11 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Gli alunni della scuola media di Castroreale visitano il "Castello Gallego"

Il castello settecentesco Gallego, tornato agli “antichi splendori” , sta diventando la meta didattica preferita da parte degli studenti delle scuole del comprensorio e non solo. Ieri, hanno avuto modo di visitare l’antico maniero gli alunni della scuola media di Castroreale, accompagnati dagli insegnanti Giuseppe Pantò, Vittoria Forlì e Antonino Priscilla e coordinati dalle guide che il comune, con turnazione, mette a disposizione degli utenti. Dopo aver sostato, per organizzarsi, nel cortile del castello, hanno visitato la zona riservata a rimessa delle carrozze, la stalla dove venivano ricoverati e rifocillati i cavalli e, quindi, le varie stanze situate al piano superiore, a partire dal salone dei principi. Ricordiamo che sono state ritrovate 42 giare interrate che servivano per immagazzinare derrate. Inoltre, sono stati restaurati gli affreschi, riportate alla luce le antiche prigioni e ripristinato un passaggio segreto, nell’antica torre medievale. La visita si è conclusa all’interno dell’attigua chiesetta del castello, dove i principi solevano partecipare alle funzione liturgiche. La fortezza e la cappella sono collegati. Anche se quest’ultima ha un’entrata indipendente, c’è un ingresso che si affaccia nel cortile interno al maniero. Inoltre, dalla sala da letto dei principi, al primo piano, è presente un “collegamento visivo” con la zona dell’altare. Attraverso una grata, presente in una piccola anticamera attigua alla stanza da letto, i nobili, in momenti di malattia, potevano così assistere alla messa. Gli ambienti sono stati resi accessibili ai diversamente abili, grazie all’ausilio di un ascensore che conduce al primo piano. Al momento, al piano terra ha trovato idonea collocazione l’ufficio informazioni turistiche e centro visite del Parco dei Nebrodi. Per quanto riguarda l’attivazione di altri servizi e destinazione degli spazi – riferisce il sindaco – “il regolamento comunale del castello è già pronto, ma deve passare dal consiglio comunale per l’approvazione”.
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Sant'Agata di Militello. Col "senno di poi" ovvero le solite "ca.....(volate)"

Quale titolo dare a questo post?
- Col "senno di poi..."
- Le solite "ca......."
- Spostiamo i paletti....

Lascio ai lettori il compito di scegliere quello più adatto.
Un fatto è certo. I lavori di riqualificazione di Piazza Duomo non sono certamenti iniziati e stanno per essere completati "sotto buona stella". Tutti ricordano il tentativo dell'estirpazione degli alberi, poi fallito grazie all'intervento di un apposito comitato. Ora osservate dove hanno inserito (foto a destra) i paletti in ferro per impedire agli automobilisti di invadere la parte riservata a "isola pedonale". Le frecce rosse, invece, indicano dove, a mio avviso, avrebbero dovuto metterli per poi effettuare la chiusura con una catenella in ferro. Oggi, intanto, si sono già verificati i primi "impatti" con i pali. La foto (sopra) non rappresenta bene la disperazione del guidatore che si accorge, dopo essere sceso dall'auto, di aver urtato (forse perchè non l'avevo visto) con il palo. Chiedo, in questa sede, scusa ai lattonieri se con questo post, forse, toglierò loro qualche "lavoretto" !!

Gli avversari del sindaco Bruno Mancuso potranno, in sede di campagna elettorale per le prossime elezioni, imputargli la responsabilità di qualsiasi cosa, ma non potranno certamente dire di lui che non è una persona intelligente. Se non ricordo male, una delle definizioni di "intelligenza" recita così: "E' la facoltà dell'individuo di sapersi adattare, nel migliore dei modi, a situazioni nuove".
E Bruno Mancuso ben si adatta e nel migliore dei modi a situazioni nuove.
Ha, immediatamente, fatto modificare il progetto di riqualificazione di Piazza Duomo, ha fatto demolire quell'orribile ed inefficace "rotatoria" all'incrocio tra via Costa di Pozzo e via Cosenz che qualcuno dei cittadini che ha protestato aveva definito "la cagata dell'elefante" per la sua graziosa forma. E così per tanti altri provvedimenti e per i quali è stata fatta "marcia indietro". Nella foto (qui sopra) le frecce rosse indicano dove, sempre a mio modesto avviso, potevano essere "infilati" i "pali" per una più efficace azione ed un minor disturbo.


Anche nella foto accanto, le frecce rosse danno indicazione su come rimediare spostandoli nella sede più opportuna. Sono convinto che, anche questa volta, il sindaco, dopo aver effettuato un sopralluogo, saprà decidere per il "meglio". E poi non credo che vorrà fare adire agli automobilisti le vie legali, per il risarcimento di eventuali danni. I pali non sono ben visibili di giorno, figuriamoci di notte!
A meno che non provvedano a tinteggiarli con strisce rosse fosforescenti e con le conseguenze di impatto ambientale che già immagino.
Signor Sindaco, a Lei la parola, anzi i fatti ed i provvedimenti.
Grazie.
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Commenti:
scusi signor scaglione ma se i dissuasori si mettono dove dice lei poi le automobili posteggeranno tra gli alberi e nn e bello...e tralaltro si ridurra lo spazio pedonale...secondo me gli automobilsti devono solamente fare piu attenzione...poi se c saranno delle catene il tutto sara piu visibile...forse nn vanno bene i singoli paletti distanti tra loro. marco
11/3/09 19:24
cirosca risponde:
signor Marco, se osserva attentamente l'ultima foto ne dedurrà che l'auto è posteggiata a distanza dal paletto e quindi più verso il centro strada per il semplice motivo che il guidatore non ha potuto apprezzare esattamente quanto doveva distanziarsi e non ha voluto rischiare di "strisciare lo sportello". Che dire poi se aveva a bordo un passeggero? Come avrebbe potuto farlo scendere dopo aver posteggiato? Ma si, ho capito! Si ferma in mezzo alla strada, blocca il traffico, fa scendere il passeggero o la moglie che deve andare a comprare una pizza e poi accosta! La verità è una: tutti abbiamo un cervello, ma sono pochi quelli che lo fanno funzionare bene. Non sono un tecnico o un architetto ma, per me, quei paletti o dissuasori (la terminologia è esatta e ciò fa presupporre che lei lo sia) sono stati previsti e collocati male. Aspetto la risposta o l'intervento del sindaco.

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Sant'Agata di Militello. Camper di zingari nell'area del porto.

Un gruppo di zingari, da qualche giorno, campeggia nelle immediate vicinanze dell’area portuale, precisamente nel piazzale antistante l’impianto sportivo “Fresina”, in località Piana. Quattro roulotte in sosta sul lato destro dello spiazzo e un lungo filo attaccato alla ringhiera che delimita l’area, utilizzato per stendere i panni, contraddistinguono lo scenario per gli automobilisti e i pedoni che attraversano la zona del porto. Ricordiamo che vige un’ordinanza sindacale che vieta il campeggio su tutto il territorio comunale, ad eccezione, naturalmente delle aree opportunamente attrezzate e destinate a tal proposito. Provvedimento necessario al fine di evitare l’insorgere di problemi igienico-sanitari. L’anno scorso, è stata realizzata l’area-sosta camper attrezzata denominata “Rosamarina”, situata in località Bartolomeo, dove è possibile esercitare attività di campeggio con camper, roulettes, cavaran e tende. La cittadina, da diversi anni, è la meta preferita da parte della categoria di turisti “plein air”. Lo sviluppo di questa forma di villeggiatura non ha, quindi, fatto attendere l’arrivo di una risposta da parte di privati, con la creazione, appunto, di quest’area attrezzata. Ad ogni modo, tornando alla presenza di questi zingari, c’è da dire che fioccano le lamentale dei cittadini che paventano presunti collegamenti con i tentativi di furti che si sono verificati nei giorni scorsi. Nello specifico, lo scorso fine settimana, sono stati segnalati tentativi di effrazione ai danni di uffici e studi privati. Potrebbe trattarsi solo di una coincidenza. Il timore nasce dal fatto che anche in passato si sarebbe verificata un’escalation di furti in concomitanza con l’arrivo dei Rom. Al di là dei preconcetti, i cittadini che frequentano l’area portuale chiedono la salvaguardia di condizioni igienico-sanitarie adeguate e maggiori controlli sul territorio.
Cinzia Scaglione

Sant'Agata di Militello. L'assessore Paratore aiuta a pulire la villa "Falcone e Borsellino".

Pulizia straordinaria della villa Falcone e Borsellino, ieri mattina, a cura di un gruppo di unità operative del Comune, coordinate dall’assessore all’Ambiente Bernardo Paratore. Questo spazio verde, situato in località Giancola, continua ad essere sistematicamente oggetto di attenzioni da parte di ragazzini che bivaccano tra aiuole e panchine, soprattutto il fine settimana, lasciando poi per terra i resti del banchetto. Così, contenitori per pizza vuoti, bottiglie di plastica e vetro, lattine di birra e coca cola, carta e tovaglioli sporchi rappresentano uno scenario usuale per chi passeggia o fa footing all’interno della villa. Inoltre, cestini porta rifiuti e panchine rappresentano ancora il bersaglio preferito di vandali e imbrattatori.
Ai rifiuti abbandonati dagli incivili di turno vanno ad aggiungersi quelli trasportati dalle onde in occasione di violente mareggiate. “In realtà – spiega l’assessore Paratore – la competenza della pulizia del prato è del Comune, mentre allo spazzamento deve provvedere l’Ato. Ho telefonato al gestore del servizio per capire come mai la villa era sporca. Mi è stato risposto che al momento gli operatori sono impegnati a togliere la spazzatura dalle contrade, dove non veniva più raccolta da quasi un mese. Quindi, adesso stiamo provvedendo noi, ma farò un verbale di contestazione per il mancato spazzamento della villa”. Dopo la pulizia della villa Falcone e Borsellino si passerà alla villa Annibale Bianco. Ma, il personale addetto del Comune si occuperà anche della manutenzione del verde pubblico. “Procederemo col decespugliamento del prato – sottolinea l’assessore Paratore – tuttavia, effettueremo solo piccole potature con l’ausilio dei nostri operai, ovvero potature leggere per i “tamari”, sfoltendo un po’ i rami. Per quanto riguarda le palme, a tempo debito, leveremo i rami secchi, dal momento che quelli verdi non si possono toccare per via del rischio di eventuali attacchi da parte del punteruolo rosso (il famigerato coleottero che ha già mietuto vittime anche nella nostra provincia)”. Il rischio di infestazione delle palme è alto. Giorni fa, infatti, proprio nella cittadina, si è tenuto un incontro promosso dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, alla presenza di esperti del settore, dei rappresentanti di vari comuni, della protezione civile e del consorzio autostrade (proprietario di circa 3 mila palme nel Messinese), al fine di mettere in atto un piano di prevenzione. Tra le strategie, non essendo possibile intervenire debellando l’infestazione, quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole.
Cinzia Scaglione
Nella foto : a sinistra, l’assessore all’Ambiente Bernardo Paratore con alcuni operai del Comune, nella villa Falcone e Borsellino.

10 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Quattro persone denunciate per aver lasciato i rifiuti in strada o fuori dai cassonetti.

Al setaccio i sacchetti dell’immondizia abbandonati fuori dall’apposito contenitore pubblico. Scattano le denunce per gli utenti che non rispettano l’ambiente e gli orari di conferimento dei rifiuti. Ha preso il via ieri un’azione congiunta tra il Corpo di polizia locale, il servizio di igiene ambientale del Comune e l’Ato Me1, al fine di contrastare fenomeni di inquinamento ambientale sul territorio. Questi si verificano sempre più spesso nell’ambito urbano, a causa dello scarso senso civico di alcuni cittadini che depositano, appunto, i sacchetti della spazzatura, a qualsiasi orario, all’esterno dei cassonetti o addirittura lungo i marciapiedi. L’amministrazione comunale fa appello alla cittadinanza, in un momento così delicato per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e nelle more di una definitiva soluzione del problema chiede di “attenersi scrupolosamente ad una corretta osservanza delle norme che regolano il deposito dei rifiuti domestici e ingombranti, avendo cura di sostenere il deposito differenziato”. Il sindaco Bruno Mancuso spiega le modalità di attuazione dell’azione finalizzata al contrasto del fenomeno di inquinamento ambientale: “L’Ato ci mette a disposizione gli operatori del servizio per effettuare l’ispezione dei sacchetti dell’immondizia. Le verifiche vengono, quindi, espletate dal nostro ufficio igiene, di concerto con la polizia municipale. I controlli vengono eseguiti su tutto il territorio comunale. Probabilmente, molti utenti abbandonano le buste fuori dal cassonetto in segno di protesta nei confronti di un servizio considerato inefficiente. Ma, sicuramente sono azioni che poi vanno a ritorcersi contro e la situazione va sempre peggiorando, diventando insostenibile. La maggior parte degli utenti conferisce i rifiuti nei cassonetti fuori orario o lasciandoli accanto ai contenitori e qualcuno addirittura agli angoli delle strade, per evitare magari di scendere dall’auto e fare cento metri a piedi. Per questo motivo sono state già denunciate quattro persone. Capita un po’ in diversi punti della cittadina. E abbiamo già sanzionato parecchi utenti”. A quanto ammontano le sanzioni? “Mi pare che si va da un minimo di 300 ad un massimo di 700 euro”.
Cinzia Scaglione

09 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. "Gaspare Pisciotta" il testo del giornalista-scrittore Angelo Vecchio rappresentato al cine-teatro "Aurora".

Dialoghi serrati, intervallati da riflessioni musicali, sullo sfondo scenografico del carcere palermitano dell’Ucciardone. Così, il tomento interiore di Gaspare Pisciotta, il braccio destro del bandito Salvatore Giuliano, ha preso corpo e voce sul palcoscenico del cine-teatro Aurora. Il testo del giornalista e scrittore Angelo Vecchio si sviluppa all’interno della struttura penitenziaria. In primo piano i dialoghi, pregnanti, tra Gaspare Pisciotta e il padre, con il quale condivide la cella. Un crescendo di riflessioni e coinvolgimento emotivo per lo spettatore, che ripercorrere il contesto in cui matura il fenomeno del banditismo in Sicilia, la morte del “Re di Montelepre” e il meccanismo di connivenze da parte di “politici insospettabili”, attraverso la straordinaria interpretazione resa dal protagonista, alias Massimiliano Sciascia.
L’energia e l’estro di quest’ultimo trovano il giusto contrappunto artistico nel resto del cast, composto da Antonio Ribisi La Spina (nel ruolo del padre di Gaspare), Giuseppe Battiloro (agente di custodia), Vincenzo Mallia (detenuto) e Mirko Ingrassia (Salvatore Giuliano). Inoltre, la narratrice, Katia Di Mariano, amalgama lo snodarsi del racconto, nel suo nascere (prologo) e a conclusione dello stesso (epilogo). Così come gli intervalli musicali fungono da collante. Nessuno iato interpretativo, ma un piacevole passaggio temporale mediato dalla calda voce della cantante Costanza Licata (che suona anche il violino) e dall’accompagnamento strumentale di Rosy Enea (al piano e alle percussioni ). Il tutto sapientemente orchestrato dalla regia di Marco Pupella. L’autore ci regala l’evolversi del tormento interiore di Pisciotta, alimentato dall’intenzione di fornire al magistrato già incontrato nuove rivelazioni che comprometterebbero alcuni politici. Segreti trascritti su dei quaderni. Poi, però, viene assassinato: Pisciotta muore avvelenato nel 1954.
Cinzia Scaglione

08 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. "Nuovi Talenti Rai" per la festa delle donne - Auguri a tutte le donne del Web

Fra i nuovi talenti (donne) anche Cinzia Scaglione di Sant'Agata Militello (Me) per la categoria "attrici" con il video "Carosello 2009" (surreale), tema del mese di marzo

8 Marzo Festa delle donne. Auguri a tutte le donne del Web!!

Sant'Agata di Militello. Il consigliere comunale Calogero Maniaci smentisce quanto pubblicato su un giornale on line, resta nell' UDC.

Nessun passaggio al gruppo santagatese che fa capo al deputato Carmelo Briguglio”. Il consigliere comunale (Udc), Calogero Maniaci, attraverso un comunicato stampa, prende le distanze da quanto pubblicato giorni fa su un giornale on-line. “Tengo a precisare – afferma Maniaci - che non ho mai disconosciuto la militanza in seno al mio originario partito, l’Udc, nel quale ho continuato a rivestire i miei incarichi e per il quale ho intenzione di continuare la mia attività politica, all’insegna della correttezza e della coerenza sempre meno di moda nel nostro paese, dove la chiarezza politica e lo spirito di appartenenza vengono sempre più spesso barattati con il desiderio di sicura vittoria. Nel ribadire la mia appartenenza politica, aggiungo che darò il mio contributo alle scelte che opererà il mio partito rispetto alle prossime elezioni amministrative nelle quali sono convinto che l’Udc non si sottrarrà alla responsabilità di contribuire al dibattito politico locale per garantire la propria presenza con un progetto di serietà e coerenza politica”.

04 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Case popolari di Torrecandele in pessime condizioni. Interventi necessari

Intonaci cadenti, crepe sul soffitto, balconi pericolanti e scantinati allagati. Gli alloggi popolari di località Torrecandele necessitano di immediati interventi di messa in sicurezza. Lunedì prossimo, gli operai della ditta incaricata dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina si limiteranno a ripristinare i parapetti di quattro balconi, attualmente sprovvisti della necessaria protezione, considerandoli lavori di somma urgenza. Dopo il crollo delle balaustre in cemento, gli inquilini hanno cercato di rimediare alla meglio, inchiodando alle due estremità di ciascun balcone alcune lastre di legno, assolutamente precarie. Situazione di pericolo anche per quanto riguarda gli altri balconi, da dove, quotidianamente, continuano a staccarsi calcinacci, come ci mostra la signora Silvia Morello. “Quando esco in balcone per stendere i panni – dice, con tono concitato - ho paura. C’è sia il rischio che mi crolli in testa l’intonaco del balcone del piano di sopra o che io finisca al piano terra. Ieri, una signora che passava sotto il mio balcone è stata quasi travolta dai calcinacci”. Nel vano scala della palazzina, alzando lo sguardo verso il soffitto, notiamo una grossa crepa. “C’erano infiltrazioni di acqua – ci riferiscono le vicine della signora Morello, Carmela Naso e Maria Naso – abbiamo dovuto fare la colletta e chiamare un operaio per riparare il soffitto. Finora, abbiamo speso 340 euro”. Poi, ci accompagnano fino al cortile, per mostrarci la condizione in cui versano gli scantinati, completamente ricoperti di acqua, alta circa un metro. In pratica, le fondamenta del complesso popolare sono letteralmente immerse in una falda acquifera, che esisteva già al momento della realizzazione dell’edificio, negli anni ‘80. La stabilità della struttura potrebbe essere gravemente compromessa, come già evidenziato dall’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore, in una dettagliata relazione inoltrata all’Iacp e nella quale, contestualmente, si invita l’ente a trovare una soluzione immediata, per salvaguardare l’incolumità degli inquilini. L’Iacp ha risposto con una nota, dove, in sostanza, si invita l’amministrazione comunale a disporre un’indagine geologica attraverso il proprio ufficio tecnico. Ma, al di là del rimpallo delle competenze, Comune e Iacp si confronteranno nell’ambito di una conferenza di servizi, probabilmente la prossima settimana. Il problema dell’acqua di risalita della falda desta un certo allarmismo tra gli inquilini. D’altronde, lesioni a cornicioni e balconi, rigonfiamenti dell’armatura, cedimento discontinuo dei marciapiedi, muffe e umidità di risalita sui piani rialzati lasciano pochi dubbi sulle conseguenze di un possibile danno statico-strutturale al quale bisogna ovviare, ripristinando anche le necessarie condizioni igienico-sanitarie.
Cinzia Scaglione

Nuovo Commissario Regionale all'Ente Parco dei Nebrodi.

Antonino Ferro, esponente dell’Mpa e vicino al deputato nazionale on. Carmelo Lo Monte, è il nuovo Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi. Il decreto di nomina è stato firmato alcuni giorni fa dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Pippo Sorbello.
Ieri, negli uffici del Parco in Via Cosenz a Sant'Agata Militello si è concesso a lunghe interviste televisive e alla stampa. Ferro è stato consigliere comunale a Patti, consigliere provinciale e assessore provinciale all’Ambiente a Palazzo dei Leoni nell’ultima legislatura (2003-2008) sotto la presidenza di Salvatore Leonardi. Ha ricoperto, fino a giorni fa, l’incarico di vice-presidente regionale dell’Unci (Unione Nazionale Comuni Italiani). “Autonomista”, subentra al funzionario regionale del Dipartimento Territorio e Ambiente, Antonio Ceraolo. Originario di Ucria, un piccolo centro montano della zona Nebroidea, 55 anni, coniugato con tre figli, è il primo commissario dell’Ente espressione dell’hinterland nebroideo. La sua nomina ha una grande rilevanza anche dal punto di vista politico. Si vociferava che, per una questione di alternanza politica, l’incarico di Commissario Straordinario del Parco dei Nebrodi dovesse essere assegnato ad un "uomo" di Alleanza Nazionale.Il neo commissario Ferro nelle interviste rilasciate ha espreso tutto il suo entusiamo per l'inizio di questa nuova esperienza.
Formuliamo per Antonino Ferro i nostri auguri di buon lavoro con la speranza che possa realizzare il meglio dei suoi propositi e dei suoi nuovi programmi nell'interesse del Parco e sopratutto nell'interesse della zona e degli abitanti dei Nebrodi.