresso al Castello Gallego. Un "fallimento"?
L'asino volante è atterrato davanti al portone del Castello Gallego di Sant'Agata Militello.
E' pronto ad offrire la sua schiena o il suo groppone per fare attraversare "indenni", in entrata e in uscita, ai visitatori il pseudo ponte levatoio del Castello.
Il problema, anzi i problemi, sono tanti.
Non sempre l'asino è in sosta davanti alla pedana in legno (consunta) e che costituisce pericolo per coloro che vogliono attraversarla a piedi.
Pertanto, per l'eventuale asino-trasporto all'interno del castello, nel caso non fosse in sosta davanti ai vasi in terracotta o lateralmente, basta pigiare un pulsante posto sul lato destro del portone (se ci arrivate e non inciampate prima) e, in un batter d'occhio, sarà pronto al "servizio di trasporto" del tutto gratuito. Non sta evidentemente riscuotendo molti su-ccessi. Poteva andar bene per il trasporto di singoli visitatori; ma in caso di manifestazioni o incontri nella "Sala dei Principi" per convegni, manifestazioni, presentazione di libri? L'ultima tenutasi giorni addietro per il "Maggio dei libri", e se ne terranno altri in questo mese, ha fatto correre notevoli pericoli ai partecipanti. E schermare l'ingresso alla "maledetta e consunta pedana" con dei vasi non basta.
Ho voluto vederci chiaro su tanto ritardo nel porre rimedio a siffatta situazione che si trascina da circa 8 mesi e forse più.
Di chi la colpa? (Per continuare a leggere clicca su "Leggi tutto")
E' pronto ad offrire la sua schiena o il suo groppone per fare attraversare "indenni", in entrata e in uscita, ai visitatori il pseudo ponte levatoio del Castello.
Il problema, anzi i problemi, sono tanti.
Non sempre l'asino è in sosta davanti alla pedana in legno (consunta) e che costituisce pericolo per coloro che vogliono attraversarla a piedi.
Pertanto, per l'eventuale asino-trasporto all'interno del castello, nel caso non fosse in sosta davanti ai vasi in terracotta o lateralmente, basta pigiare un pulsante posto sul lato destro del portone (se ci arrivate e non inciampate prima) e, in un batter d'occhio, sarà pronto al "servizio di trasporto" del tutto gratuito. Non sta evidentemente riscuotendo molti su-ccessi. Poteva andar bene per il trasporto di singoli visitatori; ma in caso di manifestazioni o incontri nella "Sala dei Principi" per convegni, manifestazioni, presentazione di libri? L'ultima tenutasi giorni addietro per il "Maggio dei libri", e se ne terranno altri in questo mese, ha fatto correre notevoli pericoli ai partecipanti. E schermare l'ingresso alla "maledetta e consunta pedana" con dei vasi non basta.
Ho voluto vederci chiaro su tanto ritardo nel porre rimedio a siffatta situazione che si trascina da circa 8 mesi e forse più.
Di chi la colpa? (Per continuare a leggere clicca su "Leggi tutto")
16 maggio, 2016
Sant'Agata di Militello. Il Porto dei Nebrodi. Ritardi nell'inizio dei lavori di completamento e la difesa del lungomare santagatese.
Essere sinceramente preoccupati del ritardo nell'inizio dei lavori di completamento del porto e la preventiva difesa della costa, del nostro litorale e lungomare del centro abitato è solo fissazione o anticipazione di quello che potrebbe succedere dopo i primi segnali? Lo sono ancor di più, e lo sono alcuni lettori del mio blog e della mia pagina su FB, dopo aver visto oggi (16 maggio 2016) il servizio trasmesso dal TG3 e che ho in parte estrapolato e vi ripropongo.
Il Porto di Amantea. E quello di Sant'Agata M from Ciro Scaglione
Il Porto dei Nebrodi ovvero quello di Sant'Agata di Militello (Me-Sicily) produrrà gli stessi danni di quelli che il Porto di Amantea (Calabria) ha prodotto nella città di Nocera e dintorni? Le prime due avvisaglie (Villa Falcone e Borsellino) e Lungomare Viale della Regione Siciliana (Di fronte alla Villa Bianco), le abbiamo già avute. Mettere in sicurezza questo tratto di spiaggia e questo tratto d strada è urgente, improrogabile e non più rinviabile. Il completamento del braccio di sottoflutto e la relativa banchina, ancor di più. Il servizio trasmesso all'interno del TG3 della RAI per fare riflettere tutti (Politici e abitanti della fascia costiera).
Il Porto di Amantea. E quello di Sant'Agata M from Ciro Scaglione
Il Porto dei Nebrodi ovvero quello di Sant'Agata di Militello (Me-Sicily) produrrà gli stessi danni di quelli che il Porto di Amantea (Calabria) ha prodotto nella città di Nocera e dintorni? Le prime due avvisaglie (Villa Falcone e Borsellino) e Lungomare Viale della Regione Siciliana (Di fronte alla Villa Bianco), le abbiamo già avute. Mettere in sicurezza questo tratto di spiaggia e questo tratto d strada è urgente, improrogabile e non più rinviabile. Il completamento del braccio di sottoflutto e la relativa banchina, ancor di più. Il servizio trasmesso all'interno del TG3 della RAI per fare riflettere tutti (Politici e abitanti della fascia costiera).
15 maggio, 2016
Sant'Agata di Militello - Castello Gallego. "Giornalismo e impegno civile". Mario Francese, Peppino Impastato
Per il Maggio dei Libri. Al Castello Gallego di Sant'Agata Militello.
"Informazione e Libertà": Giornalismo e impegno civile nelle esperienze di Mario Francese e Peppino Impastato.
Sono intervenuti:
Giulio Francese - Giornalista;
Salvo Vitale - Autore di "Cento passi ancora";
Salvo Presti - Autore e regista - Moderatore del convegno.
"Informazione e Libertà": Giornalismo e impegno civile nelle esperienze di Mario Francese e Peppino Impastato.
Sono intervenuti:
Giulio Francese - Giornalista;
Salvo Vitale - Autore di "Cento passi ancora";
Salvo Presti - Autore e regista - Moderatore del convegno.
14 maggio, 2016
Sant'Agata di Militello. Palazzo degli Uffici Comunali. Buone intenzioni lastricate di difficoltà. Incapacità o altro? Ricordare per rimediare.
Leggo proprio oggi, che anche i vigili, o meglio la Polizia Municipale, è "senza casa". Sfrattati poichè l'edificio (di proprietà comunale) che li ha finora ospitato (vedi foto), a causa di infiltrazioni d'acqua dal tetto, la cui manutenzione e impermeabilizzazione non è stata mai effettuata o male effettuata, sta producendo ed ha prodotto la caduta di calcinacci dal soffitto. Non analizzo le cause o i motivi per i quali questa proprietà comunale si è ridotta in questo stato. Nessuno però ne parla e scrive.
E allora ricordare per rimediare sarebbe utile e necessario. Segue quello che ho pubblicato sul "Palazzo dei servizi" (altra nota dolente del nostro comune e dei nostri amministratori). Ricordo a me stesso e ai signori amministratori che disponiamo dell'edificio adibito a "Palazzo di Giustizia" ex Pretura ed ex Caserma dei Carabinieri in Via Cosenz. Esiste anche uno "studio" e un "programma", non "crono", per il trasferimento di alcuni degli uffici municipali in questa proprietà comunale , ma tutto a riposo, tutto in letargo. "E vui durmiti ancora ......." canzone siciliana il cui titolo non ricordo.
Intanto, mentre gli "altri" dormono, facciamo un "ripasso di memoria" attraverso questo "inutile Blog".
Scrivevo (esattamente un anno fa):
14 Maggio 2015
Ricordare o rileggere ciò che è stato scritto su questo Blog potrebbe tornare utile per aprire le menti, la coscienza dei nostri amministratori del passato, del presente e del futuro. Ho più volte "sollecitato" e consigliato il trasferimento in locali più adatti, funzionali e "controllati" alcuni uffici comunali.
Si permetterebbe, oltretutto, a dirigenti, responsabili di settore e dipendenti in genere di poter lavorare serenamente e con maggior produttività. Pare che un primo passo si stia facendo, almeno così mi ha assicurato l'Assessore Giuseppe Puleo. Se non ho capito o letto male, verrà mandato "in appalto" il trasferimento di alcuni uffici da strutture in affitto da privati, all'ex sede del "Palazzo di Giustizia" in Via Cosenz, di proprietà comunale. Ora rileggiamo quanto avevo pubblicato esattamente due anni fa e vi invito anche a rileggere alcuni altri "post" cliccando sui link in coda e che voglio sperare funzionino.
(continua a leggere cliccando su "Leggi tutto")
E allora ricordare per rimediare sarebbe utile e necessario. Segue quello che ho pubblicato sul "Palazzo dei servizi" (altra nota dolente del nostro comune e dei nostri amministratori). Ricordo a me stesso e ai signori amministratori che disponiamo dell'edificio adibito a "Palazzo di Giustizia" ex Pretura ed ex Caserma dei Carabinieri in Via Cosenz. Esiste anche uno "studio" e un "programma", non "crono", per il trasferimento di alcuni degli uffici municipali in questa proprietà comunale , ma tutto a riposo, tutto in letargo. "E vui durmiti ancora ......." canzone siciliana il cui titolo non ricordo.
Intanto, mentre gli "altri" dormono, facciamo un "ripasso di memoria" attraverso questo "inutile Blog".
Scrivevo (esattamente un anno fa):
14 Maggio 2015
Ricordare o rileggere ciò che è stato scritto su questo Blog potrebbe tornare utile per aprire le menti, la coscienza dei nostri amministratori del passato, del presente e del futuro. Ho più volte "sollecitato" e consigliato il trasferimento in locali più adatti, funzionali e "controllati" alcuni uffici comunali.
Si permetterebbe, oltretutto, a dirigenti, responsabili di settore e dipendenti in genere di poter lavorare serenamente e con maggior produttività. Pare che un primo passo si stia facendo, almeno così mi ha assicurato l'Assessore Giuseppe Puleo. Se non ho capito o letto male, verrà mandato "in appalto" il trasferimento di alcuni uffici da strutture in affitto da privati, all'ex sede del "Palazzo di Giustizia" in Via Cosenz, di proprietà comunale. Ora rileggiamo quanto avevo pubblicato esattamente due anni fa e vi invito anche a rileggere alcuni altri "post" cliccando sui link in coda e che voglio sperare funzionino.
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12 maggio, 2016
Sant'Agata Militello. PRG (Piano Regolatore Generale)- Problemi, preoccupazioni, disastri ambientali e non. Discutiamone, risolviamoli
Sant'Agata Militello. PRG (Piano Regolatore Generale)- Problemi, preoccupazioni, disastri ambientali e non.
Discutiamone, risolviamoli.
Ma la nostra politica (santagatese) sa solo criticare l'avversario e non vuole risolverli (i problemi), grandi o piccoli che siano.
Ed ecco che il Commissario Montalbano che si occupa solo di delitti umani e non ambientali, qui nel nostro comune, avrebbe esclamato: "Mi sono rotto i cabbasisi!".
Il Blogger, titolare di questa testata (non giornalistica), invece, ha una pazienza infinita ed ogni tanto, servendosi del suo Blog che è "L'Altra Informazione" fa un piccolo "rewind" e rilegge qualcosa di quanto ha scritto o hanno scritto alcune testate giornalistiche cartacee e sul WEB.
E così proprio ieri 11 maggio 2016 leggo sul WEB che i consiglieri (di opposizione e di maggioranza) Achille Befumo, Andrea Barone, Salvatore Sanna e Domenico Barbuzza, sono i firmatari di una interrogazione nella quale chiedono:
"Che fine ha fatto il PIANO REGOLATORE GENERALE?" e scrivono: “L’approvazione del nuovo PRG è stato il punto saliente del programma elettorale del Sindaco Sottile , Dopo tre anni di mandato è opportuno conoscere e valutare le azioni intraprese dall’amministrazione sul punto, quali provvedimenti e iniziative sono stati adottati dall’Amministrazione in materia di PRG e quali provvedimenti intende adottare nel futuro , o quali azioni intende intraprendere, per consentire l’approvazione dello schema di massima”.
Oggi, me "tapino" (Misero, infelice, tribolato) ma sono in buona compagnia di politici, amministratori e tecnici, mi sono documentato e riletto qualcosa della "copiosa letteratura o cronaca" in materia. Se lo avessero fatto anche tutti loro, compreso il sindaco, forse non sarebbe partita l'interrogazione e la stessa o le stesse domande l'avrebbero dovuto rivolgere a chi, meglio di Sottile, avrebbe saputo e potuto rispondere, meglio e chiarendo alcune situazioni, avvenimenti e provvedimenti che, a mio avviso, molto chiari non sono. E non lo sono se consideriamo che la Regione e forse anche qualche Istituzione ha chiesto o è intervenuta per segnalare, diffidare, ecc. (continua a leggere cliccando su "Leggi tutto"
11 maggio, 2016
Anche Torrenova ha ottenuto dai Fondi Europei della Pesca tramite il GAC un "gruzzoletto" da spendere per il Turismo
Sagra del pesce azzurro anno 2008 (?) - Foto d'archivio |
Il Fondo europeo per la pesca (FEP) è lo strumento finanziario dell'Unione europea relativo al settore della pesca valido per il periodo 1° gennaio 2007-31 dicembre 2013.
Lo scopo del FEP è garantire, nei 27 Paesi Membri della UE, la sostenibilità economica, ambientale e sociale del settore pesca e acquacoltura, al fine di ridurre lo sforzo di pesca e proteggere l'ambiente marino.
Il Gruppo di Azione Costiera “Costa dei Nebrodi” opera nell’ambito dell’approccio F.E.P. e attua progetti di sviluppo e gestione finanziamenti rivolti agli operatori della pesca. Si mira a realizzare un percorso di sviluppo per trasformare il tratto di Costa in un territorio d’eccellenza, in grado di proporre, ad una sempre più ampia tipologia di utenza, una offerta turistica destagionalizzata e di qualità, capace di integrare nel flusso turistico anche altri prodotti e servizi che caratterizzano i luoghi.
*** Il vero problema della Sicilia, e quindi di quasi tutti i comuni, è sempre stato quello della mancata volontà di fare "rete", di saper scegliere il personale preparato a intercettare e programmare, una volta intercettati, i finanziamenti che ci vengono messi a disposizione dal Comunità Europea (e che poi stringi, stringi, sono i nostri soldi, i soldi dei contribuenti e quindi anche degli Italiani e dei Siciliani, che in parte ci vengono restituiti). A proposito di restituzione molti finanziamenti, ottenuti sulla carta, vengono poi restituiti all'UE poichè, in tempo utile, non siamo stati capaci (non lo sono stati i nostri politici e i nostri funzionari e dirigenti) di programmare e spenderli in maniera utile e oculata).
Ma questo è un altro discorso che pochissima stampa e pochi giornalisti hanno affrontato e reso noto in maniera "assordante". Fatta questa necessaria premessa vorrei chiudere, perora, con il comune di Torrenova, nostro confinante e vicino. Come sono stati affrontati a Torrenova la redazione e il computo metrico da mandare in bando per la fornitura del materiale e spendere (bene o male) il finanziamento ottenuto?
Torrenova, almeno sulla carta, lo ha affrontato così:
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